Solomon":2iyl9su4 ha scritto:
Ti stai ritagliando la definizione di "gioco di ruolo" su misura. Dimenticando che è nato come costola del wargame. Dimenticando che il roleplaying è una attività compiuta anche in modo spontaneo e non strutturato, persino dai bambini. Dimenticando che il RPG ha mille volti e mille forme (dai confini spesso difficili da individuare) e non solo il volto e la forma che piacciono a te. Perché chi gioca EUMATE starebbe "snaturando" il gioco, quando invece sta attenendosi alle forme con cui quel gioco è nato?
Scusa, ma proprio no. Non c'entra niente se 30 anni fa Gigax ha inventato un gioco partendo dai wargame..la cosa si e' evoluta assai, e continua ad evolversi (o forse involversi, vista la piega che sta prendendo..ma vabe'). La definizione che ho dato di gdr, senza dubbio riduttiva, semplicistica, quello che ti pare, non e' pero' affatto una definizione di comodo. Quei 3 elementi, e primo fa tutti l'interpretazione, sono COSTANTI del gdr in ogni sua forma (almeno attualmente, finche' il d20 system non scardinera' tutto), e tutti i regolamenti degni di questo nome le contemplano, spiegano ed incoraggiano come punti fondamentali del gioco. Perfino D&D, come si e' visto, nonostante ormai sia di fatto un Heroquest al quadrato, non puo' esimersi nei manuali dal dedicare spazio all'importanza dell'interpretazione.
E poi, guardaso, la forma di gdr interpretativo che ho descritto io e' l'unica - a quanto ne so - che i tornei di gdr contemplano e premiano. Non esistono competizioni specificamente dedicate ai powegamer: ai tornei si premia prima di tutto l'interpretazione dei PG, l'abilita' del master, l'interazione fra i PG, E ANCHE l'avanzamento nell'avventura. Tra tutte queste cose, solo l'ultimo e' un parametro che il giocare power ti permette di sviluppare, gli altri per nulla. Il numero di dadi tirati ed i punteggi sulla scheda, a quanto ne so, non sono valori che contano nel valutare la bonta' di un gruppo. Io non sono un gran fan dei tornei, ma mi sembra scontato che un torneo persegua la forma piu' pura del gioco, e quindi li ritengo un ottimo indicatore. Ora potrai dirmi che i tornei sono controllati da una lobby segreta di nazi-giocatori (a cui io faccio capo) che spietatamente impongono la loro visione mostruosamente soggettiva e dispotica :lol: oppure potresti notare che, forse, e' semplicemente la visione piu' naturale, pura e (secondo gli appassionati, ma questo si' e' gia' piu' soggettivo), piacevole di gdr. Il resto si', e' in qualche modo "peggiore", da questo lato.
Tra l'altro, non mi dispiacerebbe se tu rispondessi alla domanda che ti ho posto nel messaggio precedente. La ripropongo e la estendo: che cosa hanno in comune tra loro i giochi nella tua lista dei "migliori", quelli che chiami i "GdR puri" e gli scacchi? Perché scacchi e boardgame complessi nelle tue parole sono giochi "maturi", mentre giocare D&D alla Gary Gigax (ovvero come un boardgame complesso con elementi di interpretazione) è "immaturo"?
Guarda, ci stiamo allargando un po' troppo al mondo dei giochi in generale..se vuoi aprire un thread apposito su questo tema, prometto che partecipero' e rispondero'. Posso dire qui in 2 parole che le forme di gioco che ho indicato come mature implicano doti e gusti propri di una persona adulta, mentre le altre no, o comunque in misura assai minore. Ma ripeto, preferirei parlare di questo in separata sede (anche privatamente, al limite), gia' abbiamo troppa carne al fuoco ed i post chilometrici e con troppi temi sono dispersivi.
Quello di Linx non mi pare un sofismo. E' una posizione ampiamente condivisa nelle sedi in cui si discute di teoria del game design, che si tratti di The Forge o degli uffici della WotC. Riconoscere pari dignità alle varie forme del gioco non ostacola la discussione, anzi, la favorisce.
Ma grazie tante..quando mai una casa prodruttrice o un autore si permettono di discriminare (qui si' il termine e' appropriato) cosi' apertamente tra gli acquirenti?! Non avviene mai, per ovvie ragioni di mercato. Ma io (ma pure tu, che certamente te ne rendi conto, e in generale tutti quelli che riescono a pensare un attimo con la propria testa), non producendo ne' vendendo giochi, posso permettermi di essere del tutto politically Scorrect, per fortuna. Peraltro, discutere partendo e tornando al "e' tutto relativo" toglie davvero senso alla discussione stessa, che diventa un mero esercizio retorico..e noi non siamo sofisti, o almeno non io. E per quanto tutto sia relativo, non e' vero pero' che tutto abbia lo stesso identico valore..
Ildani: verissimo, io cercavo solo di sdrammatizzare per moderare i toni usati, che talvolta mi sono sembrati un tantinello eccessivi rispetto agli argomenti trattati (giochi, ricordiamolo). Cioe', se ci mettessimo a parlare - non sia mai - di politica, cosa succede? La gente, in proporzione a queste reazioni, dovrebbe iniziare a tagliarsi le vene 8)