E' bello avere a che fare con qualcuno che si crede un grande oratore, ma la lezione gratuita di arte retorica potevi risparmiartela Solomon...anche perche' vieni a criticare il mio modo di pormi, poi se tu quello che sale in cattedra a spiegare...mah. Peraltro, il titolo che ho messo al post era *volutamente* provocatorio, e mi fa piacere abbia sortito l'effetto di avviare la discussione.Dici che io ti voglio insegnare come giocare, e la cosa ti da' fastidio? Bene, se la pensi cosi' allora tu cerca di non insegnare agli altri come parlare.
Ma a parte questo, proviamo a continuare.
Intanto, Ildani: lungi da me l'idea di allontanarti. Cio' che trovo assurdo non e' che tu sostenga che l'importante e' divertirsi (l'ho ripetuto fino alla nausea pure io), piuttosto non capisco perche' equiparare a tutti i costi (a livello di profondita') cose che non lo sono. Continuate a dire che e' una mia idea oggettiva? Ohi, se la vedete cosi' non so che dirvi...provo a fare un ennesimo esempio (di casi estremi) a vedere se mi spiego. Prendo D&D come sistema per aprirmi completamente all'idea - che non condivido, ma facciamo finta di si' senno' si fa solo piu' complicato - che il regolamento non conta, ma solo i giocatori:
Gruppo A: i giocatori creano PG minmaxati, con 3 righe di background, allineamenti di comodo, scelgono combinazioni di classi solo in base ai bonus che conferiscono, affrontano combattimenti e difficolta' con la matematica meccanicita' di una sfida ad un videogame, cioe' facendo quello che LORO sanno essere giusto fare, senza immedesimarsi nella testa del loro PG. Usano 10 manuali aggiuntivi solo per avere piu' talenti e classi di prestigio tra cui scegliere. La storia e' un susseguirsi lineare di incontri e tesori, mentre i PG crescono diventando macchine di morte sempre piu' efficienti, ma personaggi privi di qualsiasi spessore e completamente inverosimili. Interazione con PG e PNG limitata a due battute in croce. I giocatori si divertono come pazzi.
Gruppo B: i giocatori partono scrivendo una bella pagina di background, assegnano i punteggi di scheda per rispecchiare la persona che hanno in testa, scelgono classi e talenti coerenti con la loro storia ed idee (senza per forza siano quelli piu' convenienti dal punto di vista dei bonus), prima di prendere decisioni pensano a cosa effettivamente sa, vuole e pensa il proprio PG. La storia e' articolata, oltre agli scontri e' ricca di situazioni sociali in cui i PG possano essere usati a tutto tondo, i PG tra di loro interagiscono costruendo amicizie, antipatie, discussioni. I giocatori si divertono come pazzi.
Ora, assunto che entrambi i gruppi si divertono come pazzi e fanno benissimo, e' cosi' difficile, soggettivo e straziante constatare che il gruppo B gioca in modo piu' maturo? Piu' profondo dal punto di vista interpretativo? Che crea qualcosa di verosimile, caratterizzato, vivo, insomma crea una STORIA bella mentre il gruppo A ricrea un picchiaduro da tavolo? E' cosi' shockante, offensiva, becera e presuntuosa per voi questa mia idea? A me sembra una cosa davvero semplice e scontata, e del tutto innocua.
EDITO commentando il post successivo a questo: grazie Galdor, hai spiegato perfettamente perche' anche io ritengo che certi regolamenti spingano molto meglio di altri all'interpretazione.