Re: Gaïa
In pratica bisogna terraformare un mondo per permettere ai propri seguaci di poterlo abitare.
Il gioco è molto semplice: ogni giocatore ha davanti a sè 5 "meeple" (6 quando si gioca in 2), lo scopo è di riuscire a piazzarli tutti prima degli altri.
Ad ogni turno, il giocatore può effettuare due azioni a scelta fra pescare una nuova carta da uno dei tre mazzi o giocare una carta dalla propria mano; le azioni possono essere ripetute ed eseguite in qualsiasi ordine.
Le carte si dividono in tre categorie, corrispondenti ai tre mazzetti: le carte con il retro verde permettono, quando giocate, di allargare il mondo aggiungendo il bioma corrispondente; le carte con il retro blu permettono di costruire una città se i requisiti sono soddisfatti, oppure di mettere animali su un bioma già esistente mentre le carte con il retro rosso rappresentano dei poteri che permettono di modificare il clima di un bioma e quindi trasformarlo in un altro - ad esempio la carta siccità trasforma una pianura in un deserto oppure la carta pioggia trasforma un deserto in una palude - oppure di provocare disastri come terremoti, diluvi, eruzioni vulcaniche e via dicendo.
Nel gioco esistono sei biomi differenti: le paludi, i deserti, gli oceani, le pianure, le foreste e le montagne.
Per poter piazzare un meeple bisogna costruire una città; ogni carta città (quella più a destra nell'immagine soprastante) presenta in alto a sinistra il tipo di bioma sul quale può essere costruita e in basso i bisogni dei cittadini, ovvero di quali biomi ha bisogno attorno a sè per poter esistere. Una città può essere costruita se almeno due dei quattro requisiti sono soddisfatti e il giocatore che la costruisce mette immediatamente uno dei suoi meeple sulla città.
La parte interessante è che durante il proprio turno un giocatore può soddisfare un bisogno di una città avversaria per prenderne il controllo, mettendo quindi uno dei suoi meeple sulla città e restituendo al proprietario i meeple che l'occupavano in precedenza.
In più, una volta che una città ha tutti e quattro i bisogni soddisfatti, il giocatore può piazzarci sopra due meeple anziché uno solo.
Oltre alle città, esiste un altro modo di sbarazzarsi definitivamente dei propri seguaci che è quello di completare gli obiettivi pubblici che consistono spesso nel giocare un tot di volte un certo tipo di bioma o un certo numero di poteri. All'inizio della partita viene estratto un certo numero di obiettivi pubblici (numero dei giocatori + 2) e non cambieranno mai durante lo svolgimento della partita stessa. Un obiettivo può essere completato da un solo giocatore e i meeple sugli obiettivi sono scartati in maniera definitiva.
E' un gioco con continui capovolgimenti di fronte e non è raro riuscire a giocare combinazioni di poteri che permettono di piazzare tre meeple in un sol colpo.
Bene o male credo di aver riassunto il set completo delle regole; se si gioca con i bambini o con dei pacifisti poi è sempre possibile eliminare del tutto le carte rosse (i poteri) oppure togliere solo i disastri, lasciando solo le carte per terraformare.
(Ho dimenticato qualcosa in qui e in là, ovvio, ma più o meno dovresti avere un'idea di come si gioca ora)
Al di là di tutto ciò, visualmente il gioco è particolarmente appagante e trovo molto simpatica ed esteticamente ben fatta l'idea di giocare le carte sulle caselle terreno
Un'altra cosa da notare è che inizialmente temevo che il gioco soffrisse troppo il problema del "bash the leader", ovvero accanirsi senza motivo su chi sta vincendo solo per rallentare la partita, ma i continui capovolgimenti di fronte e le meccaniche sono ben studiate e la continua interazione fra tutti i giocatori presenti - il mondo è comunque piccolo per tutti! - maschera molto bene gli accanimenti che ci possono essere.
Insomma, per me è un gioco promosso a pieni voti e che nella sua categoria, quella dei filler un po' più profondi, riesce a fare la sua porca figura.