Certamente il bello e il brutto sono opinabili, chiaramente parlo per la mia percezione....
BELLO (per me): diciamo che, graficamente, uno dei manuali più belli che ho visto (e porca vaccca non ho) è Kult (edizione Hobby&Work) ma mi piacciono anche il Vampiri della DAS. Sicuramente anche D&D 4x4 è un manuale che, all'acquisto, mi fece felice... era bello, chiaro, colorato... non mi sono mai pentito dell'acquiso anche se alla decima seduta tutto il gruppo ne aveva le balle piene. Questo nonostante i disegni in se mi facessero schifo per un 70%.
Non avrei mai iniziato a giocare di ruolo senza la magia trasmessami da Elmore con le copertine e gli interni del mitico "D&D Scatola Rossa".
BRUTTO (per me): Rimaniamo in casa... la prima edizione di Sine Requie aveva dei manuali (specie i primi... poi ci abbiamo messo le manine sante io e il Leo) oggettivamente brutti. Poche pagine, pochi disegni spesso ripetuti, impaginazione non ottimale e spesso confusionaria, spillato... del resto R&P è sempre stata molto poco attenta alla grafica. Anche Angeli e Demoni è un gdr che ho sempre considerato come poco bello esteticamente (non a caso parlavano da sempre di rifarlo).
SE LA CAVA (per me): alcuni prodotti sono eleganti e riescono bene nonostante la spesa ridotta nel comparto grafico, esempi sono Orlando Furioso (Dorè!), OSOK e NCAS (foto in bianco e nero, come fu anche il vecchio KIllers), qualunque edizione di Cthulhu perchè quei disegni mi piacciono sempre.
MARKETING: il problema non è che la bella grafica fa acquistare manuali a chi non li vorrebbe... MAGARI! Il problema è che la grafica brutta fa scartare alla gente anche gdr che potrebbero interessargli. Come diceva Pasqualotto in merito al suo Nephandum (secondo me il più bel gdr italiano dal punto di vista grafico) "Pechè piaccia la gente lo deve leggere, e per leggerlo deve fermarsi a guardarlo". E infatti nel 2006 Nephandum fu un bel successo di Asterion. Al nostro stand Rose and Poison la gente continuava a passare, sfogliava un manuale a caso attratto dalla copertina (quelle le abbiamo sempre avute gradevoli) e poi lo richiudeva e se ne andava. Il prodotto sembrava insufficiente a un primo sguardo.
ESPERIENZA SINE REQUIE
Quanto conta la grafica nelle vendite?
Parlerò del Sine che so come va... il resto lo ignoro.
Sine Requie prima edizione: 800 copie dei manuali base in circa tre anni, costo 10 euro, spillati, poca cura grafica.
Sine Requie Anno XIII: 1000 copie del manuale base nei primi sei mesi (300 solo a Lucca Games), costo 30 euro, cartonato, sangue dei disegnatori e del grafico ancora gocciolanti dalle pagine.
Alla faccia di chi disse, ai tempi "a quella cifra Sine Requie non lo venderete mai, sarà un fallimento, lo sapete?" (thò!)
Il gioco è, al tavolo, più o meno lo stesso (limature qua e la) ma adesso ci gioca tanta più gente, e lo si è visto bene a Lucca quest'anno dove siamo stati sommersi da "amici del Sine", tra cui tanti tanti che non sono iscritti a forum e affini... quindi quella maggioranza silenziosa che c'è ma non si vede in rete. Abbiamo venduto (e secondo me chi compra è interessato e motivato) 200 copie del manuale Sanctum Imperium (la prima ambientazione) nei giorni di Lucca... gli stessi numeri che fece Eberron o Lupo Solitario in fiera, per darci un'idea... ma la cosa più bella è che abbiamo dato via anche un centinaio di Screen (e non erano usciti per la fiera ma erano già fuori da sei mesi)... il che vuol dire che la gente gioca.... eccome!
RISPETTO
Credo che, per rispetto agli amanti del gdr, agli acquirenti, ai giocatori, un editore -autore-art director-quel che è- debba dare il meglio in tutto ciò che fa. Proporre bei giochi, scritti bene, divertenti, affascinanti, illustrati bene, impaginati bene. Dare il massimo. Sempre. In ogni aspetto.
Altrimenti meglio un gdr SENZA disegni, come fosse un libro. basta! scritto, tabelle e nient'altro. Ma quando vedo quei disegnucci tirati via, fatti da gente che non è in grado, con stili che cozzano tra loro o con l'atmosfera.... brrrr... mi vengono i brividi! E, a meno che il prezzo non giustifichi il risparmio estetico, mi sento preso per le mele.
Quindi: un gdr deve essere bello, come tutto. Il bello è opinabile, ma come nella scrittura non sono mai belli gli errori, così davanti a un disegno ci sono artisti che ti lasciano con la mandibola per terra e altri ce ti lasciano indiferente o peggio. Inoltre la grafica deve essere adeguata al manuale, dare l'idea di cosa sia e trasmetterne le atmosfere.
Io compro solo ciò che mi piace.
E tanti fanno come me, a mia impressione.
Ricordate sempre una piccola verità:
Il bello, piace!
Aloa
Curte