Ma perchè deve essere per forza così interessante ( e divisivo) come la pensa un game designer su queste tematiche ( o anche altre)?
Io NON delego ad un game designer l'educazione di mio figlio, nè metto minimamente in discussione la mia formazione personale e le cose nelle quali credo.
Ad un game designer ( e ai Suoi giochi) chiedo solo di regalarmi ( a fronte di un corrispettivo economico) del tempo piacevole da trascorrere al tavolo con miei parenti o compagni di gioco.
Questo è quanto chiedo ( e compro). Niente di più. Niente di meno
Non sono interessato a sapere come la pensa un game designer sul razzismo, nè mi interessa per che squadra tifa, se è omossessuale o etero, se è fedele o infedele, se paga la tasse o meno, se fa la raccolta differenziata o raccogli i bisogni del Suo cane.
Non penso neppure che in quanto game designer, sia superiore o inferiore a me.
Semplicemente fa un mestiere diverso.
Mi interessa solo se fa dei giochi belli. FINE.
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Ho adorato Antonio Cassano, ma non mi sono mai sognato di erigerlo a paladino di vita, nè per me, nè per mio figlio.
Sai progettare dei bei giochi? Fallo e punto. Se poi, nella vita privata, fai o non fai certe cose, rientri o meno in certi canoni, giusti o sbagliati che siano, beh, questo mi interessa fino ad un certo punto e NON mi influenza come eventuale acquirente dei Tuoi giochi.