Morpheus":1ua4q6wo ha scritto:
Scusate, ma se io fossi un neofita ed accedessi oggi alla Tana, vedrei GO al primo posto.
Decido di comprarlo dopo aver letto recensione e commenti, e magari ne rimango anche soddisfatto dopo averlo comprato/giocato, che male c'è?
In effetti non c'è nulla di male, è una questione di visioni.
Premetto che la seguente è un'idea personalissima e non c'è nulla di male se la Tana vorrà prendere una linea differente:
credo che quello che la Tana voglia proporre la cultura del gioco così come è presente ad esempio in Germania, credo che si voglia introdurre in Italia questa cultura del boardgame e dei giochi di carte (non napoletane o piacentine, quello già c'è) come alternativa nel tempo libero paritaria a quella del cinema o dei locali notturni. Ad esempio ad alcune persone non piace andare al cinema ma nessuno pensa che io sia un fuori di testa se propongo una sera di vedere un film.
Ora, se mettiamo al pari dei boardgame del dopoguerra ed in particolare dagli anni '70 in poi, i giochi classici a volte di qualche secolo a volte di qualche millennio,
temo che ne usciremo snaturati. In linea di principio se Go è un ottimo boardgame, bridge è un ottimo gioco di carte, ma non è questa la cultura che vorremmo diffondere, non perchè siamo contrari, ma perchè non è questa la vera innovazione.
Inoltre mi dissocio anche dal voler trattare i giochi di ruolo come boardgame: mentre i giochi di carte e i giochi da tavolo sono in qualche misura simili per meccaniche e concezione, il gioco di ruolo è un'altra cosa. Come farò a valutare nel nuovo modulo l'ambientazione di un gioco da tavola se devo pensare che esso va tarato e confrontato con l'ambientazione di un gioco di ruolo?
Davvero rischiamo di trovare in TOP10 Go, Scacchi, Bridge, Role Master, se questo vorrà essere il nostro scopo allora nessun problema... ma siamo certi di volerlo?
Spero di essermi spiegato meglio.