Il primo Descent era e resterà una pietra miliare, peccato per la durata proibitiva che mi ha costretto a malincuore a saltarlo.
Il secondo era uno skirmish, genere che non ho mai apprezzato; mancando la parte esplorativa l'ho saltato senza troppi rimpianti.
Ora questa nuova edizione sembra avere tutte le carte in regola: trama, immersione, interazione con l'ambiente, esplorazione...
Non sono un grosso fan delle app ma se sono fatte bene non sono contrario a prescindere. Qui è molto invasiva, ma sembra ben realizzata e ben integrata. Insomma, poco fumo e molto arrosto.
Però al momento mi tengo fuori.
Non solo perché sono full con i DC per molti anni a venire, ma semplicemente perché temo la deriva becera e ruffiana del "volemosebbene" che sta investendo anche il mondo dei giochi in scatola.
Ammetto che sono vecchio. Tradizionalista. Attaccato al genere Fantasy classico.
Ora, se mi siedo ad un tavolo a spaccare crani coi miei compagni d'armi, lo faccio per divertirmi. Se voglio pormi questioni esistenziali tiro fuori This War of Mine (che non è mai entrato in collezione proprio perché "se mi siedo ad un tavolo a spaccare crani coi miei compagni d'armi, lo faccio per divertirmi").
Se entro in un dungeon e mi trovo di fronte ad un elfo oscuro complessato a causa di un trauma infantile che ha minato la sua autostima o un orco laureato all'Università Orchesca... Boh, mi cala l'entusiasmo. Mettimi lo Sciamano con la sedia a rotelle volante +2 e siamo a posto. Scoprire che i Diversamente Buoni (Cattivi non si può più dire, è una brutta parola. Offende la loro sensibilità) hanno massacrato un intero villaggio, ma solo perché c'è stato un fraintendimento e menate varie... Ecco no.
Ok la tensione quando apro una porta, ma al momento è più per la paura di trovarmi di fronte a queste scene estemporanee.
Epico come aprire un barattolo di sottaceti con la mano sinistra.
L'atmosfera se ne va e la sospensione dell'incredulità va a farsi benedire.
Quello che più mi preoccupa di questa nuova edizione è il possibile ammiccamento piacione del "facciamo contenti tutti, stiamo politically correct così ci evitiamo le male parole dei vari comitati per la difesa dei diritti di (metti una parola a caso. Candelabri, Spade, Mastri birrai, Marmotte, Paracarri, una cosa a caso)".
Quindi resto alla finestra e ci vediamo tra un anno.
Torno ai miei DC vecchio stile, acquisto sicuro per Descent solo dopo aver sentito commenti sulla storia, che è quello che più conta per me.
Quando gioco voglio staccare (teste a destra e a manca), il resto lo lascio fuori dalla porta. Non mi interessa riflettere sulle ingiustizie sofferte dal popolo degli elfi oscuri (che, si sappia, non esistono) o sciocchezze varie. Per me il gioco è solamente svago, le riflessioni filosofiche le lascio ad altri.