Simo4399":1y9enjfu ha scritto:
Sinceramente non capisco come la concorrenza di campagne possa influenzare così pesantemente.
Posso capire nel caso ci sia una forte somiglianza (vedi lo scontro CMON vs AR di qualche mese fa), ma qui non capisco..... è come se gran parte dei backers fossero alla stregua di boccaloni con 100-200€ in mano che si fanno tirar di qua e di là indecisi su dove buttare i loro soldi. "Buttare" proprio perché se il gioco ti piace resti. Se non ti piace o è troppo costoso manco pledgi (o al più molli l'EB nel giro di giorni).
Boh. Proprio non capisco.....
Può anche essere che non tutti siano dei Kickstarter/gdt-dipendenti disposti ad acquistare più giochi al mese o a finanziare campagne come se fossero stipendiati per farlo.
Nel momento in cui un potenziale backer ha disponibilità per uno o al massimo due pledge, ed è interessato ad una certa macro tipologia di gioco, è naturale che scelga uno piuttosto che l'altro anche solo seguendo semplici preferenze del tipo numero di giocatori, ambientazione e altro. Nel caso in oggetto (D.E.I. vs The Great Wall o affini) non mi pare sia come paragonare un set da poker con Gloomhaven, quindi è facilmente comprensibile che l'interesse per uno possa prevalere sull'interesse dell'altro gioco tanto da portare un utente a mollare il proprio pledge in favore di un altro gioco.
Non bisogna nemmeno dimenticare la pratica comune di fare il pledge al primo minuto, così da assicurarsi il miglior prezzo ed eventuali esclusive in più campagne in contemporanea, per poi scegliere verso la fine quale tenere e quali lasciare, cosa peraltro che ha portato anche alcune note negative poi venute a galla come la questione dei pacchetti lingua italiana che sono stati presi da solo il 30% dei fantomatici interessati.
Riguardo generalizzazione dei "backer boccaloni" sottolineo che ci sono tanti di quegli utenti "pro" che partecipano ed hanno partecipato ad una miriade di campagne, senza contare la vasta esperienza avuta coi giochi in retail, che puntualmente saltano fuori lamentandosi che il gioco era così o cosà, che pensavano che fosse diverso, che avevano capito Roma per Toma e si ritrovano a vendere il gioco prima ancora di averlo defustellato, quindi il discorso che "se ti piace resti" non sta in piedi, in quanto la percentuale di persone che ha avuto modo di provare un gioco prima di acquistarlo è risibile (un 0, qualche cosa %?), e se utenti esperti incappano in situazioni di questo tipo non vedo come possano altri esimersi da questi "errori".
Detto ciò credo che abbiano fatto un piccolo errore nel sviluppare gli SG. Nelle campagne che ho seguito fin'ora, LMS compresa, venivano messi come SG: o personaggi nuovi in giochi dove il personaggio o il mostro differenti portano ad una differenza tangibile nel gioco (i mostri in nemesis, gli eroi in ST, le scuole di magia e maghi in BRW) o modalità aggiuntive nuove (campagna, gioco in solitario, coop anzichè competitivo o viceversa, espansioni della campagna principale), il tutto alternato dai soliti upgrade estetici e dal costo ovviamente inferiore.
In questa campagna, invece, percepisco una sorta di ripetitività che ad occhio non attira molto (fazione, mercato, leader, mercato, leader, mercato, fazione, leader), che probabilmente porta i backers a chiedersi se ne vale la pena di pagare un gioco con due anni in anticipo (+ spese non indifferenti) per poi avere ventordici fazioni e millemila mercati in più della versione retail che staranno a prendere polvere anzichè prenderlo in retail dopo aver letto recensioni e pareri in ogni dove, magari averlo provato e poter usufruire del gioco nel momento stesso in cui si sgancia il malloppo. Personalmente non ci vedo una convenienza schiacciante come in altre campagne e, si sà, da cosa nasce cosa: si va a rilento, prime emorragie, tentativi di sistemare che portano alla stagnazione e così fino ad una finale risalita che tuttavia sarà ormai notevolmente compromessa.