...ma ogni conflitto è identico all'altro, quindi se perdi adesso ti troverai in un conflitto meccanicamente uguale successivamente, quindi perdere o vincere non ha meccanicamente senso. Un po' come quei film dove va tutto storto fino agli ultimi 5 minuti, dove in qualche modo il protagonista fa le cose che avrebbe dovuto fare dall'inizio e risolve la situazione chiudendo la trama e lasciando alcuni spettatori (tipo me) a scuotere il capo e lamentarsi del costo del biglietto.
no, questa veramente non l'ho capita...
e se giochi a D&D terza edizione? la meccanica, per qualsiasi azione è identica, d20+bonus/malus contro CD o contrapposta. quello che cambia è la situazione e via via il tipo di azione.
un conflitto avrà sempre la stessa meccanica (almeno in questo caso, ma ci sono giochi anche dove il conflitto può variare, mi viene in mente trollbabe ad esempio), ma cambia la situazione e gli obiettivi e come poi narrerai.
perchè poi perdere o vincere non ha meccanicamente senso? fare più di 32 contro una CA ha meccnaicamente più senso?
Orrore cosmico. Voglio poter riprovare quante volte voglio, come una persona vera farebbe, non seguendo "esigenze da copione".
non sono esigenze da copione.
sono le regole del gioco.
diaciamo così, se la posta del conflitto era arrivare in cima alla montagna scalando, e perdi il risultato è che non ci riesci, come non ci riesci viene narrato e può essere narrato in infiniti modi:
se per te era importante provarci quante volte ti pare, allora narrerari che sei stato due mesi alla abse della montagna, tentando ogni nuovo giorni di scalare la montagna, alla fine ti sei accorto che non ci potevi riuscire. oppure hai provato una volta, ma arivando a metà montagna hai notato che la strada si faceva troppo ripida per le tue capacità, quidni sei tornato indietro.
stesso conflitto, srtesso risultato, narrato in modo diffenrete (anche male

)
ma questa poi è una cosa tanto palese, che anche in giochi come D&d hanno inserito il prendere 20, che serve proprio per non tentare all'infinito la stessa cosa fino a riuscirci (ci riesci, punto). oppure nel manuale del master si dice di far riprovare un numero "giusto" di volte.
sono in una stanza, osservo, sbalgio non vedo niente. riosservo, sbaglio non vedo niente. riosservo, sbaglio non vedo niente, riosservo, riesco, noto una fessura sul soffitto... 5 minuti volati per niente (e potevano esser emolti di più)
Ma come la metti quando nelle regole il manuale ti dice che le regole stesse potrebbero essere modificate per rispondere alle esigenze dei giocatori? E' orribile dire "ragazzi, qui ci vorrebbero 100 prove... facciamo in 10?" "Si, facciamo prima", "No, è un momento topico, usiamo le regole come sono": maggioranza vince. Non è una decisione che prend eil master così a sensazione. Grazie, ma penso di avere la facoltà di capire cosa succede al mio tavolo.
infatti cosa ti ho detto io? di quei 100 gruppi alcuni ignoreranno più o meno consapevolmente il fatto che si è costretti più o meno a barare perchè saranno talmente abituati a giocare insieme che durante il gioco intervengono anche altri fattori di unione e comprensione che vanno al di là del gioco stesso (ed è questo che ti porta a dire di sapere cosa accade al tuo tavolo).
secondo le regole infatti il master potrebbe prendere quella decisione, infischiandosene degli altri, nonstante ci sia il blando consiglio di far divertire tutti al tavolo.
per esperienza personale, basta un singolo giocatore che non rispetta le regole implicite del tavolo per un qualsiasi motivo (nella maggior parte dei casi perchè è nuovo nella cerchia) per far saltare il coperchio della pentola.
sono conflitti dove perosnalmente, avrei osato un pò di più: il conflitto in NCAS sono belli quando portano a qualcosa di importante che ha valore pe ril personaggio, al di là della semplice fuga o vittoria in uno scontro: esempio invece di affrontare un nemico, potrei mettere in palio il fatto di impressionare gli altri che assistono, oppure perchè vuoi scappare da quel posto? vuoi salvare qualcuno? vuoi scoprire chi ti ha rinchiusonella segreta?, etc.
insomma, osare un pò di più nel conflitto, non fossilizzarsi su quel che avverrà immediatamente dopo, altrimenti è come se volessi risolvere il conflitto azione per azione:
esempio da un tuo conflitto:
1) per sfuggire al tizio strano: "voglio seminare questo tizio strano". Ho usato disciplina +1sfinimento (ero all'inizio, potevo spendere massimo 1), con Talento Maggiore.
perchè lo volevi sminare? magari perchè volevi giungere in un posto senza essere visto? allora nel conflitto metti quello come "posta" seminarlo, di per se ha poso senso.
naturalmente questo dal mio punto di vista.