Come create il vostro pg.

Ken_Derringer

Babbano
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Bhè è ovvio che se un giocatore crea un personaggio molto carismatico, chiaccherone e completamente diverso da come è lui nella realtà, la semplice recitazione a volte non è sufficiente.
E qui per forza di cose deve entrare in gioco il tiro del dado.
Nell'esempio del persuadere normalmente faccio fare la conversazione e poi faccio tirare il dado per vedere se il personaggio è stato convincente o meno.
Se un bravo giocatore è bravo a recitare la parte e si inventa dei bei giri di parole per raggirare o persuadere il suo interlocutore evito di fare il tiro di dado e decreto che l'azione ha avuto successo.
Esattamente come penso faccia tu.
La cosa la interpreto un pò in questo modo. Se il giocatore bravo a parlare nel gioco ha carisma zero, significa che ha una bella parlantina quando serve ma che è palesemente antipatico e risulta a vista inaffidabile. Pertanto il tiro di dado serve per vedere se è riuscito nonostante la sua presenza sgradevole a raggirare o persuadere il suo antagonista. Dall'altro canto un guerriero può essere carismatico. Risulta simpatico e sprizza fiducia da tutti i pori. Però magari ha l'intelligenza di una locusta e non parla molto bene. Il tiro del dado serve sempre, anche se sicuramente gli risulterà + facile vista l'allegria che inculca nelle persone.

Insomma, sono d'accordo sul tuo modo di ragionare che come vedi è come il mio. Nel mio articolo non potevo di certo scrivere tutte le sfaccettature di come creare un pg. Sono solo suggerimenti. In linea di massimo continuo a dire che un pg ben caratterizzato e ben recitato non sempre deve ricorrere ai dadi per riuscire in un'azione, ma è indubbio che quando ci sono delle eccezioni come quelle degli esempi, il tiro per la simulazione è d'obbligo.
Normalmente poi da master se vedo che un giocatore è timido e riservato e ha un pg esaltato e fuori di testa e non riesce a recitarlo, cerco di parlarci e capire come cambiare le cose o come svilupparle. In modo da poter far interagire meglio lui con il gruppo e con il gioco in se.
 

Falcon

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Pienamente d'accordo! :rotfl: :rotfl: :rotfl:
 

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Babbano
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Anche io sono dell'opinione che il Background ha la meglio sulle caratteristiche...

Si deve tener conto però che per profondità e sottiglieze varie può risultare poi difficilmente giocabile un PG troppo artefatto, (problema opposto ai PG creati con la lima sulle caratteristiche e gadget vari ...la tristezza dei DM).

Per curare i BG dei PG, John Wick, Jennifer Wick and Kevin Wilson della AEG hanno suggerito un sistema molto bello per me... infatti in fase di creazione si chede ai giocatori di rispondere a 20 domande di svariato genere che delineano in modo efficace la psicologia ma anche l'approccio al gioco che avrà il PG.

Io l'ho provato anche su altri giochi creandomi le mie domande e ho notato un beneficio concreto nella creazione e una riflessione stuzzicante su argomenti spesso ignorati.
 

Falcon

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Quali sarebbero queste 20 domande?
 

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Babbano
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DOvrebbero essere abbastanza generiche.... è per far capire alcune sono di 7th Sea, altre sono dell'AgenteO (che ringrazio) altre arricchite da me!

Le 20 Domande

1) Da dove viene il personaggio? (che Paese, quale strato della società?)
2) Dai una descrizione fisica del personaggio (o se volete porla in modo più personale: cosa vede il personaggio quando si guarda allo specchio?)
3) Il PG ha dei manierismi ricorrenti, dei tic, dei modi di fare, frasi tipiche? (A volte I giocatori non sanno rispondere subito a questa domanda, lasciateli pensare, in genere dopo alcune altre domande sanno dare la loro risposta).
4) Qual e’ la sua motivazione principale, ovvero perchè ogni mattina si sveglia e fa quel che deve fare? Questo e’ un punto cruciale, definisce molto del tipo di eroe (o antieroe) che si sta creando.
5) Qual’e’ il suo principale punto di forza? E la sua debolezza?
6) Quali sono la cosa che preferisce e quella che detesta? (può essere un oggetto, o qualcosa con cui il PG ha a che fare quotidianamente, magari dovuto al lavoro che fa, o al posto in cui vive).
7) Qual e’ la sua più grande paura? Nessun vero eroe non ha timori, per quanto tenti di negarlo: una paura può nascere da qualcosa del passato del personaggio, o essere legata alla psicologia del personaggio. Il PG ne e’ conscio? La affronta o la sfugge?
8) Un po’ di psicologia: aiutate il giocatore a focalizzare alcuni aspetti della personalità del PG. E’ un testa calda, o molto controllato? Cosa lo irrita enormemente? Cosa lo riappacifica col mondo?
9) Cosa ama fare ne tempo libero? E quanto ne ha di solito?
10) Qual e’ la sua più grande ambizione o passione? (o il suo sogno nel cassetto?)
11) Cosa pensa del proprio Paese? Anche questa domanda e’ molto intrigante, definisce quanto uno si interessi della vita politica del posto da cui proviene, o se e’ un dissidente, o se e’ un patriota, interessante, vero??
12) Ha pregiudizi di sorta? Come mai, gliel’ha inculcato la madre col latte che prendeva, o il prete dal pulpito, o la compagnia che frequentava, o qualche evento della sua vita?
13) A chi o cosa e’ davvero leale? Se un giocatore dà più risposte fate qualche esempio: cosa farebbe se da una parte c’e’ un amico in pericolo e dall’altra un dovere morale ?? Create una minisituazione di gioco: un momento della sua vita del passato (cui potrete poi fare riferimento in gioco) in cui il PG ha dovuto fare una scelta. Come vive con questa scelta, se l’e’ mai perdonata, se tornasse indietro lo rifarebbe?
14) Famiglia e amori: passati e presenti, idealizzati o veri... ma in fin dei conti, ne vuole?
15) I genitori del PG come lo descriverebbero? Anche questa domanda e’ molto bella (grazie a Jennifer & John Wick) e inaspettata, eppure dice molto di più sul PG e la sua famiglia che non la domanda precedente.
16) Che rapporto ha con la religione? É fedele osservatore, fanatico, ateo o indifferente? Fate spiegare al giocatore come mai, ci sono connessioni con le sue paure o il suo passato, o la sua famiglia? Aiutate il giocatore a legare le varie risposte, ne uscirà un PG a tutto tondo molto più facile da caratterizzare e giocare.
17) Che cosa pensa della magia? Se e’ un usufruttore di magia come vede questa cosa, e’ un dono o una maledizione? Se non lo e’, come si pone nei confronti del mago? La magia aiuta l’ uomo a essere più libero o dannarlo? E’ un potere da mettere al servizio dell’ umanità o per schiacciarla? (Se non esiste magia nel vostro mondo, ci sarà della tecnologia, e la domanda va altrettanto bene).
18) Cosa ha fatto negli ultimi 3 anni? Dare un orizzonte temporale aiuta a sapere se il PG ha sviluppato qualche conoscenza particolare, se e’ stufo della vita che ha fatto, e a capire che cambiamento vuole (e iniziando una campagna un PG 99 volte su 100 e’ costretto a cambiare la sua vita, spesso drasticamente). Questa domanda va ricollegata alle principali motivazioni del PG e alle sue abilità.
19) Cosa rimpiange? E quanto? Dagli errori del passato si impara molto, ma a volte si e’ destinati a riviverli. Qual e’ la filosofia del personaggio su questo punto?
20) Se il giocatore potesse dare un suggerimento al suo PG, quale sarebbe? Io trovo questa domanda bellissima.


Provatele e fatemi sapere. Io ne ho usate di molto simili per MERP (ICE/Decipher), Vampire, e per tutti i miei PG. Buon divertimento
 

Arwen

Babbano
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Prima di creare un personaggio penso per qualche giorno al suo background. Quando ho ben chiara la sua psicologia e la sua storia passo alla razza ed alla classe che potrebbe avere.

È un'ottima idea quella delle venti domande. Più o meno sono le stesse che mi pongo alla creazione di ogni nuovo personaggio.

Inoltre, oltre a pensare alla sua descrizione fisica, cerco su manuali, riviste, Internet una foto/disegno che mi piaccia e ne faccio una stampa da allegare alla scheda.
 

high-elf

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Ti consiglio di tenere a mente il background e la logica del personaggio, cioé se creo un mago e poi gli pompo solo la forza non ho capito bene i meccanismi di base.

Come master ti consiglio comunque di considerare che non é appagante per un giocatore avere un pg che muore ad ogni sessione, pertanto se la creazione del personaggio richiede il lancio di dadi io decido un valore minimo. Se il risultato ottenuto é inferiore del minimo, il giocatore é autorizzato a ripetere il lancio fino a quando non ottiene un valore superiore al minimo.
 

Solomon

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Premetto che mi capita di rado, perché (purtroppo) quasi sempre sono il GM.
Comunque cerco di partire da un "concetto", che riassuma il personaggio in poche parole facili da identificare per il GM e gli altri giocatori. In questo stadio lavoro come se si trattasse del personaggio di un racconto, senza badare al regolamento. Cerco di stare leggero con la backstory: quel che mi importa maggiormente è la storia giocata, quindi cerco soprattutto di fornire al GM spunti per storie future. Nel caso, il background si può sempre estendere retroattivamente. ;) Se possibile mi informo sugli altri personaggi del gruppo, cercando agganci ed evitando eccessive similitudini.
Solo a questo punto apro il regolamento e cerco di tradurre il concetto in numeri. Questo sistema tende a funzionare meglio con giochi a punti o comunque che consentano grande libertà nella creazione del personaggio (tipo HERO o GURPS), mente coi sistemi a menu (tipo D&D) posso avere difficoltà.

Galdor":3tocri9l ha scritto:
Beh, in realtà il mio scopo è proprio quello di evitare di trovarmi di fronte pg assolutamente inutili: in un'ambientazione Gaimaniana (ad esempio) a un pg guerrieroso non saprei cosa fargli fare.. così come in ambientazioni tipo Dune o Il Nome della Rosa, ecc :roll:
Mentre per altre ambientazioni un pg diplomatico-sociale potrebbe essere poco utile al gruppo e poco appagante per chi lo interpreta.. ;)
Siccome so benissimo che "tema" avrà la mia storia, faccio presente sempre questa impostazione ai giocatori; per farlo di solito uso un sistema a punti, con 1 che vuol dire "poco presente" e 3 che vuol dire "dominante"... tipo: "Questa storia di pirati avrà azione 3, diplomazia 2 e mistero 1!" :grin:
E' un buon sistema, lo adotto anch'io... anche se non sempre ho l'impressione che i giocatori mi ascoltino! :evil:
 
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