nakedape":8cu2j03q ha scritto:
Nei giochi sia da tavolo che di ruolo esistono LE REGOLE.
Nella sezione GDT qui sulla tana capita regolarmente che prima o poi si scopra che qualcuno ha letto male il regolamento. E capita a CHIUNQUE e per tanti motivi: distrazione, errori di interpretazione, traduzioni sbagliate, esempi fuorvianti, spiegazioni ricevute oralmente eccetera.
Se una cosa del genere capita a giochi con delle codifiche chiare e digitali, figuriamoci in giochi dai manuali grossi e dotati di regole analogiche come i gdr.
Solo per dire che chi gioca in maniera non aderente al regolamento, non è un babbeo, ma solo una persona che per mille motivi gli è sfuggita una cosa o un'altra...
Ricordiamocelo tutti.
Quoto tutto!!
Sono d'accordo al 100% con te!
E infatti, è proprio per questo che non capisco l'atteggiamento di Juda. Se fossimo nella sezione boardgame, una cosa del genere non accadrebbe. Perchè?
Perchè secondo me, se tu sei un principiante del gioco, talmente principiante che nemmeno ci hai giocato, ma hai solo letto il regolamento, quando vai sul forum a chiedere delucidazioni, non dico che credi ciecamente a quello che scrivono gli altri, ma almeno ci rifletti bene prima di obiettare. E nel caso di obiezione, quantomeno ti potresti chiedere: ma ho ragione io ed hanno torto tutti quanti (autore del gioco compreso) che a quel gioco ci giocano da anni, oppure è il contrario e forse mi sfugge qualcosa?
Non bisogna credere senza riflettere (e ci mancherebbe), ma almeno concedersi il beneficio di poter sbagliare si.
Così facendo si può approcciare alla discussione senza doversi porre come sostenitore di una consolidata tesi vs un'altra (cosa che imho sta facendo Juda, potrei sbagliarmi, ma ho questa impressione), ma come colui che ancora non ha capito bene come funziona la cosa, e vuole solo spiegazioni ulteriori. In altre parole, con l'umiltà del principiante... che agli inizi di qualcosa di nuovo, è l'atteggiamento più profittevole per se stessi che si possa avere.
Secondo me se si facesse così, si manterrebbe la mente aperta, pronta ad accogliere argomenti anche molto inusuali ai quali non si è abituati (come in questo caso), concedendosi il lusso di poterci ragionar meglio dopo aver provato, o immaginando esempi di gioco concreto che possano essere utili, e senza dietrologie conscie od inconscie.
Ma questo, nel mondo del gdr, non accade quasi mai. Secondo me ci si sente tutti esperti di qualsiasi gdr esistente, compresi (e soprattutto) quelli che non si conoscono. Non si fa nemmeno più lo sforzo di vedere la cosa da altri punti di vista: secondo me sono 3 pagine che Juda è assolutamente convinto che la sua interpretazione delle regole non solo sia la più giusta, ma che sia pure sbagliata la nostra (dove per nostra intendo quella ti tutti gli altri.. ma proprio tutti!). Per carità, anche dopo anni qualcuno può scoprire di aver sbagliato una regola.. ma cavolo TUTTI compreso l'autore del gioco??
In tutto questo, poi, c'è anche la difficoltà di chi cerca di aiutare Juda, ma non capisce cosa Juda intenda! Perchè senza esempi concreti magari ci si fraintende pure per pagine e pagine senza chiarire nulla..
Juda":8cu2j03q ha scritto:
Se quello che io ti ho descritto sopra per te è una mera questione stilistica non so cosa farci, per me cambiano molte cose. Sta di fatto che qualunque esempio tu prenda in considerazione è sempre uno che pone il veto sui molti, non il contrario. Altrimenti mi spieghi quale sarebbe la sua autorità? L'autorità di dare suggerimenti?
Proverò a cercare di capire come si sia formata questa tua convinzione sull'uso delle regole di AiPS.
Secondo me, tu pensi che siccome AiPS è un gdr, allora tutto quello che vale per il tradizionale (che è un gdr pure quello ovviamente), può valere anche in AiPS o comunque ci si avvicina. E rimani disorientato di fronte a cose che per te sembrano impossibili: ma come, regole così flessibili? Che mi permettono di giocare in così tanti modi diversi, aiutandomi a creare la storia proprio come piace a me invece di ostacolarmi con infinite clausole e tabelle da wargame?
Comprensibile. Ci sono passato pure io.. ci siamo passati tutti.
E' come spiegare una automobile ad un uomo delle caverne:
uomo moderno: "sai, esiste una specie di scatola grande: ci entri dentro e puoi muoverti con essa a velocità di 150km/h .. ma puoi anche rimanere fermo e ascoltare la musica con l'autoradio"
uomo preistorico: "impossibile.. non può esistere una cosa sola per stare fermo e per muoversi.. stare fermo e muoversi sono due cose molto diverse.. non credi? Se io metti gli slittini ad una scatola sulla neve.. questa scivola a valle.. non stà ferma! Per stare ferma devo mettere i paletti non gli slittini.. quindi ci vogliono due automobili diverse"
Ecco.. questo è come appare questo thread a chi conosce AiPS
Sia chiaro, la piccola metafora non ha assolutamente lo scopo di insultarti Juda, paragonandoti all'uomo delle caverne (ci mancherebbe), ma solo per farti capire cosa io penso che stia venendo fuori da questa conversazione. Non ci capiamo, perchè non abbiamo un linguaggio comune, o meglio tu pensi a una cosa mentre io penso ad un'altra (possiamo anche invertire la metafora con l'uomo delle caverne che spiega come si caccia una tigre dai denti a sciabola ad un moderno impiegato di banca). L'unica soluzione è parlare per esempi concreti e AP e cercare di buttare un po' di preconcetti del passato che possono essere di ostacolo.
Chiudiamo qui la parentesi metafora.
Riassumendo: secondo me ci sono concetti e tecniche di gioco che ti sono sconosciute e quasi aliene (nel senso che non esistono nel tradizionale.. come non esiste il banchiere in risiko):
- il master di tradizionale non esiste in AiPS (il produttore per certi versi è simile ad una analisi superficiale.. ma non è nemmeno lontanamente il master tradizionale)
- avere l'autorità finale non ha nulla a che vedere con quello che "tradizionalmente" si intende
- i giocatori (come persone) al tavolo sono tutti uguali davanti al sistema di gioco anche quando investiti di ruoli diversi dagli altri
- avere la carta più alta durante il conflitto non ti trasforma temporaneamente nel master di tradizionale: non c'è nulla in tutto AiPS che ti possa trasformare anche temporaneamente in un master di tradizionale
- nessuno ha la unica responsabilità di fare divertire gli altri (MAI)
- i partecipanti al gioco (produttore o giocatori) possono sempre suggerire, in qualsiasi momento e in QUALSIASI MODO
- chi detiene autorità in un "campo" può avere la parola finale su quel "campo", ma non ha MAI il diritto esclusivo di parlare di quel "campo"
Esempio di gioco:
Produttore: "arrivate nel vicolo dove avevate l'appuntamento col tizio misterioso"
Giocatore1: "e piove a dirotto!"
Produttore: "un uomo in impermeabile nero, si avvicina a voi...porta con se un plico fradicio!"
E' un pezzo di scena.. non ci sono conflitti e il framing è già stato fatto. Ma le regole non dicono forse che è il produttore a descrivere l'ambiente, i png, e bla bla bla? Perchè il Giocatore1 è diventato temporaneamente Produttore?
Risposta: non è diventato produttore. Ha seguito la regola BASE che tutti possono suggerire in qualsiasi momento! E lui ha suggerito che iniziasse a piovere. Ha usato solo uno stile che può far SEMBRARE che quell'affermazione fosse stata fatta con l'autorità del produttore.. ma i partecipanti al gioco, sanno bene quali sono le regole e che quindi quell'affermazione (anche se pronunciata così) era un suggerimento. Solo una persona che non conoscesse il gioco, potrebbe pensare il contrario.
In altre parole, se hai presente le autorità al tavolo, quando parli lo puoi fare nel modo e stile che preferisci, che la SOSTANZA non cambia. Le regole son sempre quelle.
Ad esempio.. sarebbe potuto essere:
Produttore: "arrivate nel vicolo dove avevate l'appuntamento col tizio misterioso"
Giocatore1: "perchè non facciamo che piove a dirotto, sarebbe fico!"
Produttore: "ok"
Produttore: "un uomo in impermeabile nero, si avvicina a voi...porta con se un plico fradicio!"
Oppure:
Giocatore1: "posso suggerire che in questa scena stia piovendo a dirotto?"
Produttore: "arrivate nel vicolo dove avevate l'appuntamento col tizio misterioso"
Produttore: "e sta piovendo a dirotto"
Produttore: "un uomo in impermeabile nero, si avvicina a voi...porta con se un plico fradicio!"
Oppure:
Ecc.. ecc...
Cambia qualcosa? No.. è solo una questione di stile. Una affermazione detta in un contesto può considerarsi un suggerimento (se non si ha autorità in quel contesto) o affermazione conclusiva (se la si possiede). E questo vale per moltissimi altri gdr moderni, non solo per AiPS.
Nell'esempio sopra, il produttore potrebbe anche negare (ha completa autorità su certe cose.. quindi se vuole il cielo sereno.. perché per lui magari è importante per qualche motivo) dicendo:
Produttore: "arrivate nel vicolo dove avevate l'appuntamento col tizio misterioso"
Giocatore1: "e piove a dirotto!"
Produttore: "no, il cielo è sereno... e un uomo in abiti eleganti si avvicina a voi...porta con se un plico!"
Oppure:
Produttore: "arrivate nel vicolo dove avevate l'appuntamento col tizio misterioso"
Giocatore1: "perchè non facciamo che piove a dirotto, sarebbe fico!"
Produttore: "no, preferirei il cielo sereno in questa scena"
Produttore: "un uomo in abiti eleganti si avvicina a voi...porta con se un plico!"
Oppure:
ecc... ecc....
Ora, chiarito questo, e chiarito che QUESTO è il normale svolgimento del gioco in QUALSIASI MOMENTO, come fa a non esserti chiara la Narrazione dell'esito del Conflitto?
Mi ripeto:
-
TUTTI partecipano alla NARRAZIONE!
- uno ha diritto "all'ultima parola" sugli esiti (vincoli stradetti)
Anche se non ci fosse la prima parte della regola.. da sola la regola BASE del gioco permetterebbe la "generazione" di tutti gli AP che ti abbiamo postato. Ma l'autore, ha pensato bene di AGGIUNGERE E SOTTOLINEARE che TUTTI partecipano alla Narrazione dell'esito del conflitto. A che scopo? Semplice.. perchè qui l'autore identifica una procedura DIVERSA da quella standard.. cioè una partecipazione attiva di tutti (non gente che suggerisce, ma che narra.. partecipa alla narrazione!). Già lo potrebbe fare di default.. ora invece DEVE partecipare per
stabilire cosa sia successo (lo dice a pag. 52).
Come hai tradotto tu invece, quella procedura di gioco? Imho così:
Nessuno partecipa alla Narrazione... solo uno può parlare e raccontare tutto l'esito del conflitto. A sua discrezione, può, ma solo in un primo momento (all'inizio, in una non ben precisata fase 1), ascoltare un insieme di suggerimenti che i giocatori possono dargli. Poi nella fase 2 racconta e gli altri zitti.
Ecco.. questa regola NON ESISTE in AiPS.
In certi casi, si può osservare un comportamento tra i partecipanti al gioco che sembra replicare questa procedura.. perchè di fatto, le vere regole di AiPS, permettono anche questo "stile" tranquillamente (e viene pure fatto in tanti casi semplici ed ovvi). Ma ognuno sa bene però, quali sono le sue autorità, indipendentemente dal fatto che scelga di usarle o meno, o del modo/stile scelto per metterle in pratica.
Per il resto concordo ovviamente con Moreno, e invito Juda a leggersi bene questi interventi, prima di replicare: in particolare la parte che Moreno ha anche sottolineato e che riguarda le regole che vincolano tutti nella narrazione dell'esito del conflitto. L'ultima dichiara
Narration must take into account any traits used by the players, and any stated action.
PS: Vorrei chiarire a Juda in particolare che non considero la sua opinione inferiore alla mia o roba del genere. Dico questo, perchè potrei essere sembrato brusco in questo intervento, ma siccome sono convinto che non esistano domande stupide ma solo risposte stupide, ho preferito essere efficace per evitare fraintendimenti ed andare dritto al punto senza giri di parole: questo potrebbe aver generato un "tono" che può apparire non gentile, ma ti assicuro che non è mia intenzione mancare di rispetto a nessuno.
Per l'intervento precedente a questo, riconosco di aver esagerato, e chiedo scusa per il tono (inutilmente polemico) usato.
Però invito Juda a provare a vedere la questione con altri punti di vista che magari non ha ancora preso in esame, ed a considerare le critiche fatte come costruttive e non polemiche.