Juda
Illuminato
1 anno con i Goblins!
5 anni con i Goblins!
10 anni con i Goblins!
15 anni con i goblins!
5 anni con i Goblins!
10 anni con i Goblins!
15 anni con i goblins!
First reaction SHOCK!
Mi sono letto Aips e sinceramente me lo ricordavo differente da quando me lo avevano fatto provare: i problemi potrebbero riguardare la memoria o alternativamente un cattivo conduttore del gioco in quell'occasione, comunque...
Farò un esempio di gioco più o meno preciso, tanto per capirci ditemi se è corretto quello che scrivo, poi sottopporrò a tutti i miei dubbi circa la continuità di gioco.
Ammettiamo di avere giocatori al tavolo a cui piace molto interpretare i prorpi personaggi in dialoghi recitati in prima persona --> diciamo che questa è una prerogativa del gruppo di gioco.
Il giocatore A interpreta un avvocato con la macchina rotta e il suo PG si trova nell'officina del meccanico (interpretato dal produttore) che gliela sta riparando, i due chiacchierano amabilmente di facezie varie. I due parlano in prima persona.
Arriviamo al momento di pagare l'auto e il prezzo sparato dal meccanico è esorbitante e il giocatore A non vorrebbe pagare così tanto; dietro questa banale questione pecuniaria si apre una competizione retorica che potrebbe nascondere un approfondimento del personaggio e il giocatore B chiama un conflitto. In questo momento si interrompe quindi il dialogo a quattrocchi in prima persona tra giocatore e produttore per passare a un dialogo in terza persona che coinvolge il tavolo intero di giocatori.
Di decidono le poste:
- Posta: giocatore A --> in linea con le prerogative del suo avvocato vorrebbe autoaffermare la propria capacità retorica raggirando il povero sempliciotto che ripara auto;
- Controposta: produttore --> in linea con l'idea di un approfondimento del personaggio dell'avvocato vuole provocare un crisi d'autostima dell'avvocato (sempre in agguato per l'avvocato: è il suo problema) causata dall'incapacità di evitare la truffa di un semplice meccanico.
Si girano le carte, si sommano i punti e come risultato vince la posta del giocatore. La carta più alta però è del produttore, quindi sarà lui ad avere l'autorità narrativa.
Il produttore narra secondo la posta vincente come si rislve l'azione e narra ovviamente in terza persona perché parla per tutti e muove tutti, protagonisti e non. Dice più o meno questo:
"L'avvocato con un'abile mossa retorica mette in gioco una vecchia conoscenza tra le file della guardia di finanza lasciando ad intendere al meccanico di essere poter essere alternativamente un buon amico o il peggior nemico per i suoi affari futuri. Il meccanico, rabbonitosi e con la lingua strisciante a terra lo accompagna alla sua auto e lo rinngrazia dicendo che il danno è un "nonnulla" e sarà felice di prodigarsi in futuro per matenere buoni rapporti con lui".
Se è tutto corretto si passa a questo punto ad un'altra scena e quindi si ritorna al dialogo in prima persona.
Ecco le mie domande che ovviamente non riguardano il gioco in sé ma come esso si può attagliare alle esigenze del mio gruppo di gioco.
- anzitutto vorrei chiedere agli esperti di AiPs se la mia interpretazione del concetto di posta e di conflitto è corretta e se le regole a riguardo sono state applicate correttamente (tenete conto che l'esempio è comunque un po' demenziale ed inventato ad hoc)?
- non credete che per un gruppo che predilige il dialogo in prima persona questo gioca proponga un po' troppi salti tra momenti interpretativi veri e propri (prima persona) e momenti narrativi (in terza persona)?
[/i]
Farò un esempio di gioco più o meno preciso, tanto per capirci ditemi se è corretto quello che scrivo, poi sottopporrò a tutti i miei dubbi circa la continuità di gioco.
Ammettiamo di avere giocatori al tavolo a cui piace molto interpretare i prorpi personaggi in dialoghi recitati in prima persona --> diciamo che questa è una prerogativa del gruppo di gioco.
Il giocatore A interpreta un avvocato con la macchina rotta e il suo PG si trova nell'officina del meccanico (interpretato dal produttore) che gliela sta riparando, i due chiacchierano amabilmente di facezie varie. I due parlano in prima persona.
Arriviamo al momento di pagare l'auto e il prezzo sparato dal meccanico è esorbitante e il giocatore A non vorrebbe pagare così tanto; dietro questa banale questione pecuniaria si apre una competizione retorica che potrebbe nascondere un approfondimento del personaggio e il giocatore B chiama un conflitto. In questo momento si interrompe quindi il dialogo a quattrocchi in prima persona tra giocatore e produttore per passare a un dialogo in terza persona che coinvolge il tavolo intero di giocatori.
Di decidono le poste:
- Posta: giocatore A --> in linea con le prerogative del suo avvocato vorrebbe autoaffermare la propria capacità retorica raggirando il povero sempliciotto che ripara auto;
- Controposta: produttore --> in linea con l'idea di un approfondimento del personaggio dell'avvocato vuole provocare un crisi d'autostima dell'avvocato (sempre in agguato per l'avvocato: è il suo problema) causata dall'incapacità di evitare la truffa di un semplice meccanico.
Si girano le carte, si sommano i punti e come risultato vince la posta del giocatore. La carta più alta però è del produttore, quindi sarà lui ad avere l'autorità narrativa.
Il produttore narra secondo la posta vincente come si rislve l'azione e narra ovviamente in terza persona perché parla per tutti e muove tutti, protagonisti e non. Dice più o meno questo:
"L'avvocato con un'abile mossa retorica mette in gioco una vecchia conoscenza tra le file della guardia di finanza lasciando ad intendere al meccanico di essere poter essere alternativamente un buon amico o il peggior nemico per i suoi affari futuri. Il meccanico, rabbonitosi e con la lingua strisciante a terra lo accompagna alla sua auto e lo rinngrazia dicendo che il danno è un "nonnulla" e sarà felice di prodigarsi in futuro per matenere buoni rapporti con lui".
Se è tutto corretto si passa a questo punto ad un'altra scena e quindi si ritorna al dialogo in prima persona.
Ecco le mie domande che ovviamente non riguardano il gioco in sé ma come esso si può attagliare alle esigenze del mio gruppo di gioco.
- anzitutto vorrei chiedere agli esperti di AiPs se la mia interpretazione del concetto di posta e di conflitto è corretta e se le regole a riguardo sono state applicate correttamente (tenete conto che l'esempio è comunque un po' demenziale ed inventato ad hoc)?
- non credete che per un gruppo che predilige il dialogo in prima persona questo gioca proponga un po' troppi salti tra momenti interpretativi veri e propri (prima persona) e momenti narrativi (in terza persona)?
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