Rispondo a
@Naki85 sfruttando il post di
@Tullaris
Competitivo, senza master, partita secca, abbastanza per neofiti.
Questi sono i dettagli ridotti all'osso.
I denigratori lo definiscono proprio un gioco dell'oca Fantasy, anche se ha giusto qualche regolina in più.
Ora la domanda che ti dovresti porre è: "perché un gioco dell'oca dovrebbe piacere cosi tanto a così tanta gente appassionata di giochi da tavola che non siano solo Monopoli e Risiko?"
Il tallone d'achille delle passate edizioni era proprio la durata, che rischiava di diventare veramente importante salvo qualche HR o regola opzionale. Vedremo se con questa hanno ridotto.
Non sempre un gioco che dura tanto deve essere automaticamente noiso.
Come ho scritto qualche pagina addietro; Talisman è un gioco altamente divisivo, chi lo ama da subito lo amerà per sempre, viceversa chi lo odia alla prima partita difficilmente ne farà un'altra.
Provo a spiegarti il flusso di gioco col minor numero di parole possibile ma già so che sarò prolisso (parlo dell'edizione 4.5 perché della 5 non si ha ancora a disposizione il regolamento ma, dalle prime impressioni, non sembra così rivoluzionato):
- L'obiettivo del gioco base è trovare il Talismano (essenzialmente una carta oggetto e ci sono vari modi per procurarselo nel gioco), per poi raggiungere la Corona del Comando (la casella al centro del tabellone, da qui la similitudine col gioco dell'oca); ed infine tentare di sconfiggere gli altri giocatori lanciando la magia del comando (tiri 1d6 ad ogni turno, con 4-5 o 6 tutti gli altri giocatori perdono una vita).
- Il tabellone si divide in 3 regioni concentriche di difficoltà tendenzialmente crescente, le espansioni aggiungono nuove aree di gioco che si innestano negli spigoli del tabellone ampliandolo con regioni tematiche (città, foresta, montagne, dungeon (+altre espansioni che sostituiscono il tabellone base cambiandone le regole e i luoghi).
- Poi ci sono altre espansioni "minori" che aggiungono solo nuove carte (Avventura, Magia, Personaggio) e altre meccaniche che fanno diventare più articolato (e in alcuni casi più complicato) il gioco.
- Talisman è pesantemente asimmetrico, ogni personaggio ha le sue abilità specifiche e punteggi base di forza, astuzia e fato che potenzierai durante il gioco fino a diventare sufficientemente potente per, dopo aver trovato un Talismano, salire sulla Corona del Comando e svolgere il finale.
- Di base, ogni turno ci si muove di tante caselle quanto ottieni su 1d6 potendo scegliere, generalmente, se andare a "destra" o a "sinistra" nella regione in cui ti trovi (a parte alcuni casi in cui puoi passare da una regione all'altra o se alcune carte o luoghi ti fanno muovere fuori da questa regola); anche qui le similitudini col gioco dell'oca sono parecchie.
- Il fulcro del gioco sta principalmente in due mazzi di carte: Avventura e Magia. Ogni volta che la casella in cui finisci ti obbilga a pescare una carta Avventura inizia la parte emozionante del gioco; nel mazzo Avventura puoi trovare Eventi (buoni o cattivi ma comunque da risolvere subito), Nemici da combattere, Stranieri con cui interagire (vantaggiosi o no), Oggetti (utili e maledetti) e Luoghi da visitare (alcuni interessanti, altri pericolosi). Le Magie invece servono ad aiutare te o a svantaggiare gli avversari.
Quello che mi piace di Talisman:
- sebbene l'obiettivo finale sia sempre quello (a meno che, con le espansioni tu voglia aggiungerne di nuovi: Rivelati come la Corona del Comando o Nascosti da rivelare solo quando il primo giocatore raggiunge la casella della Corona del Comando, davvero consigliati se vuoi aggiungere una buona dose di suspense al gioco) ogni partita è sempre diversa dalle altre vista la grande varietà di carte che via via popoleranno il tabellone e le plance dei giocatori e le innumerevoli combinazioni tra di esse e tra i tanti personaggi a disposizione.
- la sensazione di vivere un'avventura Fantasy è davvero forte (almeno secondo la mia esperienza) e ogni carta che scopri ti fa stare col fiato sospeso perché potresti trovare davvero di tutto e non essere sempre pronto ad affrontare quel che ti aspetta (si muore sovente, ma finché qualcuno non è arrivato sulla Corona del Comando, puoi ripartire con un nuovo personaggio); questo fa crescere l'adrenalina, e la soddisfazione di sconfiggere un nemico potente contro ogni probabilità di successo è davvero emozionante.
- l'interazione con gli altri giocatori, anche se altalenante (dovuta alla grande varietà di carte e abilità dei vari personaggi), è parte integrante del divertimento; tirare una magia bastarda all'avversario quando sta facendo il turno più importante della sua partita non ha prezzo, ma anche attaccare i propri avversari per depredarli di un oggetto importante ha il suo bel perché.
- alcune partite sono talmente memorabili che certe situazioni ancora ce le ricordiamo di gusto nel nostro gruppo (ad onor del vero, altre partite sono invece un po' sottotono per una concomitanza di eventi che non fanno decollare il gioco ma, nella nostra esperienza saranno circa un 20%).
Quello che mi piace "di meno" di Talsiman:
- è costoso e crea assufeazione; per tenere sempre alto il divertimento senti subito l'esigenza di aumentare il numero di: carte Avventura, Magia, Finali alternativi, Personaggi da giocare, nuove regioni da esplorare.
- è pesantemente determinato dal caso (si pescano tante carte, si tirano tanti dadi); puoi tranquillamente considerarlo l'antitesi di qualsiasi gioco "German", anche il più leggero che ti viene in mente.
- Talisman è un Roguelike, ci sono poche azioni a disposizione per mitigare la sfortuna e, quando una partita gira male rischi di concludere poco e quindi di divertirti di meno (anche se il tuo avversario può sempre morire da un momento all'altro ed ecco che, improvvisamente, tu diventi di colpo l'eroe più potente)
- le partite possono durare davvero parecchio, soprattutto se non si adottano le regole per velocizzarle ma, sempre nella nostra esperienza, le partite più divertenti sono state quelle più estenuanti, se al tavolo ci sono dei "pensatori seriali" va imposto un limite temporale ad ogni turno pena la paralisi del gioco.
Quello che non mi piace di Talisman:
- che ad un certo punto smettono di far uscire nuove espansioni
Ora, tieni a mente che tutto quello che ti ho appena esposto è uscito dalla tastiera di uno spudorato FANBOY di Talisman, quindi, decidi tu quanto "calo" mettere al paragrafo: "Quello che mi piace di Talisman", il resto è tendenzialmente più oggettivo.
Il mio consiglio finale?
PROVA A FARCI UNA PARTITA e scoprirai se sei un adepto o un detrattore.
Poi facci sapere com'è andata.
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