Vediamo, è un civ lineare:
- esplorazione automatica: giri un tassello a turno fino a quando non sono tutti scoperti, puoi trovare barbari, città neutrali e risorse,
- nella mappa esagonata hai cubetti per delimitare il tuo regno, con città (sugli spigoli) ed empori (sulle città altrui),
- tre epoche, sei round fissi per epoca, nel tuo turno puoi giocare una invenzione e fare una azione, oppure fare due azioni (sei obbligato ad un minimo di tre invenzioni per epoca, quindi fai da sei a nove azioni per epoca),
- gestisci risorse di tre tipi, cibo, produzione, tecnologia (più l'oro jolly, l'unico che conservi da epoca ad epoca),
- l'esercito non è in mappa, la forza è rappresentata da due carte (base e supporto) con vari bonus e in generale va attivato spendendo risorse, si lanciano dadi per risolvere i combattimenti, ti puoi dichiarare bellicoso (e allora potrai attaccare chiunque, altrimenti puoi attaccare solo i barbari e i giocatori bellicosi),
- le invenzioni ti danno spesso un bonus una tantum, oppure un (leggero) miglioramento delle azioni o punti alla fine,
- con le azioni ti espandi, costruisci città o empori (questi ti fanno avanzare sui due tracciati commercio), avanzi sul tracciato cultura, costruisci una meraviglia (da un display, spendi produzione e come le invenzioni ti danno bonus una tantum, leggeri miglioramenti o punti alla fine), cambi unità militari (da un display, spendi tecnologia), cambi governo (tra i dieci possibili, ti dà città da mettere nel pool), produci risorse (in base al governo),
- alla fine di una epoca ottieni capolavori (che daranno punti alla fine) in base all'avanzamento sulla cultura, oro e cultura in base ai due tracciati commercio (guardi quello più basso), per ogni città consumi cibo e ottieni cubetti, oro e cultura, converti le risorse in oro (tre a uno), i barbari ti rubano l'oro (improbabile, dopo sei round sono belli che spariti), se sei bellicoso perdi cultura (poca).
Alla fine della terza epoca fai punti vittoria per la cultura, l'onore (che ottieni vincendo le guerre contro gli avversari), gli esagoni, le città, l'oro, i capolavori e i punti finali dati da invenzioni e meraviglie.
Dato che in una partita si vedono praticamente tutte le invenzioni, unità militari e meraviglie (e in quattro giocatori tutti i tasselli mappa), la variabilità è data dalla civiltà che si sceglie all'inizio (ognuna ha quattro abilità speciali, e in una partita se ne possono attivare solo due), e, ahimè, non si sente molto la progressione tra un'epoca e l'altra, fai più o meno le stesse cose.
Direi che l'unica particolarità di questo gioco sia il numero fisso di turni, che garantisce un tempo più o meno prefissato, direi un'ora per giocatore (ma significa sui tre minuti a turno, basta una guerra per sforare e con pensatori al tavolo si va ben oltre). Non vedo altre particolarità o twist che lo facciano preferire ai classici del genere, ovvero, IMHO, sei hai Through the Ages, Clash of Cultures, Sid Meier's Civilization o The Golden Ages sei già "servito".