Io ieri ho giocato a roads and boats.
partita purtroppo non finita, il gioco è davvero troppo lungo... partendo alle 21 con tutto già apparecchiato ed entrambi con le regole fresche, alle 24 abbiamo dovuto interrompere che eravamo a 3/5 del gioco. Epperò... che meraviglia. Io R&B lo ho giocato principalmente in solitario, in due è una guerra infinita: mezzi che arrivano a rubarti la roba, mattoni da erigere muri e legno per abbatterli, intanto porta avanti la tua agenda. Infrastrutture faticosamente costruite che poi si rivelano il tuo peggior nemico perché sulle tue strade scorrazzano i mezzi dell'avversario. La cosa incredibile di questo gioco è la storia emergente. Ieri almeno 3 eventi hanno segnato la partita:
1 - L'assalto e la trappola: Avevo capito che il mio avversario stava andando sulle zattere su una mappa con una marea di fiumi, voleva dire ritrovarmelo a pipparmi la pietra faticosamente prodotta dalla mia fabbrica che quoceva clay. Quando entra nel fiume dal piccolo mare (la mappa per 2 giocatori prima proposta, per chi conoscesse il gioco) gli sbarro la strada con un muro sulla focce, bloccandolo e rendendogli un inferno tornare indietro (risalire il fiume e scendere dal secondo ramo). Mi godo la soddisfazione di avergli sputtanato la zattera.
2- La zattera sabotatrice. Il muro era stato messo nel lato sbagliato del fiume, non bloccando il collegamento tra la fabbrica di argilla e la fabbrica che trasforma l'argilla in mattoni. Nel breve mi sono ritrovato il mio fiume invaso da muri con difficoltà ad accedere alla mia "mattoniera". Fortuna che nel mentre sono riuscito a convertire 4 asini in 4 carretti e da lì è partito...
3 - L'assedio dei carri. 3 carri pronti a sfondare i muri e ad andare a fare razzia nella produzione avversaria. La pressione psicologica era tale che il mio avversario non si arrischiava a fare niente per custodire la sua roba ed erigere muri ma era sempre indietro di produzione. Una breccia ha consentito l'assalto intanto che il 4 carro e l'asino faticosamente andassero a fondare la miniera.
A chiusura partita per sopraggiunti limiti di tempo la parità sulla meraviglia ha consentito me di alzare al cielo l'unica pepita estratta, con dolore e fatica, sempre tenendo a bada la fottuta zattera avversaria che rischiava di rubarla dalla miniera montana, e farmi dichiarare dall'avversario vincitore.
E' questa la cosa che trovo straordinaria di questo gioco: Senza flavour text o eventi crea una storia che fa ricordare ogni singola partita.
Non era la prima volta... anche le (purtroppo poche) altre partite in più
giocatori hanno restituito eventi che diventerebbero titoli di paragrafi di una storia come:
Il grande furto delle oche (io che con un carro riesco a rubare tutte le oche incustodite dell'avversario per una sua distrazione)
Lo schiaffo dell'asino (In un esagono dove avevo fatto una fatica bestia ad accumulare le risorse per la miniera mi vedo entrare un asino avversario il turno prima che con la sua pietra e un legno che la mia zattera non riusciva a controllare mi ha costruito una fabbrica per fare carta, cassandomi l'ultimo spazio per poter costruire una miniera. (di solito accetto con piacere le bastardate nei giochi perché ne riconosco la legittimità nell'economia della partita ma quella volta DAVVERO ho provato forte il desiderio di fargli ingoiare dei token all'avversario).
Che gioco... peccato per la durata e il book keeping dei turni avanzati, però, ancora... che gioco