Eccomi qui...abbiamo sbloccato la miniatura di un nuovo Overlord, vediamo cosa succede in queste ultime ore!
L'update della Dragori è pronto, stanno finendo i rendering...
Vi posto ora una traduzione, alla buona eh, di alcuni degli ultimi Overture pubblicati.
Servono per capire chi è questo misterioso Gullog di cui abbiamo sbloccato la miniatura.
Per capire bene la struttura degli Overture, si dividono in due tipologie.
In una vediamo le vicende del presente, ambientate all'inizio di Tanares Adventures. Gli Elfi oscuri hanno attaccato Tanares e irrompono nell'Arena del futuro dove gli eroi sono gli ospiti d'onore dei festeggiamenti (per la fine degli eventi della prima Campagna) e nella città circostante. Durante la campagna ai backers è stato scelto di impersonare un team di eroi, scegliendo tra il Team Bravery, Honor e un altro che non mi ricordo. I backers poi hanno dovuto risolvere delle situazioni di gioco che riprendono i fatti della storia per poter sbloccare degli SG (non so se avete seguito la campagna).
Questo team di eroi guidato dai backers ha cercato di affrontare gli invasori e di difendere i cittadini.
Le altre vicende sono in un passato non precisato, narrano la storia di un ragazzo umano in una società di elfi in cui gli esseri umani sono discriminati come minoranza. Ho già postato qualcosa nei giorni passati.
Le due trame si alternano e si uniscono nell'ultima parte.
Buona lettura!!
PARTE 6 - BIRD’S EYE
Tanares. Ubicazione: all'interno dell'Arena del futuro, Fisherman’s Wharf.
Rurik: "Ce ne sono altri che stanno per entrare da quella porta!"
Rurik, che stava arrampicandosi sugli spalti sbuffando e respirando affannosamente, trovò nuove energie per scattare, in breve tempo coprì una grande distanza,
respingendo con il suo scudo il primo nemico che aveva appena varcato la soglia.
L'ingresso era minuscolo e Rurik mantenne facilmente la posizione fino a quando gli elfi oscuri desistettero.
Molti nemici avevano invaso l'Arena attraverso il buco aperto sul muro meridionale e, costeggiando una pozza di lava, si stavano dirigendo verso gli Eroi.
Thalia scese dal suo Cobra e mise le dita a terra.
Il terreno sotto i piedi dei nemici tremò e si mosse fino a quando non furono trascinati nella lava e gli alleati di Thalia furono attirati verso il centro dell'azione.
Avelum, appena sistematosi nella sua nuova posizione, alzò il suo bastone e sparò un Arcane Blast che colpì tutti e nove i nemici, uccidendone sei.
Rokaru scattò in avanti e finì i nemici rimasti che stavano cercando disperatamente di uscire dalla pozza di lava.
Il terremoto di Thalia e l'esplosione di Avelum furono visti e uditi fuori dall'Arena, dove altri elfi oscuri stavano aspettando di entrare in azione.
Esitarono e infine decisero che c'erano obiettivi migliori da colpire in altri punti della città.
A quel punto, la maggior parte della folla aveva lasciato l'Arena.
Ora tocca a voi!
Salite i gradini rimanenti e correte verso il bordo esterno dell'Arena, dove una nuova serie di gradini ha portato i visitatori all'esterno.
Questa sezione dell'Arena era aperta, permettendoti di dare una buona occhiata all'esterno.
Un numero enorme di elfi oscuri sta combattendo per stabilire il controllo delle mura della città, poiché dal controllo di essere sarebbe dipeso quante persone avrebbero potuto fuggire
(o quanti soldati nemici avrebbero potuto entrare per respingere gli invasori). Altri elfi stavano dando fuoco agli edifici, prendendo prigionieri e uccidendo chiunque offrisse resistenza.
In un certo punto del perimetro della città, a
nord-ovest, potete vedere centinaia di cittadini che usano il tetto di un edificio alto per saltare sulla cima del muro e poi fuggire attraverso gli alberi ad alto fusto che si trovano sull'altro lato del muro. Molti stanno ancora aspettando di entrare nell'edificio. Dalla vostra posizione privilegiata, vedete che un gruppo di elfi oscuri ha già notato questo tentativo di fuga e si sta muovendo verso di loro.
A
sud-ovest, vedete la piazza del centro, una grande piazza dove sono stati presi prigionieri dozzine di soldati Ironhand e di cittadini di Fisherman Wharf.
Una singola, robusta catena li lega tutti insieme. Avvertite una strana tensione nell'aria e pensate che a quelle persone possa accadere il peggio.
L'area è fortemente protetta dai nemici, ma se poteste spezzare quella catena e liberare i prigionieri, questi potrebbe aiutare a respingere gli invasori.
A
sud, vedete bruciare la parte settentrionale del Palazzo Imperiale.
Alcune persone sono bloccate sul tetto, tra cui una giovane donna con un bambino.
Stanno urlando per la paura perchè il fuoco sta per raggiungerli.
Dove pensate di andare?
A)
Nord-ovest: cercate di assicurare quella via di fuga attraverso il tetto e potenzialmente potreste salvare molte persone;
B)
Sud-ovest: cercate di evitare quella che potrebbe essere un'esecuzione di massa, liberando dozzine di persone che potrebbero così aiutare in altre parti della città e ostacolare l'invasione;
C)
Sud: cercate di salvare da una morte terribile la gente sul tetto del Palazzo Imperiale;
PARTE 7 - BLACK EYE
Tanares. Ubicazione: sconosciuta
Il cuore del ragazzo batteva all'impazzata. L'aria fredda gli bruciava i polmoni ad ogni respiro disperato. Gli facevano male le gambe. Riusciva ad aprire solo uno degli occhi.
Ma non avrebbe smesso di correre. Forse mai.
Dietro di lui, il fuoco.
Nella sua mente, le ultime parole che sua madre aveva pronunciato: “Quando cadranno le pietre, corri in quella direzione. Non fermarti. Non guardare indietro."
Lo aveva detto dopo aver sbloccato con discrezione le catene che legavano il ragazzo ad una sedia, usando una delle tante spille che adornavano suoi capelli rosso fuoco.
Le altre persone erano tutte concentrate sulla deposizione del testimone:
"
Capisci che, se questo fosse un incidente e tu ne fossi responsabile, come Elfo, riceveresti un avvertimento?"
"
Sì."
"
E, se confermassi la dichiarazione data il giorno dell'evento, attribuendo la responsabilità al ragazzo di nome Gullog, essendo lui un "orecchio-tondo", il suo crimine sarebbe punito non con un avvertimento, ma con la morte?"
Un ragazzo elfo della stessa età di Gullog guardò indietro. Per un millisecondo sembrò spaventato quando affrontò la madre e suo figlio incatenato, ma poi si ricompose e si voltò di nuovo verso l'anziano.
"
Sì."
"
Quindi, con giurando di non dire altro che la verità, dicci cosa è successo quel giorno."
"
Io e i miei amici siamo andati al mare, alla ricerca di Gullog..."
"
Perché sareste dovuti andare in cerca di questo "orecchio-rotondo"?"
“
Uh...beh,signore...uh...lei sa...per riportarlo a scuola. Non siamo autorizzati a saltare le lezioni."
"
Mamma, è una bugia!" Sussurrò Gullog.
“
So esattamente cosa è successo e so esattamente cosa dirà questo ragazzo. Non permettere che che la cosa ti turbi. Stiamo zitti ora, perché è vitale che io stia proprio accanto a te."
"
Ma mamma!"
"
Silenzio in aula!" Il più anziano schioccò le dita. Il volto della mamma di Gullog assunse uno espressione disperata. Gullog si pentì immediatamente del suo sfogo.
"
Guardie, allontanate quella donna!"
“
Quando cadranno le pietre, corri in quella direzione. Non fermarti. Non guardare indietro."
Riuscì appena a pronunciare questa frase che le guardie la sollevarono in modo brusco dalla sedia. Il ragazzo per un momento pensò di seguire la madre, ma questo avrebbe rivelato che era stato slegato.
La madre di Gullog fu costretta a sedersi lontano da lui. Non guardò più il ragazzo; invece, fissò la cupola di vetro colorata sopra le loro teste.
Persino Gullog pensava che sua madre fosse una donna strana. Ma lei non sbagliava mai.
“
Abbiamo trovato Gullog accanto a una piccolo muro di legno. Vi aveva disegnato un bersaglio e aveva legato un cane vicino al bersaglio stesso.
Povero animale, tremava e uggiolava mentre Gullog lanciava frecce che lo sfioravano andando a colpire il bersaglio dietro di lui."
"
L'imputato afferma che il cane era suo e che eri tu a tirargli contro le frecce."
“
Beh...uh...cos'altro potrebbe dire in sua difesa? A parte incolpare qualcun altro? Le orecchie-rotonde sono incapaci di amare altri animali a parte sé stessi, probabilmente stava solo aspettando di sbagliare la mira per poi potersi mangiare il cane.”
Le dita di Gullog sanguinarono, perché stava rabbiosamente scavando con le unghie le ruvide braccia di legno della sedia.
Le parole di sua madre erano l'unica cosa che lo tenevano seduto.
"
Come spieghi l'occhio nero del ragazzo?"
“
Beh, abbiamo lottato contro di lui in modo da farlo smettere. Sono riuscito a colpirlo in un occhio, ma non sono riuscito a togliergli l'arco prima che lanciasse un'altra freccia, puntata su di me! Ma mi ha mancato, e la freccia ha oltrepassato il recinto uccidendo quella signora!”
Parte della folla simulò un'esclamazione di sorpresa, ma fu rapidamente sostituita da urla di paura, mentre piccoli ciottoli iniziarono a cadere sul tetto, seguiti da una piccola ombra che diventò sempre più grande ...
Con il suono assordante del vetro infranto, la cupola esplose in un milione di pezzi. Grandi pietre ardenti piombarono nella stanza come meteore.
Una di loro cadde proprio dove era seduta la madre di Gullog.
Sotto shock, Gullog non si mosse, finché non si rese conto di essere il solo illeso nella stanza. Sentì il suono di schiocchi e crepitii, e la gente urlava "FUOCO!" all'esterno. Fu allora che gli tornarono in mente le ultime parole di sua madre.
Gullog corse verso la libertà.
Mentre quei ricordi ancora vividi nella memoria gli tornavano in mente per la millesima volta, Gullog si rese conto che stava correndo verso nord, verso la zona proibita.
Da lì arrivò un freddo gelo. Lo spaventava, ma in qualche modo si sentiva attratto da esso.
Perché era vietato, tanto per cambiare? Oh, cert, perché è quello che gli Anziani Elfi hanno detto per secoli.
Il ragazzo trovò rinnovata energia, mentre la rabbia superava la paura. Non stava più scappando spaventato. Stava correndo verso qualcosa, con uno scopo.
Tornerò.
PARTE 8 - TURNING A BLACK EYE
Tralasciate gli altri problemi e vi concentrate su quello che sembra essere il problema più grave: soldati e cittadini di Ironhand tenuti prigionieri
nella piazza centrale di Fisherman's Wharf e in procinto di essere giustiziati.
Non potete caricare frontalmente perché ci sono troppi nemici a guardia del luogo. Saltate da un tetto all'altro e strisciate attraverso stretti vicoli per avvicinarvi sempre di più. Fino a quando non lo vedete.
Una presenza imponente e spaventosa, gli elfi oscuri si inchinano mentre camminano per la strada e si fermano nei pressi di un piccolo edificio.
Potete vedere che l'enorme catena proviene dal suo interno.
L'improvvisato quartier generale degli invasori ha meno guardie, e lì sembra che possiate trovare non solo la catena che lega l'intero gruppo di prigionier, ma la persona che sembra guidare gli elfi oscuri.
Con il tempo che scarseggia e nessun piano migliore in mente, saltate sul tetto di una casa vicina e poi attraverso una finestra vicino all'angolo dell'edificio, atterrando in una piccola stanza con alcune guardie.
Sembrano più propensi a fuggire e chiedere aiuto piuttosto che semplicemente combattervi, quindi dovete eliminarli rapidamente e silenziosamente per non perdere il vostro "fattore sorpresa".
Obiettivi:
- Eliminate tutti i nemici prima che facciano un turno;
- Non perdere HP.
Condizioni:
- Il token del vostro team è "Special Ready";
- Avete già speso "Heroic Seism" e "Ten Thousand Swords" di Rokaru. Tutti gli altri attacchi speciali e azioni eroiche sono disponibili;
- Ogni soldato (quelli con il martello) ha 38 HP; il cecchino (figura più piccola sulla L6 quadrata) ha 25 HP. La loro difesa è 8 (otto).
- Lancerete sempre un 5 (cinque) sui tiri di dado.
Riescite a completare entrambi gli obiettivi? Descrivete il turno di ogni eroe, in ordine.
PARTE 9 - THE APPLE OF ONE'S EYES
L'uomo magro aveva i capelli e la barba lunghi; si accovacciò accanto a un albero morente per succhiare il succo del suo ultimo frutto, mentre contemplava la valle nevosa sottostante.
Cos'è quello? L'uomo si stropicciò gli occhi. Potrebbe essere un trucco? L'uomo stava morendo di fame, ma lasciò cadere il frutto ancora commestibile e corse verso la valle.
Piramidi perfette. Troppo perfetto: non avrebbero potuto essere scolpite da un fenomeno naturale.
Poi vide: tra loro, un'intera città. Uomini e donne tutt'intorno, con cesti pieni di frutti diversi e colorati in testa; i bambini giocavano.
Erano tutti orecchie rotonde.
Erano le prime persone che l'uomo vedeva da anni.
Il terreno sterile innevato si trasformò bruscamente in un'erba verde fertile e sana. L'uomo magro si nascose dietro una grande roccia e osservò tutto quell'andirivieni.
"
Non devi nasconderti, amico mio."
Una voce aspra parlò dall'altra parte della roccia. L'uomo la aggirò con cautela e trovò un vecchio abitante del villaggio seduto all'ombra della roccia.
Guardò anche il villaggio, con un sorriso sul volto.
“
Molto tempo fa, prima che nascessero le madri delle nostre bisnonne, il primo degli Umani venne in questa terra benedetta. Siamo arrivati dal mare, ragazzo. Da li." Indicò a Est, verso l'orizzonte, molto oltre il villaggio, dove infuriava la tempesta eterna.
“
Gli Elfi erano già qui. Questa era la loro casa. All'inizio abbiamo avuto una buon rapporto con loro. Ma poi hanno scoperto che da un uomo e un elfo potevano nascere solo Uomini e non Elfi. Dopo poche generazioni, il nostro numero era aumentato mentre il loro diminuiva.
La paura iniziò a crescere tra gli Elfi. Temevano che la loro razza sarebbe scomparsa. Iniziò quindi una campagna di segregazione.
Molti umani non lo accettarono e andarono nel nord, considerato pericoloso e inabitabile. Gli Elfi tracciarono una linea e tutto ciò che era a nord fu chiamato "La zona proibita". Speravano che col tempo saremmo prima appassiti e po morti.
Quello che non si aspettavano era che avremmo trovato queste piramidi e una cosa meravigliosa nascosta al loro interno: cristalli magici che mostrano proprietà incredibili, come riscaldare l'ambiente circostante. Hanno fatto cose incredibili per questa comunità e stavamo scoprendo nuove proprietà e utilizzi per i cristalli ogni giorno che passava...
Fino a quando gli Elfi non hanno saputo di loro. Sono venuti i "cacciatori di cristalli", e li abbiamo respinti, sacrificando anche alcuni di noi.
Poi vennero in gruppi più numerosi e, questa volta con l'aiuto dei cristalli, potemmo respingerli. A costo però di molte più vite...
Da allora avremmo dovuto vivere nella paura e senza pace, sempre in guardia...
Ma ora non più. Gli Elfi non verranno più qui. Oh, avremmo dovuto farlo prima...”
Il giovane ruppe il silenzio e pronunciò le sue prime parole in molti anni. Era strano sentire la sua nuova voce, profonda, aspra.
Era cambiata molto da quando l'aveva sentita l'ultima volta:
"Che cosa avete fatto? Come avete impedito agli Elfi di tornare?"
"Non riesci a indovinarlo, ragazzo? È abbastanza semplice."
“Avete raggiunto un accordo? Un accordo con loro?"
L'uomo ricordava una lezione di etica a cui aveva partecipato in un'altra vita, in cui si sottolineava l'importanza del dialogo e della diplomazia per raggiungere la pace.
"Oh no, certo che no!"
Il vecchio ridacchiò, rivelando una bocca senza denti.
“So cosa stai pensando, giovane. La penna è più forte della spada.
“La guerra non può portare la pace. La diplomazia può ... giusto?"
Il vecchio divenne improvvisamente serio.
“In un mondo in cui l'uomo che brandisce la spada decide chi detiene la penna, la diplomazia non è pace. È solo una tregua temporanea, per permettere all'uomo più forte per affilare la spada. No, non è quello che abbiamo fatto."
“Allora, cosa avete fatto, vecchio? Dimmelo!”
Il giovane si alzò in piedi. Il vecchio lo guardò negli occhi per la prima volta.
"Abbiamo esplorato a fondo tutte le piramidi, nonostante le loro illusioni e trappole, raccolto tutti i cristalli che avevamo e li abbiamo accumulati dappertutto."
Indicò un tumulo a poche miglia a sud del villaggio. "
Quel giorno era un tumulo splendente..." ricordò.
"Non capisco."
“Abbiamo appena dato tutto via, ragazzo. Ci siamo arresi.”
"Che cosa??"
“Vedi, ragazzo, le cose materiali non contano. Ciò che conta è il tempo che passi con la tua famiglia, con i tuoi cari. La pace. Avevamo i cristalli, ma non eravamo felici. Abbiamo avuto conforto, ma non vivevamo; siamo sopravvissuti, ci siamo preparati e abbiamo aspettato altri conflitti. Nel frattempo, i nostri cari sono morti, uno alla volta, sotto la lama degli Elfi.
Se gli Elfi avessero continuato a cercare i cristalli, regalandoglieli ci avrebbero lasciati stare. Abbiamo ceduto la nostra proprietà più preziosa, per ottenere ciò che consideriamo inestimabile."
“Quindi...è così? Avete vissuto felicemente da quel momento?"
“Per un periodo di tempo gioioso, l'abbiamo fatto. Fino a quando gli Elfi non hanno deciso di odiarci troppo, e che le migliaia di cristalli che avevamo regalato non erano abbastanza, e che forse avevamo mentito dicendo che erano tutti quelli in nostro possesso, e che forse il nostro villaggio freddo, povero e alle prese con delle improvvise difficoltà era solo una elaborata menzogna. Forse avevamo altri cristalli nascosti.
Quello che avevamo era buono. Fino a quando è durato."
L'erba verde e sana lasciò il posto alla neve, che iniziò a coprire tutto. Il prospero villaggio scomparve lentamente davanti agli occhi dell'uomo. Non era rimasto un solo pezzo di legno o di roccia per ricordare che una volta lì c'era un'intera città.
Gullog pianse.
"Non piangere, ragazzo. Un giorno sarai responsabile del trionfo finale della tua gente. Dominerai tutta la terra, qui e oltre i mari. Tua madre l'ha visto e ora lo vedo anche io. Non dimenticare mai da dove vieni.
Non dimenticare chi sei."
Anche il vecchio svanì nel nulla, lasciando di nuovo solo Gullog, la neve e le lacrime calde come sua unica compagnia.
Gullog guardò di nuovo verso nord e vide una gigantesca montagna all'orizzonte. A giudicare pareva più alta delle nuvole e sapeva in cuor suo che si stava avvicinando alla fine di un viaggio iniziato anni fa. Il problema era che poteva anche sentire la sua sanità mentale abbandonarlo. Non riusciva a pensare bene. Quella conversazione era stata reale?
Non importava. Era molto oltre il punto di non ritorno.
Gullog continuò il suo viaggio.
PARTE 10 - INTO THE EYES OF TEAM BRAVERY
Fisherman’s Wharf. Centro. Impero di Tanares
Centinaia di persone si avvicinarono lentamente alla piazza; Voi, il Team Bravery, siete tra questi,
spogliati delle vostre armi e strettamente legati, con molte ferite su tutto il corpo.
Gli Elfi Oscuri andavano qua e là, controllando, vigilando, punendo.
Alcuni di loro passarono tra la folla, raccogliendo i gioielli delle persone e qualsiasi altra cosa che avesse un valore.
Uno dopo l'altro, accatastarono i beni raccolti al centro della piazza.
La spada di Garion e l'arco di Niary furono gettati sulla cima di un piccolo mucchio luccicante e lentamente scivolarono a terra.
Molto più avanti, un uomo imponente lottò instancabilmente contro degli elfi oscuri che cercavano di contenerlo.
Si fermò solo quando il terribile cavaliere apparve davanti a loro.
Il cavaliere scese da cavallo e si diresse verso l'uomo, che non sembrava più così grande.
Il cavaliere mise una mano sulla spalla dell'uomo che svenne immediatamente.
Gli elfi oscuri portarono via l'uomo.
Il cavaliere tornò verso la piazza e cominciò a rivolgersi alla folla.
A quel punto un edificio vi ha bloccato la visuale e non avete più potuto né vederlo, né sentire quello che stava dicendo.
Pochi minuti dopo, la folla si è diretta di nuovo verso la piazza e avete iniziato a sentire la sua voce potente e gutturale:
“
Dobbiamo stare uniti! Altrimenti, senza dubbio, impiccheremo separatamente.”
Allora l'avete vista. La forca era montata all'altra estremità della piazza. Il Team Honor era lì. Rokaru, Avelum, Thalia, Rurik, ognuno con mani e piedi legati, corde attorno al collo.
"Avrei una richiesta."
Quello era Rokaru. Il cavaliere si limitò a girare la testa.
“Posso prevedere che il tuo discorso si concluda con la mia impiccagione. Prima che ciò accada, vorrei vedere il volto del mio carnefice."
"E perché sarebbe importante?"
Il cavaliere sapeva che contava molto. Aveva imparato l'importanza dell'aspetto fin dalla tenera età.
"Lascia perdere."
Rokaru lanciò una lunga occhiata alla pila di oggetti di valore al centro della piazza.
"Vedo che combatti per denaro, mentre io e i miei colleghi lottiamo per l'onore."
Il Cavaliere improvvisamente ricordò il giorno più importante della sua vita e rispose:
"Un uomo combatte per ciò che più gli manca".
Il cavaliere si tolse l'elmetto e l'armatura e lanciò un incantesimo. Il mondo si illuminò di rosso e l'intera pila di oggetti di valore bruciò.
COSAAAAA ??? Come mai Gullog, un UMANO, ora guida gli Elfi Oscuri? E ora sembra anch'esso un Elfo Oscuro? Che stregoneria è questa?
Che cosa è successo nel suo viaggio verso nord, attraverso la zona proibita?
È davvero Gullog, il ragazzo vittima di bullismo che odiava gli Elfi?
Penso che impareremo cosa è successo in Tanares Adventures...magari anche nella campagna Realms of Madness che è stata sbloccato durante questo kickstarter ...
Love Love Love!
1 anno con i Goblins!
5 anni con i Goblins!
10 anni con i Goblins!
First reaction SHOCK!
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