Villa Paletti: nuova edizione ma stesso divertimento

Villa Paletti nuova edizione
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Villa Paletti è sicuramente uno dei titoli per bambini più divertenti e noti degli ultimi anni, ora sugli scaffali in una nuova - e bianchissima - edizione italiana. 

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Villa Paletti

Villa Paletti vinse nel 2002 quello che all'epoca era l'unico e più ambito premio in campo ludico, lo Spiel des Jahres, lasciando con un palmo di naso i due condententi al titolo, il simpatico Trans America e il semi sconosciuto Puerto Rico. Proprio così: Villa Paletti è meglio di Puerto Rico e vi dirò... non avevano così torto (stando ai criteri del premio, ovviamente).

Abbiamo già parlato di Villa Paletti in molte altre occasioni, lo avevamo citato tra i migliori giochi per bambini che richiedono concentrazione e motilità fine e non perdiamo occasione per consigliarlo a chi cerca un gioco da fare con i bambini che sia semplice, immediato e divertente. Già a partire dall'artwork della scatola si capiscono le potenzialità del titolo di Bill Payne, ma una volta aperta e iniziata la partita il gioco ottiene tutto il suo traballante splendore.

Villa Paletti
Villa Paletti
Come abbiamo accennato nell'introduzione, e come ha annunciato anche Killla_Priest nelle Goblin News dell'ultimo TG Goblin, Villa Paletti è ora disponibile in una nuova edizione tutta italiana, curata dalla Simba Toys che, oltre a questo, ha localizzato altri tre fortunati titoli della Zoch Verlag: La corsa dei lombrichi, Spinderella e Zicke Zacke spenna il pollo.

Ma che bel castello

"Nel paese dove fioriscono i limoni viveva un bizzarro e simpatico architetto che tutti chiamavano Paletti. Il giovane Paletti aveva in mente una cosa sola: portare a termine la costruzione dello sfarzoso castello in aria che il suo stravagante nonno aveva iniziato..."

Prende il via così la storia di Villa Paletti, una villa ricca di colonne ai piani inferiori, che l'architetto visionario e squattrinato userà per costruire i piani superiori. Nel gioco ci si alterna nel rimuovere una delle proprie colonne da uno dei piani più bassi a quelli superiori, fino a quando non si crede di non poterne togliere più: in quel momento si aggiunge un nuovo piano, dalla forma sagomata e bizzarra, e la sfida continua fino a quando il castello non crollerà.

A differenza del classico Jenga, non vincerà però l'ultimo ad aver piazzato un proprio pezzo, ma colui che sarà il detentore del dado del costruttore, ovvero chi avrà posizionato il maggior numero di colonne, o comunque quelle più remunerative, sul piano più alto.

Perché sì, perché no

In cima alla Villa
In cima alla Villa
Come in tutti i giochi di equilibrio i bambini imparano a migliorare la coordinazione e la concentrazione sviluppando la motilità fine. Si insegna inoltre a non prendersela troppo se la Villa cade, perché può capitare a chiunque in qualunque momento... attenzione però, i capitomboli sono rumorosi e un'anima sensibile o particolarmente suscettibile potrebbe non apprezzare. I nostri Giulia e Nicolò sono per il momento ancora troppo piccoli per giocare a Villa Paletti senza mordere le colonne ma ad Evelyn, nostra nipote di sei anni, il gioco piace per i colori e per la possibilità di costruire qualcosa: spesso, infatti, dopo la partita le colonne ed i piani vengono usati per costruire case per le bambole o semplicemente la torre più alta possibile.

Commenti

Contento di leggere il vostro articolo e di averlo preso come regalo di Natale per mia figlia di 6 anni ^_^

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