Viaggi ludici tra azulejos e atmosfere alla Grim Fandango

Azul
Eric Kouris, BoardGameGeek

Del meraviglioso maglione di Andrea e mille altre avventure! Venite a scoprire con quali giochi ho deciso di trascorrere queste feste...

Ho giocato a...
Giochi

Finalmente, dopo una mezza vita, riesco a giocare un po' col mio amico Andrea, che tutti conoscete come Mod_XXII (applausi e jingle d'accompagnamento sarebbero d'obbligo, ma tant'è).

Arrivo da lui con una busta di giochi nuovi e meno nuovi da intavolare, direi proprio che abbiamo rispettato ed onorato le aspettative! Non abbiamo quasi avuto il tempo di far finta di chiederci come era andata la giornata fino ad allora che abbiamo apparecchiato e letto al volo le regole di Azul, arrivato a casa Fedellow giusto il giorno prima. Che dire, appena finita la prima partita ho chiesto subito la rivincita! Gran bel giochillo di primo impatto, dà proprio gusto.

Promossissimo e tanta voglia di consumarlo a casa sotto le feste.

Notate quanto Natale nel maglione del Magio!
Notate quanto Natale nel maglione del Magio!

Tocca poi ad un titolo scacchistico leggero, uscito a questa ultima Essen e preso d'impulso dopo aver letto quanto scritto da IGiullari per l'occasione: trattasi di ¡Adios Calavera!.

Il gioco non ha tradito le aspettative: abbiamo scelto i 4 personaggi coi poteri attivi in modalità random, iniziando poi a farci dispetti per attraversare il tabellone di gioco. Ho trovato molto carina l'attribuzione dei punti movimento alle proprie unità in base a quante unità totali sono presenti nella propria riga. Da riprovare!

Per non scapocciare, è buona cosa che i giocatori si siedano su due lati adiacenti del tavolo
Per non scapocciare, è buona cosa che i giocatori si siedano su due lati adiacenti del tavolo

Il successivo titolo a venir intavolato è stato Unearth, preso per puntiglio dopo aver perso per un soffio l'acquisto di una copia usata (di già!) in vendita al mercatino della nostra HydraCon, pochi giorni fa. Immagini davvero evocative e leggero ma non troppo, ha dalla sua una gran longevità (specie per le tantissime Named Wonders) e una durata contenuta. Appetibile! Son curioso di sapere se Simona me lo tirerà per via delle Delver Cards (poche carte con testo, la sua nemesi)...

Dopo aver sfamato il mio compagno di giochi e merende con una degna cena (un risotto radicchio e scamorza che più buono non mi poteva venire) ci siamo goduti la digestione con un nostro classico: DC Deck-Building Game, nella versione Forever Evil. C'è stato davvero poco da fare, Andrea mi ha letteralmente arato riuscendo a prendere tutti - e dico TUTTI, capito Gaetano Eithereven? - i supereroi da sconfiggere.

Sempre simpatico da giocare, ci sono affezionato perché è il titolo che mi ha riavvicinato al deck-building, dopo aver avuto una grossa reazione allergica a Dominion.

L'Uomo Invisibile, nostro compagno di giocate, commenta con questa smorfia l'ennesima giocata fortunata del Magio
L'Uomo Invisibile, nostro compagno di giocate, commenta con questa smorfia l'ennesima giocata fortunata del Magio

Ci raggiungono a metà serata Simona e l'amico Alberto: vista la passione di entrambi per gli astratti scarto l'idea Happy Pigs e si opta di nuovo per Azul, che piace e convince tutti. L'impressione che ho avuto è che giri meglio in 2, avrò modo di provarlo ancora per vedere se ho ragione o meno.

Chiudiamo rapidamente con un'altra "novità", almeno per quel che riguarda la versione italiana: Kryptos. Giochetto di deduzione da rodare, io ed Alberto ci siamo trovati a dover spiegare a Simona ed Andrea in base a cosa potessero fare le loro supposizioni per buona parte della partita... e lo abbiamo fatto così bene che alla fine è stata proprio Simona a vincere! Nota di demerito alla confezione molto sovradimensionata e con l'inserto interno in cartone di 4 millimetri più stretto del mini-tabelloncino, così da risultare doppiamente inutile. Fischi per loro!

Carezze sulla testa a tutti!