Top&Flop #5: una manata di soldi e una manciata di stelle

Quinto appuntamento con i giochi che salgono e scendono sulla scala del gradimento

Editoriale
Giochi

Cos'è questa nuova rubrica
Parto dall'idea di considerare un mese di gioco (gioco circa 4 volte alla settimana) e quello che ho provato, se necessario andando a ripescare qualche gioco anche il mese precedente. 
Non sono assolutamente giochi collegati o che hanno qualcosa in comune. Può capitare, ma non è detto.
Ne sceglierò uno che ha soddisfatto le aspettative e uno che invece le ha deluse. 
Non necessariamente, quindi, un gioco bello e uno brutto, uno fatto bene e uno fatto male. O meglio, in linea di massima sarà anche così, ci sarà anche tale considerazione, ma non considerate il Top come un 9-10, né il Flop come un'insufficienza. Semplicemente sono “il meglio e il peggio di ciò che ho provato ultimamente”.

Come sempre, a questa puntata scritta segue stasera un Top&Flop video, sul canale YouTube de La Tana dei Goblin, in compagnia di Tania-94 e Gotcha, che ci porteranno i loro due giochi top&flop.
> Qui il link: 

 

Intanto vi beccate questi due miei, che più diversi non si può. Come un po' per la scorsa puntata, sono partito con aspettative opposte, tanto che pensavo alla fine li avrei messi invertiti, come gioco top e gioco flop. 

Invece la prova sul tavolo ha sparigliato le carte e confermato alcuni dubbi, così come riservato sorprese inaspettate. 
Ecco perciò i due protagonisti di questo mese:

FLOP: Descent, Avventure nelle Tenebre

Partito fortissimo questo Descent, annunciato e declamato come il nuovo messia del mondo dei dungeon crawler. 
E per carità, si lascia giocare, è piacevole soprattutto da vedersi, ti dà in pasto qualche simpatica storiella precostruita. 
Soprattutto sfrutta bene i suoi punti di forza annunciati, ovvero l'esplorazione e la varietà degli scenari proposti.
È che non va oltre quello, sfrutta l'app al massimo, ma ci si adagia anche sopra, restando carente in tattica (con scelte solo apparenti), in immedesimazione (fornendo personaggi preconfezionati e dialoghi stucchevoli). 
Ma anche l'uso dell'app pare spesso eccessivo. Non tanto per la quantità di tempo passato a fissarla (scontato e inevitabile), quanto per certe scelte, come gli oggetti a percentuale o l'inventario da videogioco, delle quali nei giochi da tavolo davvero non c'è bisogno. I dungeon crawler son pieni di pile di carte, di oggetti ed equipaggiamenti che hanno sempre svolto egregiamente bene il loro dovere senza ingredienti, senza schemi di costruzione, senza percentuali. 

Quindi alla fine non è nemmeno tanto la questione se sia più un gioco da tavolo o un videogioco (per me non è nessuno dei due, ormai questi giochi meritano una categoria a parte), quanto il fatto che il gameplay, ovvero ciò che dovrebbe soddisfare il giocatore, alla fine non sia all'altezza.

TOP: A Handful of Stars

Il gioco più ignoto e sottovalutato della trilogia composta, assieme a lui, da Pochi Acri di Neve e Mythotopia, volendo una tetralogia se si include anche Lincoln.

I motivi sono davvero vari e proverò a descriverli in un articolo a parte, fatto sta che questo A Handful of Stars è l'ultimo dei giochi di Martin Wallace targato Treefrog Games e va a chiudere l'altalenante storia di questa casa editrice.

Ne vengono prodotte copie contate, se ne parla poco perché in fondo è il terzo gioco che utilizza le medesime meccaniche, suscita più curiosità lo scoprire il futuro di Martin Wallace.
Attualmente, dato che non c'è stata nessuna ristampa, lo si trova a prezzi da strozzinaggio, del tutto incongrui rispetto al materiale contenuto (e vi avverto: grafica e componenti sono alla “vecchio Wallace”).

Specificato questo, il gioco è probabilmente il migliore della serie per varietà e rifinitura. Si gioca fino a quattro, c'è una gran bella asimmetria già in partenza, un meccanismo di fine partita intelligente e particolare, un deck-building e una gestione della mano assolutamente incisivi e profondi. 

Quindi sì, è stato davvero una gran bella sorpresa.

Ci vediamo stasera alle 21:30 sul canale YouTube della Tana dei Goblin per altri Top&Flop: non mancate!

Commenti

Felice della mia copia di A Handful of Stars, avrò atteso almeno un anno per trovarla usata a un prezzo abbastanza umano.

Che superflop per Descent 3, demolito anche oltremanica. 

se le premesse sono quelle che leggo su... ma chi se lo perde questo top&flop!

Beh de gustibus ... a me Descent è piaciuto e anche molto e a settembre se non vado errato è stato (per alcuni store on line) tra i primi 3 giochi più venduti, non proprio un flop ..ma forse sono io che non ho capito su cosa si basa la rubrica, probabile su un opinione soggettiva e non su dati di vendita.

Syndrael scrive:

Beh de gustibus ... a me Descent è piaciuto e anche molto e a settembre se non vado errato è stato (per alcuni store on line) tra i primi 3 giochi più venduti, non proprio un flop ..ma forse sono io che non ho capito su cosa si basa la rubrica, probabile su un opinione soggettiva e non su dati di vendita.

Se si basasse sui dati di vendita potrei consigliarti Monopoli, MacDonald e Vacanze su Marte.

Grazie mille ma non volevo consigli sugli acquisti, il forum è più che sufficiente, solo avevo un dubbio che la tua risposta ha fugato.

Io invece ritengo che descent nuovo sia semplicemente una bomba atomica. L'unico gioco, da un bel po' di tempo, che mi ha fatto riaffiorare quella sensazione di "ancora una dai, ultima per stasera" e poi guardare l'orologio e son le 2 di notte.

Poi scusa ma dove sta scritto che il gameplay dovrebbe soddisfare il giocatore? Al massimo il gameplay è uno degli aspetti che soddisfa un giocatore, assieme a tutto il resto. E se posso concordare che il gameplay è abbastanza semplice (per scelta di target imho) il resto è a livelli top.

Non so, ma a naso in un gioco, il gioco è quello che conta di più. 

Gioco: "Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti senza altri fini immediati che la ricreazione e lo svago, sviluppando ed esercitando nello stesso tempo capacità fisiche, manuali e intellettive" .... a me Descent sembra proprio un "gioco".... che ad Agzaroth non sia piaciuto ne prendo atto.... un "flop" nell'immaginario comune è "l'insuccesso del lancio di un prodotto" ...non sembra proprio questo il caso. Ma sicuramente è un "flop" per Agzaroth e siccome la rubrica è scritta da lui ...ci sta. 

Fin dal primo episodio c'è una chiarissima descrizione di cosa si propone di fare questa rubrica e cosa si intenda per top&flop: ovvero "top&flop per chi scrive".

Cmq Descent ha deluso una valanga di gente e anche parecchi importanti reviewer/blogger esteri, quindi non c'è molto da stupirsi. Ad altri piace. Di certo è un gioco molto divisivo, questo è fuori discussione.

Stra felice di aver preso Descent 3, che brutto però chiamarlo Descent 3 visto che in comune ha solo l'ambientazione, io non lo voglio chiudere nella scatola dei giochi simil DC, per me è una nuova tipologia di gioco che potrà solo migliorare nel tempo. Ho trovo avvincente il tutorial, quindi posso ben sperarare che mi divertirò nelle prossime sessioni. Poi come sempre dipende dalla nostra apertura mentale, molti dettratori del titolo sono rimasti ancora ad Heroquest...

La trilogia era composta da Few acres of snow, Mythotopia e Ships. Handful of stars e' stato prodotto successivamente, da solo, non avendo più trovato "ottimisti", disposti a pagargli 3 giochi in anticipo. Alla faccia del KS multiplo! 

Per la cronaca, purtroppo, io ero uno degli ottimisti! 

Prometeo scrive:

La trilogia era composta da Few acres of snow, Mythotopia e Ships. Handful of stars e' stato prodotto successivamente, da solo, non avendo più trovato "ottimisti", disposti a pagargli 3 giochi in anticipo. Alla faccia del KS multiplo! 

Per la cronaca, purtroppo, io ero uno degli ottimisti! 

uhm... Ships faceva parte della trilogia composta da Automobile, Aeroplanes e, appunto, Ships. Ludicamente parlando intendo, poi magari è stato venduto assieme a altri.

Hai ragione, non avevo colto che ti riferivi alle meccaniche.

Tra l'altro mi sono anche ricordato che uno dei  giochi in "abbonamento " di Wallace era Onward to Mars, e che alla fine ne aveva fatti 2 di abbonamenti da 3 giochi prima di chiudere... 

rispondo un pò in generale a todos, allura:

Badger, che il top&flop sia personale, soggettivo e principalmente "parlare per parlare" è un concetto per me chiaro e ti dirò di piu, sono assolutamente convinto che sia IL mio modo preferito per parlare di gioco; sia per intrattenere che per stimolare la discussione. 

Però c'è una possibile criticità, che evinco da questo articolo :)

quando non è chiara la transizione tra concetto particolare e generale si possono generare delle devianze perigliose. Nello specifico, che a Agz non piaccia Descent nuovo è assolutamente legittimo e sinceramente me lo aspettavo conoscendolo ormai da anni, vista anche la singolarità del gioco citato. Il punto principale del diverbio infatti, se vai a fondo invece che restare in superficie, non è questo.
Il focus della seconda parte della mia risposta infatti è la chiosa finale, principalmente "quanto il fatto che il gameplay, ovvero ciò che dovrebbe soddisfare il giocatore, alla fine non sia all'altezza" che ho fatto notare sia un concetto generale (e generalizzato) che esula dall'umore soggettivo che contraddistingue il format in questione.

E mo rispondo a Agz. 

Agzaroth scrive:

Non so, ma a naso in un gioco, il gioco è quello che conta di più. 

eri di fretta? perchè sta risposta non è che abbia molto senso, sinceramente. 
potrei obiettare con il fatto che il Gioco attorno al gioco inizia da quando hai comprato la scatola e dalla conseguente attesa della sua venuta, da quando pregusti di intavolarlo aprendolo per la prima volta, dall'immagine mentale delle facce dei tuoi amici quando lo vedranno intavolato, da quando immagini lo svolgimento della partita sperando in una esperienza piena ed appagante. Per non parlare del momento del contatto fisico con lo stesso, l'odore della fustella, l'occhio che si dilata per la magnificenza delle miniature, il cervello che viene stimolato dalla nuova esperienza sia mentale che sensoriale.
Vogliamo veramente banalizzare il tutto con l' assioma "per un giocatore" gioco=gameplay? questo assioma è semplicemente falso, per te lo può essere ma i giocatori non sono tutti Agz. Per carità, il gameplay è importantissimo, ma c'è un mondo oltre a quello.

altrimenti finiamo a scrivere messaggi come quello sopra, con una leggera vena di manicheismo, con i vari elementi che fondano il gioco in perenne contrasto tra di loro, in un eterna lotta (inutile e dannosa) tra puro gameplay e tutto il resto. Non ha alcun senso. Il gioco (come tutte le opere di ingegno artistico umano) è formato da molti strati, che fondendosi creano quell'esperienza straordinaria che è il giocare assieme.

Banalizzare il tutto come nel tuo messaggio sopra è un atteggiamento direi quasi religioso nei confronti di un aspetto del gioco da tavolo. E come con la religione (perdona questo ateo) un istituto obsoleto, incapace di darci gli strumenti per comprendere il nostro mondo e inconsistente dal punto di vista teorico.

guarda, nella recensione espliciterò meglio, ma diciamo che se come estetica complessivamente è 8, come coinvolgimento 6, come gameplay 5, come prezzo 4, come rigiocabilità della campagna 5, ecc. 
Come compagnia di gioco, invece, 10, perché ho proprio il gruppo perfetto per apprezzare questo genere di giochi. 
Sommando tutti questi aspetti, sì, Descent 3 è stato un bel flop.

Questo Handful of Stars mi ispira tantissimo...non l'avevo mai sentito. Magari mi vedo un video. Certo che se si trova a prezzi di strozzinaggio non se ne parla di acquistarlo

Grazie mille per il lavorone che fate, come al solito! Mi guardero' il video con vero piacere.

Per Descent 3...beh l'ho preso anch'io perche' non ho DC (a quanto ho capito, dato che in Tana tutti i titoli che avevo e che credevo DC non lo erano :-) ) e perche' e' un po' il papa' di tutti i DC, inoltre non ha master. Dato il periodo dell'anno ci siamo orientati sui giochi horror a casa e non lo abbiamo ancora intavolato. Io penso che in famiglia piacera', dato che piace molto Baldur's gate come genere. Poi vedremo.

 

Per curiosità quali sono i DC che credevi lo fossero e hai scoperto non esserlo?

Approfitto per ringraziare Agzaroth e la redazione anche io!

Descent mi è piaciuto molto, come tutti i dungeon crowler è un tipo di gioco particolare. Ripetitivo, a volte lento, basato sull'appeal e sul flavour. Ha tanti bonus e tanti malus rispetto la concorrenza. Un buon prodotto. Non mi aspettavo il santo gral dei dungeon c. e ne sono rimasto soddisfatto.

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