
Non sono particolarmente amante di questo gioco che trovo un po' ripetitivo, però spesso lo si considera un fillerino per la sua durata ma che invece ha una sua profondità. Bell'articolo Azgaroth!
Splendor: sottovalutato da molti, amato da altrettanti. Siete ancora tra gli scettici che pensano che sia solo un filler? Questa guida vi toglierà ogni dubbio: Splendor è un grande gioco, in grado di acchiappare principianti e soddisfare anche i gamers.
La seguente guida è la libera traduzione dell'originale scritta da Petrichor su BoardGameGeek.
Il mio obiettivo è triplice: evidenziare alcuni aspetti polarizzanti del gioco; includere osservazioni e consigli scaturiti dalle mie partite; far emergere le sensazioni che il gioco comunica per coloro che ne stanno valutando l'acquisto. Ci sono molte recensioni che ne riassumono il gameplay, per cui non parlerò di quello. Parlando chiaramente, la mia valutazione del gioco oscilla dal 7 abbondante all'8 scarso, a seconda del giorno, il che, immagino, faccia di me un sostenitore ma non un fanboy. Spledor ha i suoi difetti, sebbene, come spiegherò, la maggior parte derivati da problemi di percezione del giocatore.
Splendor pare avere la tipica struttura dei giochi in cui si costruisce un piccolo motore: compra un po' di miniere a basso costo, poi acquista carte che danno punti vittoria e/o attrai nobili per capitalizzare, negli ultimi turni. Alcuni recensori, nel criticare il gioco, descrivono questa sequenza come l'unica strategia possibile. Di contro, i nuovi giocatori potrebbero invece avere un approccio opposto, mirando subito alle carte più costose, tralasciando completamente i nobili e costruendo un motore mirato esclusivamente all'acquisto di una specifica carta molto remunerativa. Anche questa è stata descritta come l'unica strategia possibile.
Tale contraddizione infastidisce alcuni giocatori, a quanto pare. I sostenitori della “strategia orizzontale” (tante carte di basso valore) dicono di giocarlo nel modo giusto, quello per cui è stato pensato e a volte capita per caso che qualcuno, che non segue questa strategia, sivinca, solo perché compra tanti punti vittoria. I sostenitori della “strategia verticale” (mirata a pochi e costosi edifici) si riservano magari 3 carte da 5 punti l'una e mentre tentano di accumulare i 27 diamanti necessari a completarle, ecco che il gioco finisce per colpa di qualcuno che non ha seguito questa stessa idea e allora chiaramente il gioco è rotto.
Beh, no. Il punto è qui. Splendor non è un gioco in cui necessariamente si costruisce un motore, ma nemmeno un gioco in cui si deve necessariamente puntare alla supercarta da 5 punti. È un gioco in cui occorre accumulare 15 PV prima dei tuoi avversari e notate che 15 PV sono intenzionalmente un numero scomodo. Se stabilite una soglia più alta, domineranno le strategie di costruzione motore. Se settate una soglia più bassa, quelle degli opportunisti. Questa è la tensione centrale di Splendor. È un gioco di efficienza, contingenza e flessibilità; ti costringe a pianificare una strategia e seguirla... fino ad abbandonarla completamente a favore di qualcos'altro. Probabilmente il nodo centrale è questo: che un gioco così apprezzato per la sua semplicità ed eleganza possa nascondere un cuore così capriccioso e bizzarro. Ma è così ed apprezzare il gioco passa dall'amare questo tipo di gameplay.
D'altro canto il perseguire una strategia può essere complicato – qualcuno direbbe rovinato – da contingenze tattiche. È appena stata scoperta la carta ideale per il tuo avversario? Magari potresti riservarla tu per toglierla. Nessuno sta prendendo rubini? Potresti prenderli tu per sfruttarli da solo. Il tuo avversario ha appena riservato la carta che puntavi? Passa al piano B. Il fallire nell'individuare e sfruttare le opportunità tattiche ha come esito la sconfitta.
Per cui Splendor è un gioco strategico continuamente messo in croce da dilemmi tattici. In una partita ideale, stimo che almeno metà dei PV dei giocatori derivi dalla loro strategia e l'altra metà da scelte contingenti, con una proporzione che naturalmente oscilla da partita a partita. Né il gioco né i tuoi avversari ti lasceranno perseguire tranquillo la tua strategia e spesso ti parrà di avere a che fare con un puzzle in cui lotti contro il tempo e in cui la soluzione non è mai certa e definitiva. O ti cali completamente in questa sensazione oppure no.
Ok, le cose spiacevoli accadono. Il tuo avversario riserva la carta che stavi per comprare; qualcuno si prende l'ultimo oro dalla banca; il bastardo di fronte sta razziando tutti gli smeraldi che appaiono in tavola. Ma tutte queste cose sono sotto il controllo di qualcuno, magari non il tuo, e possono essere utilizzate con grande efficacia. Anche la pesca del setup iniziale può dare vita a combinazioni più o meno sinergiche e influenzare tutto il corso della partita, ma questo aumenta solo la rigiocabilità e vale per tutti, al tavolo. No, la cosa davvero fastidiosa a Splendor è la carta coperta che viene pescata per rimpinguare una fila, inevitabilmente alla fine del tuo turno, che magari vale 4-5 punti e che casualmente ha un costo proprio corrispondente a quanto accumulato dal tuo avversario. Quanto è spiacevole questa cosa?
Beh sì, è un problema e può essere spiacevole – molto spiacevole se si verifica a gioco avanzato e porta alla sconfitta – indubbiamente. Ma analizziamo la cosa in prospettiva. Nel corso della partita, entreranno in gioco molte carte, favorendo diversi giocatori. D'altro canto, se il tuo avversario può facilmente comprare questa nuova carta, di solito significa che ha tante risorse da poterne comprare già un'altra, magari di valore immediatamente inferiore. In poche parole, anche se non ha questa fortuna, il tuo avversario era probabilmente in grado di comprare qualcosa di buono ugualmente, per cui il suo guadagno netto è meno grande di quel che crediamo.
Detto questo, è una cosa sempre fastidiosa quando accade e l'aspetto principale in cui la fortuna gioca un ruolo negativo e importante. Posso capire come ciò dia fastidio ai crociati anti-fortuna, ma non penso minimamente che rovini il gioco.
(ndAgz: esiste una variante non ufficiale per limitare questa cosa: giocare con i mazzi scoperti. La prima carta di ogni mazzo sarà sempre visibile, per cui si sa sempre cosa andrà a sostituire una carta tolta da una fila).
Ci sono più risorse: 5 oro più 4 per ogni tipo di gioiello, per un totale di 25 pezzi, ovvero 12,5 a testa, contro i 10 pro capite in 3-4 giocatori. Per cui le strategie che prevedono di razziare gioielli di un dato colore sono un po' meno efficaci, mentre il riservarsi una carta diventa una strategia più efficace anche lungo termine (l'oro non si esaurisce così in fretta). Sia per questo, sia perché c'è meno competizione sulle carte, è più facile puntare qualche carta specifica e riuscire ad ottenerla, specialmente se il tuo avversario segue una diversa strategia. In due, quindi, il gioco è pi strategico e si ha la sensazione che la fortuna conti meno. L'eccezione risiede nella pesca della nuova carta, che influenza entrambi allo stesso modo ma può rivelarsi importante perché il tuo avversario sarà sempre il prossimo a beneficiare della carta che tu scopri. Infine, dato che è sempre più facile accumulare oro e gioielli, comprare carte e seguire una strategia, i nobili assumono meno importanza, in una partita a due giocatori. La maggior parte delle volte è semplicemente più rapido ed efficace comprare carte di alto valore, spendendo meno azioni e bloccando i set necessari per attirare un nobile. In una tipica partita in due, ogni giocatore farà circa 25 azioni, costruendo 8-9 carte (di cui meno del 25% dal mazzo 1) e 8-9 carte è il numero minimo per attrarre almeno un nobile. Nelle mie oltre 50 partite in due, il vincitore ha attratto solo un nobile e solo il 10% delle volte, nonostante i tentativi deliberati e mirati di accaparrarselo.
In molti casi questa configurazione inverte le caratteristiche della partita in due. Le risorse sono più limitate e i molti giocatori si bloccano a vicenda le strategie. Si compete strategicamente per le stesse cose, sia in attacco che in difesa. Riservare carte è più complicato, data la penuria di oro. Per cui giocatori sono più portati a comprare carte più economiche e basse (circa il 50% dal mazzo 1) e farlo in modo logico ed efficiente è un punto fondamentale della sfida. Ancora, in 4 giocatori, il vincitore sarà spesso riuscito ad attrarre 2 nobili. In definitiva una partita a 4 giocatori vede spesso gli avversari schivare o parare le azioni avversarie, diventando più tattica e circostanziale, con l'eccezione appunto della ricerca dei nobili che rimane strategica.
Questa è la situazione intermedia. Le risorse sono limitare come in 4, ma c'è più oro a testa per giocatore. Il terzo incomodo complica le strategie rispetto al giocare in coppia, ma non così tanto come in quattro. Come risultato, sia la strategia delle carte alche che quella dei nobili possono vincere, sebbene il vincitore raramente riesca ad attrarre più di un singolo nobile.
In breve, tutte le configurazioni richiedono adattabilità e il perseguimento di una strategia. Flessibilità strategica e consapevolezza tattica sono sempre favorite, persino quando viene identificata una strategia “prevalente”, che raramente sarà l'unica fonte di punti vittoria. Ma,, approssimando, una partita in due tende a privilegiare l'acquisto di poche e costose carte, mentre in quattro viene premiato un acquisto sinergico di carte poco costose, con i nobili nel mirino.
Ora, qualcuno ha anche detto che Splendor è casuale, arbitrario, anti-strategico e senz'anima. Questo è totalmente falso. Il gioco ha elementi casuali, ma un giocatore esperto batte un principiante 9 volte su 10 e lo fa con una combinazione di strategia e tattica. Guardate oltre il suo guscio esteriore e Splendor sarà in grado di rivelare la sua vibrante anima che chiede attenzione e ricompensa con estrema soddisfazione, senza che dobbiate focalizzarvi su una strategia fissa, abbandonando le nozioni preconcette che possono accompagnarvi su cosa questo gioco sia o non sia.
Non sono particolarmente amante di questo gioco che trovo un po' ripetitivo, però spesso lo si considera un fillerino per la sua durata ma che invece ha una sua profondità. Bell'articolo Azgaroth!
Agzaroth, maledetto cellulare!
grazie ma occhio che non l'ho scritto io: ho fatto solo la traduzione.
Ops! ecco che succede a leggere le cose sul cellulare!!
Non ho giocato molte partite in due ma la strategia mi sembra ragionevole.....ad ogni modo gran bel gioco....
Ho giocato diverse partite con diverse persone al tavolo, devo dire che inizialmente ho consolidato questo gioco come un filler ma con il tempo ho cambiato idea. Un gioco che si spiega facilmente con Poche regole ma nasconde veramente un cuore di strategia. Bisogna tenere sott'occhio gli avversari e cercare di capire le loro intenzioni e non concentrarsi troppo su una linea di azione. Un bel gioco!
Ottimo articolo Agzaroth. Splendor gioco strategico e ben articolato con regole semplici. Giocato un centinaio di partite e ancora mi appassiona e quando la moglie mi dice se giochiamo non so dir di no!!! Un gioco che consiglio a tutti di avere nella propria raccolta.
Gia' volevo comprarlo, poi leggendo questo articolo mi hai solo che fatto venire piu' voglia di averlo e giocarlo. Grazie come sempre :)
Bell'articolo, ma non completamente esatto a mio avviso. Di partite ne ho più di 200, essendo stato un gioco del Master e il preferito di mio figlio. La strategia vincente in 4, e il Master mi ha dato ragione, è la corsa alle gemme "pesanti", solo in caso di specifici blocchi da parte di almeno 3 giocatori su 4, questo può favorire il 4° che punta ai nobili.
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