
Gioco sicuramente interessante!
Materiali di lusso contro il logorio della vita moderna. Un piccolo gioiello che compie i suoi primi dieci anni...
Sarebbe irrispettoso voler ridurre Splendor alle sole fiche, e spero che non sia questo il messaggio passato dalle mie righe. Il gioco ha diversi aspetti interessanti: il senso di crescita ben presente e soddisfacente, una giusta commistione tra strategia e tattica grazie ai nobili e alla possibilità di riservarsi le carte, un'interazione indiretta sentita sia sulle carte che sui nobili e un senso di corsa al quindicesimo punto che invoglia a fare anche più di una partita di fila al gioco. Per quanto mi riguarda, un gioco immancabile nello scaffale di qualunque ludoteca.
Gioco sicuramente interessante!
Non capisco in che senso Azul debba qualcosa specificamente a Splendor, considerando che sia il draft aperto che l'innesco di condizioni di fine partita basato su azioni dei giocatori non li ha certo inventati il primo - e anzi, a ben guardare entrambe le meccaniche sono implementate in maniera molto diversa nei due giochi, tanto da farmele apparire come importanti elementi di differenziazione più che di similitudine: il draft di Splendor è davvero libero (a patto di poter pagare i costi si intende), mentre quello di Azul è vincolato dall'offerta delle "vetrine", sì che capita spesso di dover gestire piastrelle indesiderate alla meno peggio - insomma in Splendor non ti troverai mai sul tableau o in mano una carta che non volevi, mentre in Azul costringere gli altri giocatori a una pesca subottimale rappresenta una delle proncipali strategie di gioco; quanto alle condizioni di fine partita, in Splendor si tratta di raggiungere un semplice benchmark di punti vittoria, il che rende a tutti gli effetti il gioco assimilabile a una corsa, mentre in Azul il completamento della quinta riga non è di per sé una garanzia di trovarsi, anche solo temporaneamente, in vantaggio sugli altri giocatori.
Molto piacevole! Gli preferisco il figlio marvel
Non capisco in che senso Azul debba qualcosa specificamente a Splendor, considerando che sia il draft aperto che l'innesco di condizioni di fine partita basato su azioni dei giocatori non li ha certo inventati il primo - e anzi, a ben guardare entrambe le meccaniche sono implementate in maniera molto diversa nei due giochi, tanto da farmele apparire come importanti elementi di differenziazione più che di similitudine: il draft di Splendor è davvero libero (a patto di poter pagare i costi si intende), mentre quello di Azul è vincolato dall'offerta delle "vetrine", sì che capita spesso di dover gestire piastrelle indesiderate alla meno peggio - insomma in Splendor non ti troverai mai sul tableau o in mano una carta che non volevi, mentre in Azul costringere gli altri giocatori a una pesca subottimale rappresenta una delle proncipali strategie di gioco; quanto alle condizioni di fine partita, in Splendor si tratta di raggiungere un semplice benchmark di punti vittoria, il che rende a tutti gli effetti il gioco assimilabile a una corsa, mentre in Azul il completamento della quinta riga non è di per sé una garanzia di trovarsi, anche solo temporaneamente, in vantaggio sugli altri giocatori.
Siamo d'accordo, forse avrei potuto spendere qualche riga per spiegare meglio il concetto che nella mia testa era chiaro. La mia era una digressione sugli "astratti ben vestiti" quindi quei giochi sostanzialmente astratti ma che prestano particolare cura all'aspetto materico e in questo splendor ha fatto sicuramente scuola, dal punto di vista meccanico i giochi hanno quegli aspetti in comune, anche se declinati in maniera diversa. Non fatico a dire che Azul può essere una valida alternativa a splendor, ho cercato di elencare gli aspetti assimilabili, non volendo però dire che i due giochi siano uguali
Pure io preferisco la versione Marvel, ottimo anche in due giocatori per me, a tal punto che non ho mai considerato il fratellino "duel".
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