Nusfjord: anteprima Essen 2017

Nusfjord: copertina
Lookout Games

Nuovo gioco di Rosenberg, stavolta ambientato alle isole Lofoten, per la precisione a Nusfjord, dove peraltro io sono stato in viaggio di nozze, ma questa è un'altra storia. 

Anteprime
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Nusfjord
Torna Rosenberg e lo fa rimanendo in terra vichinga, alle isole Lofoten, patria dello stoccafisso. Qui dovrete ampliare la vostra flotta di navi, pescare pesce, disboscare aree verdi per il legno, guadagnare mettendo sul mercato le vostre azioni (tranquilli è un azionariato veramente blandissimo) e infine costruire un sacco di edifici con abilità speciali. Il tutto per uno-cinque giocatori, venti-cento minuti, media difficoltà (12+). 
Nusfjord: tabellone centrale delle azioni
Nusfjord: tabellone centrale delle azioni

Il gioco

Ogni giocatore ha una plancia in cui c'è spazio per una serie di edifici e per le carte anziano, che sarebbero i saggi del posto. In basso, una striscia per le barche da pesca, che arrivano in tre diverse misure. 

La prima cosa da fare in un round è incamerare la rendita in pesce dalle proprie barche. C'è poi una ridistribuzione - discretamente complessa - di questo pesce, che prima di tutti va agli anziani che avete reclutato, i quali a loro volta, se ne hanno tre sopra, ne restituiscono uno e buttano due nel mucchione; poi un pesce ad ogni vostra azione che avete messo disponibile nel mercato comune (ne avete 5 in totale); poi un pesce ad ogni azione, vostra o degli altri, che avete acquistato; poi nella vostra riserva, fino a un massimo di otto pesci; infine quelli avanzati li scartate nel mucchione. Non finisce qui, perché a questo punto i pesci sulle azioni in vendita vanno nella riserva generale (il mucchione) e quelle sulle vostre azioni nel vostro magazzino (che non è la vostra riserva). 

Poi si passa alla vera e propria fase azioni: ogni giocatore ha tre pedine e le piazza, una alla volta, a giro, o su un'azione del tabellone centrale o su uno dei suoi anziani, eseguendo quanto raffigurato, secondo la classica meccanica di piazzamento lavoratori
Queste azioni permettono di prendere soldi vendendo pesce, comprare nuove barche, disboscare ottenendo legno e librando spazi per gli edifici, comprare edifici che sbloccano bonus o combo per punti vittoria, comprare da centro tavolo tutte le azioni messe in vendita (proprie o degli altri), comprare una carta anziano, trasferire legno dalla riserva al magazzino, eccetera. Insomma un po' tutto il repertorio gestionale classico. 

Infine si passa il primo giocatore in – udite udite – senso antiorario e si rimpinguano vari settori del tabellone. 
Dopo sette round la partita finisce e si contano i punti vittoria generati dalle barche, dagli edifici e dalle azioni possedute
Nusfjord: plancia del giocatore
Nusfjord: plancia del giocatore

Prime impressioni

Un peso medio sul genere di Glass Road, con in questo caso però un più classico meccanismo di piazzamento lavoratori. 
Abbastanza arzigogolato il sistema distributivo del pesce ad inizio round, per pagare un po' tutto quel che si è preso, ma probabilmente fatto un paio di volte se ne viene a capo.
Lo stesso non è subito chiaro il rapporto tra riserva personale e magazzino personale. La prima è in pratica una sorta di “filtro” per cui legno e pesce passano prima di lì e poi diventano disponibili nel magazzino per essere spesi. Ci sono dei limiti ai quantitativi e precisamente massimo otto pesci nella riserva e massimo otto legni nel magazzino, il resto libero. Per cui occorrerà fare i conti con questo strano doppio passaggio. 

La parte azionaria, che tutti aspettavamo come una grande novità e con somma curiosità, si è rivelata una cosa molto blanda ed abbozzata. Metti sul mercato azioni per prendere subito dei soldi. Compri tutte quelle in tavola (c'è un'azione apposta sul tabellone centrale) per incamerare più pesce e per avere qualche punto vittoria in più a fine partita. 

Una cosa bella è la progressione degli edifici, che al solito sono molti (ne userete circa un terzo a partita) e divisi in tre mazzi, che entrano in gioco progressivamente. Gli edifici di tipo A danno un vantaggio immediato e costano poco; quelli di tipo B costano di più ma sono più remunerativi; infine, gli edifici del mazzo C fanno fare punti vittoria in vari modi e sono distribuiti segretamente in mano ai giocatori e poi calati in tavola solo alla fine, in modo che ciascuno possa prepararsi strategicamente una strada in anticipo. 

Per il resto il classico Rosenberg bucolico, con le meccaniche tipiche di tutti i suoi giochi più famosi. L'idea più originale del gioco pare essere la rotazione in senso antiorario del primo giocatore, per far fare due turni di seguito e “cogliere questo vantaggio”, come suggerisce il regolamento.
Da segnalare la presenza di testo un po' dappertutto, che lo rende dipendente dalla lingua. 

Se non rientrasse nei parametri del Magnifico, salterei senza troppi rimpianti, non essendone particolarmente attirato. 

Nusfjord: materiali di gioco
Nusfjord: materiali di gioco

Commenti

Beh, la distinzione riserva-magazzino - a leggerla così - sembra paragonabile a quella tra le province e la corte di El Grande. Il gioco non mi attira granché, perché non ci vedo granché di nuovo e l'interazione mi sembra - al solito - ai minimi termini.

Copertina bellissima, sembra tratto dalle missioni di Commandos: Quando il dovere chiama.

Acquisto obbligato sebbene dalla tua descrizione non sembri il top della sua produzione! 

Confermiamo quanto sia arzigogolata la redistribuzione del pesce.

Per il resto.. non ha attratto ma.. come di qualsiasi gioco a essen, se ci sarà occasione.. lo proveremo

Troppo poche info per giudicarlo da ciò che scrivi. Il fatto che il motore principale sia semplice (o banale) non è necessariamente un male. Basta pensare a Le Havre dove il gioco sta sulle carte per capirlo. E' proprio sulle abilità degli anziani, sui modi per far punti e su eventuali cicli produttivi da innestare che il gioco può risultare per quanto mi riguarda valido o meno. Per intanto noto con piacere la durata e il fatto che sia per 5 giocatori, che non è poco al giorno d'oggi, poi vedrò di informarmi per farmi un'idea più precisa: essendo Rosenberg può essere un "normale" buon gioco oppure qualcosa che mi dispiacerebbe non avere. Non a tutti i giocatori interessa l'originalità a tutti i costi come a noi che abbiamo gli armadi pieni.

Troppo poche info per giudicarlo da ciò che scrivi. Il fatto che il motore principale sia semplice (o banale) non è necessariamente un male. Basta pensare a Le Havre dove il gioco sta sulle carte per capirlo. E' proprio sulle abilità degli anziani, sui modi per far punti e su eventuali cicli produttivi da innestare che il gioco può risultare per quanto mi riguarda valido o meno. Per intanto noto con piacere la durata e il fatto che sia per 5 giocatori, che non è poco al giorno d'oggi, poi vedrò di informarmi per farmi un'idea più precisa: essendo Rosenberg può essere un "normale" buon gioco oppure qualcosa che mi dispiacerebbe non avere. Non capisco perché tu lo veda automaticamente fuori dai giochi del Magnifico, se non per la mancanza (apparente?) di grossi elementi di originalità. Non a tutti i giocatori interessa l'originalità a tutti i costi come a noi che abbiamo gli armadi pieni.

 

Alla lettura delle regole non sembra particolarmente pesante... Poi certo... Si vedrà

@Linx: l'ultima frase era equivoca, l'ho riscritta. 

Anche in Kepler 3042 si passa a destra il segnalino primo giocatore. Non vedo alcun vantaggio in questo; solo maggiore confusione 

Era un modo sarcastico di dire che non vede nel gioco elementi di originalità (e quindi trova lo spazio di riportare una inezia che ignorerebbe normalmente), a sensazione mia.

@IGiullari: bhe, non pesante è buono! No? Non profondo, al massimo, può non esserlo

@IGiullari: bhe, non pesante è buono! No? Non profondo, al massimo, può non esserlo

è ottimo. noi adoriamo i giochi light. ma il "peso specifico" è uno dei parametri del premio e, dalla sola lettura delle regole, questo non è premiabile, come non avrebbe potuto esserlo glass road. ma direi che siamo OT

come ogni anno Rosenberg é criticato e come ogni anno invece i suoi giochi vengono apprezzati

come ogni anno Rosenberg é criticato e come ogni anno invece i suoi giochi verranno apprezzati

Beh, ma Agzaroth non l'ha bocciato: ha detto che non gli interessa. 

come ogni anno Rosenberg é criticato e come ogni anno invece i suoi giochi vengono apprezzati

Fin quando i suoi fan compreranno tutto quello che fa uscire, continuerà a riciclare i suoi vecchi giochi cambiando qualche virgola o mescolandoli in una maniera diversa.

 

Rosenberg raramente varia il suo timbro ma sebbene non sia nulla di innovativo a me Nusfjord è piaciuto assai. Tocca i tasti giusti e non appesantisce troppo l'operazione. Per me proprio per questo è il suo migliore.

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