The Ruhr: anteprima Essen 2017

The Ruhr: copertina
BGG

Quale ambientazione più indicata della zona industriale tedesca per creare un gioco gestionale german? Scopriamo The Ruhr.

Anteprime
Giochi

La seguente anteprima è basata sulla sola lettura delle regole e in nessun modo ha valore di recensione. 

The Ruhr è in realtà la riedizione di Ruhrschifffahrt 1769-1890, un gestionale uscito nel 2012, per due-quattro giocatori abituali, 90-120 minuti, basato su piazzamento lavoratori e pick-up and deliver. Non fatevi ingannare dai molti dadi che vedete: non si tirano mai. 

Il gioco

Il tabellone ci porta nella Ruhr ed in particolare al tempo in cui il carbone veniva trasportato via fiume, attraversando tutta la regione. Ecco quindi che lungo il corso d'acqua troviamo depositi, stazioni commerciali, fabbriche e manifatture di vario tipo. Agli spazi deposito mettiamo vari dadi – neri o bianchi, a seconda della regione – che simboleggiano il nostro carbone, con valore iniziale di 3 o 4. 
Il nostro lavoratore è una singola barca, che deve scendere lungo il fiume, prendere uno di questi cubi e, a seconda dell'azione scelta, trasportarlo dove richiesto, per incassare soldi. 
The Ruhr: prototipo
The Ruhr: prototipo

Ogni round è diviso in sette fasi:

  1. evento. Il contaturni avanza su un tracciato e si applica l'effetto ivi descritto;
  2. pesca ostacolo/domanda dal sacchetto. Le tessere ostacolo rendono più difficoltoso il trasporto lungo il fiume, quelle domanda piazzano soldi extra in una destinazione del carbone: il primo che ce lo porta, li intasca;
  3. scegliere un'azione. Questo permette di spostare la barca lungo il fiume per raccogliere un dado-carbone, risalirlo, incassare denaro, aumentare il valore dei dadi (girarli su una faccia più alta). Alcune azioni permettono poi solo una navigazione breve (due spazi) nella fase 4, mentre altre una lunga, per tutto il fiume. Man mano che i giocatori sbloccano tessere Progresso sulla loro plancia personale, vengono sbloccate nuove e più potenti azioni, spesso frutto delle combinazioni delle precedenti di base;
  4. consegnare il carbone. Il cubo precedentemente caricato può ora essere consegnato ad un'industria lungo il fiume, incassando sia soldi pari al suo valore (=numero), sia un cubo che va piazzato sulla propria plancia personale per sbloccare le tessere Progresso. Cubi neri e bianchi presi dai differenti edifici di destinazione consentono, in varie combinazioni, di sbloccare diverse e nuove tessere. Da notare che gli ostacoli lungo il percorso fanno decrescere il valore del carbone, ovvero il numero sul dado;
  5. prendere tessere Progresso. Ovvero la fase conseguenza della precedente;
  6. acquistare e ripagare i debiti. Il giocatore può spendere denaro per rimuovere ostacoli dal fiume, incassando punti vittoria, comprare magazzini da affiancare a vari edifici (incassano soldi quando qualcuno consegna in tale destinazione), ecc. Poi può anche ripagare i debiti precedentemente presi (2 soldi a botta, ripagarli costa 3);
  7. guadagnare punti vittoria (dal quarto all'undicesimo round). Costruendo magazzini del proprio colore al porto finale, quello di Ruhrort, i giocatori guadagnano punti per le esportazioni di carbone. Chiunque abbia consegnato qui nel corso del round fa aumentare il valore di tali esportazioni che si sommano ai magazzini costruiti dai vari giocatori. 

Dopo il round 12, invece, c'è il conteggio finale che dà punti per i magazzini costruiti dai giocatori lungo il fiume (sia singolarmente che per la maggioranza in alcune regioni), per la posizione della barca sul fiume, per i soldi avanzati. Ogni debito non ripagato vale -2

Da segnalare il sistema di rimpinguo dei dadi sul percorso fluviale, che non è immediatamente chiaro, ma una volta capito ha un senso. In pratica i dadi consegnati vengono immessi in una tabella che cambia man mano che il gioco prosegue, diventando sempre più “stretta” e quindi garantendo un flusso sempre maggiore di carbone. Quando non c'è più spazio e un dado “esce”, il giocatore con la barca più a monte nel fiume lo piazza in un deposito vuoto, mantenendone il valore. 

The Ruhr: tabellone
The Ruhr: tabellone

Prime impressioni

Thomas Spitzer deve proprio essere fissato col carbone e la Ruhr, visto che dà questa ambientazione a tutti i suoi giochi. 
Questa sua ultima creatura prende un po' da Le Havre (l'unico lavoratore-barca che si muove su un percorso rettilineo) e probabilmente avrà contribuito ad ispirare poi l'infelice (e da me aborrito) Panamax (i dadi-merce, il trasporto lungo il fiume/canale), uscito due anni dopo. 
Anche il resto del gioco pare muoversi su binari sicuri e già visti e nonostante io comprenda l'amore di un autore per un tema, questo insistere sulla Ruhr e il carbone inizia a diventare stucchevole. 

Nonostante queste non rosee premesse, The Ruhr pare un gioco solido e con un buono sviluppo, una bella progressione delle possibilità del giocatore che parte con poco e può arrivare a fine partita con davvero molti potenziamenti e possibilità, nonostante la parecchio ripetitiva struttura dai round (carica e scarica, carica e scarica, ad libitum).

Consigliato sicuramente agli amanti dell'autore e probabilmente anche a chi ha amato Panamax, visto che potrebbe ricordarglielo.

Commenti

Adoro le havre, mi piace panamax, sembra il gioco perfetto!

Le havre è il mio amore, Panamax lo amo...mi sa che lo prendo a occhi chiusi! 

Un mix di Le havre e Panamax ? Acquisto sicuro allora !!

Con Le havre ha in comune solo il movimento della nave......si vabbè ok, ma con Le havre non c'entra niente. Ha invece un bel meccanismo sulla plancia del giocatore. E' comunque un gioco tematico che si svolge in un periodo storico che influenza il gioco con degli "eventi" che son sempre gli stessi (se ricordo bene, lo provai nel 2012!), questo potrebbe influire sulla longevità.

ciao, avrei una domanda. Mi ero focalizzato su Rhine river trade di Cannetta-Niccolini, che ha un po lo stesso scenario ma leggendo l'articolo vorrei capire quale dei due migliore. nicola

Appena provato, riprendendo l'ultima frase di Agzaroth, lo consiglio a chi apprezza Spitzer visto che ha molto in comune con gli altri titoli dell'autore, non mi riferisco né all'ambientazione, che vabbe' è quella, né alle meccaniche che sono completamente diverse, ma più che altro alle caratteristiche generali del gioco. Anche in The Ruhr l'impostazione strategica della partita a medio/lungo termine è fondamentale e sopra di essa s'innesta la componete tattica, infatti le scelte degli altri giocatori e gli eventi casuali posso avere una certa rilevanza nello sviluppo della propria partita.

Con Panamax condivide solo il fatto che le merci sono dei dadi e il valore di quest'ultimi è ciò che determina l'entità guadagno, mentre di Le Havre non ha nulla.

Per quanto riguarda la ripetitività, difficile esprimersi dopo solo una partita, in ogni caso non è una sensazione che ho provato, in quanto pur facendo le stesse cose, i 12 turni di gioco scorrono piacevolmente e questo perché ci sono sempre scelte critiche da prendere.

Per quanto mi riguarda è un gioco molto valido e decisamente impegnativo, anche se ad onor del vero le regole appaiono complicate solo durante la spiegazione (non sono poche e ci sono alcune eccezioni), poi a partita in corso tutto diventa più chiaro e suppongo che con l'esperienza tutto possa risultare estremamente scorrevole.

Unico interrogativo per ora è la longevità, visto che le strategie non sono moltissime, ma come dico sempre, se il gioco piace è un falso problema, tra l'altro essendo un prodotto non esattamente immediato, è presumibile che possa tenere alto l'interesse per un discreto numero di partite. Inoltre, questa edizione aggiunge l'espansione Ohio, che quasi va considerata un gioco a se stante, addirittura ha un regolamento a parte visto che i cambiamenti rispetto al gioco base sono moltissimi.

ciao, avrei una domanda. Mi ero focalizzato su Rhine river trade di Cannetta-Niccolini, che ha un po lo stesso scenario ma leggendo l'articolo vorrei capire quale dei due migliore. nicola

Guarda, non posso fare il paragone perché non ho provato Rhein: River Trade, ma qua in Tana non ne ho sentito un gran bene e comunque mi sembra di aver capito che è un gioco più semplice rispetto a The Ruhr: A story of coal trade.

Il titolo di Spitzer non mi sento di consigliarlo a tutti, perché può risultare abbastanza "ruvido" ad un primo impatto, vuoi per le regole, vuoi per l'impegno che necessita. Se però apprezzi i giochi non esattamente immediati e che richiedono un'attenta pianificazione a lungo termine... allora magari fa al caso tuo.

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