Artus mi piace molto, astrattissimo ma, soprattutto giocato in due o tre, dà grandi soddisfazioni. Amando molto Feld non posso che dare un'occasione a questo gioco. Almeno una prova se la merita tutta.
La seguente anteprima è basata sulla sola lettura delle regole e in nessun modo ha valore di recensione
Stefan Feld è uno di quegli autori i cui giochi sono sempre attesi ad ogni Spiel e dei quali si fa sempre un gran parlare, tra chi li difende a spada tratta e chi li attacca prima ancora che vengano pubblicati. Quest'anno si sta facendo ancora più rumore dopo la "delusione" L'oracolo di Delphi, che ha raccolto più critiche che complimenti. Ad affiancare Feld troviamo Michael Rieneck, quest'anno più prolifico che mai, e i due ci propongono un gioco con gestione dadi per due-quattro giocatori della durata di settantacinque minuti, condito da insalata di punti e una rivisitazione di meccaniche già note. Re Artù cerca il suo successore tra i cavalieri della tavola rotonda... chi saprà essere il più meritevole?
Il gioco
Gli spazi azione permettono di:
- posizionare uno dei propri seguaci in uno dei sei quartieri e ottenere il beneficio corrispondente al seguace scelto (materiali da costruzione, scudi, bandiere, influenza);
- ottenere punti vittoria in base alle risorse possedute;
- ottenere le risorse da uno dei quartieri in cui abbiamo influenza;
- scacciare un nemico grazie ad Excalibur;
- ottenere un segnalino mela grazie al graal;
- spostare un seguace in un quartiere adiacente;
- scambiare una risorsa in nostro possesso con un'altra;
- scartare carte missione e pescarne di nuove;
- costruire una magione, spendendo risorse;
Durante il proprio turno, ogni giocatore può anche risolvere una carta missione al massimo, sempre che ne soddisfi i requisiti. Ogni due round di gioco si procede ad una fase di punteggio, nella quale si valuta il numero di nemici ancora presenti al castello e non scacciati dal corrispettivo scudo, i quali fanno perdere punti al giocatore; vengono assegnati i punti vittoria in base alle magioni costruite (maggiori quanto più è grande il tipo di terreno su cui sono erette); si fanno punti per la maggioranza di segnalini influenza in ciascun quartiere; si ottiene un punto per ogni seguace in un quartiere. Inoltre, chi è in possesso dei segnalini Excalibur e sacro Graal può ottenere punti aggiuntivi.
Nel gioco è inclusa una variante che consente di ottenere delle abilità permanenti quando si completa una carta missione, anziché ottenere punti vittoria, così da aggiungere altri bonus e incastri al titolo.
Prime impressioni
Che dire quindi di questo Merlin? Nonostante la nostra passione per i giochi di Stefan, non è scoccata la scintilla. Di certo lo proveremo, probabilmente lo compreremo; ma, se siete tra chi difficilmente apprezza l'autore tedesco, potete starne alla larga. Per tutti gli altri... almeno provatelo, prima di giudicare.