Merlin: anteprima Essen 2017

Merlin cover
queen games

Stefan Feld ritorna sulle scene dopo la delusione dello scorso anno. A questa Essen, in collaborazione con Micheal Rieneck e per la Queen Games, presenterà "Merlin", un gestione dadi nel quale si ritrova inconfondibile la firma dello spilungone tedesco.

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La seguente anteprima è basata sulla sola lettura delle regole e in nessun modo ha valore di recensione

Stefan Feld è uno di quegli autori i cui giochi sono sempre attesi ad ogni Spiel e dei quali si fa sempre un gran parlare, tra chi li difende a spada tratta e chi li attacca prima ancora che vengano pubblicati. Quest'anno si sta facendo ancora più rumore dopo la "delusione" L'oracolo di Delphi, che ha raccolto più critiche che complimenti. Ad affiancare Feld troviamo Michael Rieneck, quest'anno più prolifico che mai, e i due ci propongono un gioco con gestione dadi per due-quattro giocatori della durata di settantacinque minuti, condito da insalata di punti e una rivisitazione di meccaniche già note. Re Artù cerca il suo successore tra i cavalieri della tavola rotonda... chi saprà essere il più meritevole?

Il gioco

Merlin Componenti
Merlin Componenti
Ciascun giocatore dispone il suo cavaliere sullo spazio indicato dalla tessera iniziale pescata casualmente, dopodiché lancia i tre dadi del proprio colore ed il dado bianco. Al proprio turno il giocatore spende uno dei propri dadi per spostare le figure attorno al tabellone. Con il dado del proprio colore si può muovere in senso orario il proprio cavaliere, col dado bianco si può muovere in senso orario o antiorario Merlino, che è quindi utilizzabile da tutti i giocatori. I dadi possono comunque essere modificati: spendendo un segnalino mela si può modificare un dado sulla faccia che si vuole e, dopo aver mosso Merlino, si può spendere un segnalino bastone per raddoppiare l'effetto dell'azione.

Gli spazi azione permettono di:

  • posizionare uno dei propri seguaci in uno dei sei quartieri e ottenere il beneficio corrispondente al seguace scelto (materiali da costruzione, scudi, bandiere, influenza);
  • ottenere punti vittoria in base alle risorse possedute;
  • ottenere le risorse da uno dei quartieri in cui abbiamo influenza;
  • scacciare un nemico grazie ad Excalibur;
  • ottenere un segnalino mela grazie al graal;
  • spostare un seguace in un quartiere adiacente;
  • scambiare una risorsa in nostro possesso con un'altra;
  • scartare carte missione e pescarne di nuove;
  • costruire una magione, spendendo risorse;

Durante il proprio turno, ogni giocatore può anche risolvere una carta missione al massimo, sempre che ne soddisfi i requisiti. Ogni due round di gioco si procede ad una fase di punteggio, nella quale si valuta il numero di nemici ancora presenti al castello e non scacciati dal corrispettivo scudo, i quali fanno perdere punti al giocatore; vengono assegnati i punti vittoria in base alle magioni costruite (maggiori quanto più è grande il tipo di terreno su cui sono erette); si fanno punti per la maggioranza di segnalini influenza in ciascun quartiere; si ottiene un punto per ogni seguace in un quartiere. Inoltre, chi è in possesso dei segnalini Excalibur e sacro Graal può ottenere punti aggiuntivi.

Nel gioco è inclusa una variante che consente di ottenere delle abilità permanenti quando si completa una carta missione, anziché ottenere punti vittoria, così da aggiungere altri bonus e incastri al titolo.

Prime impressioni

Merlin dettaglio tabellone
Merlin dettaglio tabellone
In Merlin ci sono tutti gli elementi tipici di Feld - le sfighe da arginare, la possibilità di modificare i dadi, le necessità di ottimizzare i propri lanci e i bonus da incastrare nel miglior modo possibile. Feld fa quindi giochi tutti uguali? Secondo noi no e ne discuteremo in un articolo dedicato. Ma qui anche a noi è saltata all'occhio una sensazione di deja vù: è vero che è la prima volta che in un Feld ci troviamo di fronte a una specie di "tira e muovi", ma in realtà a noi questa meccanica ha ricordato - vuoi anche per la stessa ambientazione - Artus di Kramer e Kielsing. Qui, va detto, la meccanica è sotto steroidi, chiede ragionamenti ben più interessanti ed il gioco è sicuramente meno soggetto alla fortuna ed alle scelte altrui. Da qui ci sorgono di contro dubbi sull'interazione: un po' di interazione diretta c'è nel sottrarre risorse e scalzare pedine avversarie; ma non sembra nulla di davvero tremendo, ci dovrebbe essere sempre modo di ripiegare su altro. La fortuna, nonostante i dadi, crediamo non abbia chissà quale grande peso: le azioni sono distribuite in modo da permettere di avere sempre la possibilità di fare quello che ci serve, oltre ad avere le azioni aggiuntive date dalle bandiere.

Che dire quindi di questo Merlin? Nonostante la nostra passione per i giochi di Stefan, non è scoccata la scintilla. Di certo lo proveremo, probabilmente lo compreremo; ma, se siete tra chi difficilmente apprezza l'autore tedesco, potete starne alla larga. Per tutti gli altri... almeno provatelo, prima di giudicare.

Commenti

Artus mi piace molto, astrattissimo ma, soprattutto giocato in due o tre, dà grandi soddisfazioni. Amando molto Feld non posso che dare un'occasione a questo gioco. Almeno una prova se la merita tutta. 

Artus mi piace molto, astrattissimo ma, soprattutto giocato in due o tre, dà grandi soddisfazioni. Amando molto Feld non posso che dare un'occasione a questo gioco. Almeno una prova se la merita tutta. 

Artus piace pure a noi! Pur essendo meno controllabile è più pulito di questo Merlin dove si può fare un po'di tutto. 

Noi amiamo Feld ma qui i dadi ci sembrano usati in modo meno originale.

Tanto peggio di Delphi non puó fare! 

Dalle regole il gioco appare come qualcosa di sostanzialmente già visto. Poi il divertimento lo farà l'incastro delle mille meccaniche note in qualcosa che, spero, saprà divertire e stimolare.

Feld in linea di massima mi piace sempre per cui sono fiducioso pur non avendo intenzione di prenderlo al buio dopo il mezzo passo falso di Delphi...

MMMM non mi convince molto. Speriamo che poi al tavolo sia tutta un altra cosa. Ma per il momento la vedo come la solita salsa di pomodoro senza un minimo di pecorino.  Non credo che possa superare i suoi migliori giochi. Trajan e l'Oracolo di delphi. Penso di affiancarlo ad Amerigo, come si farebbe con un pezzo di pizza bianca alla mortadella. 

I giochi coi dadi invogliano chiunque e dopo aver provato un gioco di Feld coi dadi (Burgund, Bora Bora, Merlin) viene voglia di giocarlo di nuovo. Ora, dopo tre giorni, Merlin è piaciuto a tutti !

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