Molto interessante! Non avevo mai sentito questa storia. Pensavo che prima del team di sviluppo tutto il resto fosse farina del sacco di Richard. Comunque alcune carte sono veramente troppo forti (e comunque ad una rarità non consona al giorno d'oggi) escono contento che non abbiano visto la luce. Molte idee sono però molto interessanti. Darebbero un buon punto di partenza da cui partire!
La genesi di Magic: the Gathering è circondata da un’aura di carismatico mistero che pochi giochi al mondo possono vantare.
La leggenda narra che... un bel giorno Richard Garfield mise assieme il primissimo mazzo del suo nuovo gioco formando semplicemente un mazzo di ottanta carte con tutti i cinque colori e gli artefatti, lo divise in due parti (all’epoca si giocava con sole quaranta carte) e invitò il suo amico Barry "Bit" Reich a giocare la prima partita di Magic della storia. La partita andò avanti finché uno dei due mazzi non diventò praticamente ingiocabile. Da allora Barry può vantarsi di essere stato colui che vinse la prima partita di Magic della storia.
Al primo gruppo, conosciuto da alcuni come East Coast Playtesters, fu assegnato di sviluppare il set “Ice Age”. Questo gruppo si mise d’impegno e, nel processo creativo, ideò anche altri set: Alliance, Antiquities e Fallen Empires. Tutte espansioni che vennero pubblicate negli anni successivi ed è giusto ricordare che, sebbene Ice Ace e Alliance furono editate rispettivamente solo nel ‘95 e nel ’96, furono proprio queste le prime due espansioni ideate per Magic.
A un secondo gruppo fu assegnato un set con il nome di lavorazione “Menagerie” che diventò così grande da dover essere diviso in due parti e che qualche anno dopo diede luce alle espansioni Mirage e Visions.
Fu un vero peccato perché il design concettuale di Spectral Chaos era molto all’avanguardia, con particolari meccaniche. Erano già stati fatti quattro interi cicli di play-test quando l'espansione fu presentata alla Wizard of the Coast due anni dopo, ma la principale paura dell'editore fu quella di temere che il pubblico non reagisse bene a un altro set multicolore subito dopo le Legends e così il set di Barry non vide mai la luce nella sua interezza. E da appassionato del gioco la cosa fa ancora più dispiacere, pensando che le tre espansioni che seguirono Legends (The Dark, Fallen Empires e Homelands) sono tra le più insulse mai stampate.
Un set enorme, uno sguardo nella capsula del tempo che fa luce sulle origini di alcune tra le più grandi e audaci idee di Magic: la meccanica di “Flash”, che permette di giocare una qualsiasi carta come fosse un Istantaneo; la meccanica di “Pitch Spell” che permette di giocare una carta non spendendo mana, ma pagandone il costo eliminando dalla mano un’altra carta; l’idea di frazioni non intere di mana per pagare una carta (vista solo nelle Unhinged, set “for fun” non legale in alcun formato ufficiale) e terre base che forniscono mana incolore (in parole povere Barry in questo modo introduceva un sesto colore, al di là dei cinque principali).
La rivelazione dell'intero set di Spectral Chaos che di Keith Adams fece nel 2015 in un noto video su YouTube, è una cosa affascinante. Ha fornito un’occasione senza precedenti per vedere le brillanti idee partorite da uno dei designer più originali della storia di Magic: The Gatherig. Per chi fosse interessato è possibile scaricare la lista intera delle carte.
Da allora tanti giocatori hanno sognato che questo set venga finalmente stampato dalla Wizard of the Coast e qualche fanatico si è addirittura divertito nel proporre la propria versione delle carte studiandone un layout simile a quello originale.