Lisboa: anteprima Essen 2017

Lisboa: copertina
Vital Lacerda, BGG

Alla fine del 1700 Lisbona viene distrutta da un terremoto, un incendio e uno tsunami. Il vostro compito sarebbe quello di ricostruire questa fortunata città; ma, dopo aver letto il regolameno stile Lacerda, la tentazione è quella di lasciarla rasa al suolo. 

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Per uno-quattro giocatori, 60-120 minuti di tempo, consigliato solo a giocatori esperti, basato su piazzamento tessere, gestione mano, gestione risorse, controllo area, questo Lisboa è l'ennesimo Lacerda: stesso stile, stessa appetibilità.

 
Lisboa: plancia giocatore
Lisboa: plancia giocatore

Riassunto di gioco

Un riassunto organico di gioco è quasi impossibile, vista la tortuosità dello stesso e il fatto che sia scritto veramente male. Vi viene in aiuto san Paul Grogan, se volete capirci di più.

In pratica, si tratta di fare a turno una delle quattro azioni disponibili, ciascuna dotata di una serie di ramificazioni, sotto-azioni e conseguenze, come ben ci ha insegnato l'autore. 

Ogni azione si esegue giocando una carta dalla propria mano: una qualsiasi per piazzare due tipi diversi di carte sulla tua plancia, due specifiche per due azioni sul tabellone.

  • Si può inserire una carta nobile nella parte superiore della propria plancia, attivandone l'effetto sul margine inferiore una volta e poi beneficiando del bonus su quella superiore, che rimane visibile. 
  • Si può inserire una carta tesoro nella parte inferiore della plancia, prendendo monete in base all'attuale valore del tesoro e poi il bonus permanente indicato sulla parte inferiore della carta, che rimane scoperta

Entrambe queste carte danno accesso, obbligatoriamente, ad una delle due seguenti azioni principali:

  • vendere merci. Consiste nello spostare tutte le merci che si vuole dal magazzino della plancia alle navi, proprie o degli avversari. Ogni nave (che occupa uno dei tre spazi sulla parte alta di una plancia) ha una capacità di carico massima. Così facendo si guadagnano soldi in base alla merce; inoltre il proprietario della nave guadagna punti vittoria, quando questa è piena;
  • commerciare con i nobili. Si dà al nobile scelto (sono tre) una o due delle merci da lui desiderate e poi si esegue ciascuna delle due azioni su cui ha piazzato le merci. Le azioni a disposizione permettono di: 
  1. piazzare ufficiali dai nobili, per prendere gli edifici dalle loro pile; 
  2. prendere un piano urbanistico (serve poi per piazzare edifici) da una delle due pile; 
  3. costruire una nave e piazzarla alla propria plancia; le navi aumentano il tesoro generale, la propria influenza e possono essere caricate di merci, per soldi e punti vittoria; 
  4. produrre merci, ovvero prendere una merce per ogni negozio che hai costruito in città;
  5. incontrare il cardinale, prendendo una delle sue tessere, che danno abilità permanenti in partita (massimo se ne hanno quattro per volta);
  6. ottenere un favore reale, ovvero prendere una delle tre tesserine da uno dei tre nobili corrispondenti; queste tesserine possono essere usare per “seguire” l'azione di un altro giocatore quando eseguirà “visitare un nobile”.

Puoi anche giocare una carta alla corte del re, in uno dei tre spazi. Se è una carta nobile, fai subito l'azione correlata allo spazio scelto, come da seguente azione principale.

  • visitare un nobile. Paga influenza pari alle pedine degli altri giocatori sugli spazi di quel nobile. Per prima cosa eseguine una delle azioni (quelle descritte in “commerciare con i nobili”), ma senza pagare la merce, poi fai l'azione principale specifica per il nobile. Ogni altro giocatore può eseguire un'azione minore, spendendo un segnalino apposito. 

Le tre azioni dei tre diversi nobili sono:

  1. costruire un negozio. Si piazza la tessera sul tabellone, rimuovendo cubi terremoto/fuoco/tsunami e si paga il costo indicato. Si prende il bonus dal sito e si piazza una propria casetta sul negozio: togliere casette in questo modo dalla propria plancia sblocca abilità speciali permanenti.
  2. prendere una carta: ci sono otto carte bonus sempre in gioco e quelle prese danno punti a fine partita in base a vari criteri.
  3. costruire un edifico pubblico. Devi avere un appropriato piano di costruzione (tessera). Questi edifici vengono edificati al contorno della città e danno bonus e merci ai negozi nella corrispondente riga o colonna. 

Se invece la carta è di tipo tesoro, si pagano i soldi richiesti e si esegue l'azione principale descritta al centro:

  • sponsorizzare un evento. Si pagano soldi in base al tesoro e si riceve il beneficio indicato al centro della carta stessa.

L'ultimo uso alternativo per una carta giocata è quello di scartarla per prendere una moneta.

Alla fine del turno, si prende una nuova carta dal tabellone, per rimpinguare la  mano; dopodiché si ricollocano gli elementi mancanti sul tabellone. 

La partita è divisa in due grossi periodi di gioco, con una fase di punteggio intermedia e un cambio di mazzi, introducendo carte più potenti. Una fase termina quando si esaurisce un determinato tipo di carte. 

Quando la partita termina, alla fine del secondo periodo, si contano i punti, tramite un bel sistema a insalata di punti, sommando a quelli presi nel corso del gioco i punti avanzati dati da navi, cubi calamità rimossi, negozi costruiti, soldi, influenza, ufficiali, favori. 
Lisboa: partita
Lisboa: partita

Prime impressioni

Nel fare un riassunto enorme senza in realtà volerlo fare, vi ho già dato da intendere come sarà il gioco: barocco, tortuoso, pieno di bonus a cascata, di sotto-azioni, eccetera. Un Lacerda purosangue, in pratica. 

Lo stile dell'autore è ormai questo: mille tesserine, mille piccoli incastri, di tutto di più. Lacerda, se in un gioco può infilarci una cosa, ce la infila; poi ce ne mette un'altra e le modifica entrambe così da poterne mettere una terza: più aggiunge, più è contento. Scordatevi l'eleganza delle meccaniche (ma anche del tabellone, nonostante l'ammirevole tentativo di riproporre lo stile delle azulejo portoghesi), scordatevi l'ottenere profondità con la semplicità, scordatevi la massima per cui “la perfezione (nel design) si ottiene non quando non c'è nient'altro da aggiungere, bensì quando non c'è più niente da togliere”.

Le meccaniche sono note, già viste e non introducono nulla di nuovo: del resto l'autore non ha mai puntato molto sull'originalità, preferendo la complicazione. 

Lisboa non fa eccezione e si conferma un Lacerda 100%: piacerà tantissimo agli estimatori dell'autore, rimarrà totalmente indigesto a tutti gli altri. Come una pizza con ananas e porchetta.  

Lisboa: tabellone
Lisboa: tabellone

Commenti

cit.

Come una pizza con ananas e porchetta.  
....mi sono quasi ribaltato dalla sedia nel leggerlo. Che dire, il gioco mi arriva tra un paio di settimane circa. Sono sempre stato affascitano da questo autore, sicuramente per molti, ma non per tutti. Il problema di fondo sara', come al solito, avere un gruppo con le stesse sinergie per poterlo affrontare non la prima volta, ma una seconda, una terza....

Lacerda non fa per noi. Passiamo senza rimpianti.

❤️Lacerda❤️

 Non vedo l'ora

sarà per questo che non ho un Lacerda (notare la mia firma in calce)

Anch'io passerei: s'è fatta lacerda.

 

azz. agz sei un estimatore di lacerda vedo....

non so, anche io sono per il connubio giochi profondi con meno regole ed eccezioni possibili. un mio amico l'ha preso, l'ho proverò come tutte le cose prima di dare un giudizio 

Solo una mente folle come lui poteva creare un gioco così complicato da deliziarmi la materia grigia. AH sicuramente nel mio scaffale prima possibile. Siiii Lacerda, così così, daiiiii più forteeee. Distruggimi il cervellooooooo. Siiiiiiii.

Non sono né un estimatore, né un profondo conoscitore dei giochi di Lacerda, ma ho apprezzato CO2 e Kanban, dopo aver dato un'occhiata alle regole ero anche pronto ad acquistare questo titolo... ma visto il prezzo non mi arrischio, soprattutto considerando che nel mio gruppo suscita sentimenti contrastanti questo autore.

Mah, se si comincia a criticare giochi come Lisboa, e/o Vital Lacerda style in generale, allora possiamo buttare nel cesso ed a cuor leggero il 90% de giochi e chiudere baracca e burattini...

magari il 90% no, ma...

agz, è interessante questo spunto, visto che hai sempre mille idee perchè non provi a proporre, se possibile e se hai voglia, un confronto lacerda - splotter con opinioni e pareri di chi conosce entrambi gli stili che credo siano per alcuni versi in forte contrapposizione e abbiano il comune denominatore di essere giochi comunque estremamente impegnativi. io non ho mai giocato un lacerda, penso rimedierò presto.  

agz, è interessante questo spunto, visto che hai sempre mille idee perchè non provi a proporre, se possibile e se hai voglia, un confronto lacerda - splotter con opinioni e pareri di chi conosce entrambi gli stili che credo siano per alcuni versi in forte contrapposizione e abbiano il comune denominatore di essere giochi comunque estremamente impegnativi. io non ho mai giocato un lacerda, penso rimedierò presto.  

 

Tyson vs Spinks parte 2?

Ovviamente Splotter è Tyson :D

Non scherziamo .. paragonare Lacerda con gli Splotter .. come paragone la merda  con la cioccolata ..Quando Lacerda farà un gioco divertente e non inutilmente complicato , con un manuale di 8 pagine allora ne parleremo .. per adesso rimane solo un autore sopravvalutato.. (io ho giocato a kanban e vinhos )

 

Vorrei spezzare una lancia in favore di Lacerda!!!

È vero, i suoi giochi sono complicati e pieni di sottoregolette. Ma se li si raffronta con le tematiche sviluppate dall’autore non si può capire come poterne fare a meno.

Mi spiego meglio! Come si fa a fare un gioco su una ricostruzione totale di una città o sulla gestione di una galleria d’arte o su quella di una cantina di vini (e via dicendo) con due regolette in croce. Ne uscirebbe un gioco talmente poco profondo e banale da non valer la pena nemmeno di essere tolto dalla scatola e apparecchiato!!

Ribadisco, le regole ci sono e si fanno sentire, ma sono tutte coerenti con l’ambientazione e perfettamente integrate con il motore di gioco. Praticamente mai mi è capitato di trovare un suo lavoro sbilanciato verso una strategia piuttosto che un’altra.

In conclusione certo o lo si ama o lo si odia, ma se si cerca un gioco con due regolette in croce bisognerebbe rivolgersi verso il lato American dei BoardGames. È anche vero che si può fare un German con poche regole, ma come salvarsi dal non cadere nella banalità o nel fare lavori troppo puerili?? Ormai ci sono talmente tanti BoardGames che lo spazio si assottiglia!!!

generalmente è il contrario di quel che dici: gli american hanno più regole, i german sono più asciutti. Al di là di questo, tra i migliori german se ne annoverano parecchi con un regolamento snello ma grande profondità e complessità di scelte, giacché aver regole complicate non significa esser giochi profondi o complessi...ma appunto solo complicati. 

Ogni volta che gioco un Lacerda la prima cosa che mi viene in mente è "quanta roba che ci ha messo"  e mai "che bella idea, che bella meccanica che ha sviluppato". Il che, parafrasando, è come dire quantità vs qualità. 

....in una recensione bisognerebbe sempre essere super partes, qui mi sembra che l' odio soggettivo verso l'autore abbia reso un pò vana la recensione stessa.
Peccato perchè sia la forma sia la sostanza di quello che scrivi in generale sui giochi le apprezzo sempre entrambe, ma credo che Vital ti abbia bucato le gomme della macchina anni fa!!!  :D

Credo soprattutto non sia una recensione ma un'anteprima ;)

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