Gli Imperdibili: i migliori giochi da tavolo del 2005

Dopo il 2004, anche il 2005 ci regala delle vere perle, destinate a durare parecchio sui tavoli da gioco

Approfondimenti
Giochi

Per chi si fosse perso il primo articolo, in cui sono spiegati i criteri con cui vengono redatti tutti gli altri, lascio qui il link, in modo tale che uno possa andare a recuperare l'introduzione e farsi un'idea.

In breve si tratta di selezionare i giochi migliori senza barriera alcuna, da qualli per bambini ai wargame per grognard, di anno in anno, con una sola discriminante tra quelli proposti in lista: ua soglia che divide i capolavori dai giochi "solo" ottimi.

Twilight Struggle

Probabilmente il wargame più famoso della storia, il capolavoro di Ananda Gupta e Jason Matthews riesce nell’impresa di raccontare una versione anti-storica, ma decisamente verosimile della guerra fredda, dalla fine della seconda guerra mondiale fino alle rivoluzioni pacifiche del 1989. Ci riesce con un regolamento tutto sommato semplice – almeno per gli standard della Gmt –, un’asimmetria appena accennata ma che si fa sentire (l’Urss più forte nelle prime fasi, gli Stati Uniti che devono resistere e provare a vincere nella seconda parte della partita) e soprattutto a un card driven con un doppio utilizzo delle carte del mazzo condiviso che ha fatto scuola.
Per tanti anni numero uno di Boardgamegeek, Twilight Struggle è ancora oggi un punto di riferimento nel mondo dei giochi da tavolo.

Caylus

Il gioco più celebre di William Attia non raccoglie pareri unanimi, dato che c’è chi sostiene – con argomentazioni tutt’altro che strampalate – che non sia invecchiato granché bene e che, tutto sommato, non abbia poi lasciato granché al mondo dei giochi da tavolo. In effetti l’autore francese non ha inventato nulla: ha semplicemente preso una meccanica che ai tempi aveva ancora qualcosa da dire, l’ha depurata dei fronzoli (niente omini sbloccabili, tanto per cominciare) e ci ha costruito attorno un gioco in grado di valorizzarla al punto tale da dare luogo a quello che per molti è il miglior titolo di sempre basato sul piazzamento lavoratori.
Lungo, punitivo, fortemente strategico, ma con componenti di tattica e interazione feroce decisamente marcate, Caylus è un titolo che non ha mai potuto lasciare indifferenti.

Twilight Imperium 3rd Edition

La terza edizione del gioco che per eccellenza mette insieme tutto ciò che la fantascienza epica ha reso famoso per permettere ai partecipanti di fare scontrare i loro ben caratterizzati imperi. A renderlo grande sono scontri che avvengono sui due livelli spazio e terra tramite unità diverse e le loro possibilità di interazione talvolta migliorate da tecnologie sviluppabili. La forte caratterizzazione delle tecnologie sono l'altro elemento di grande attrattiva del gioco. Diverse efficaci semplificazioni e l'inserimento del meccanismo dei ruoli ispirato da Portorico rendo questa terza edizione un deciso passo avanti rispetto alla precedente... seppur trovo che le regole ancora non forniscano la giusta spinta a scontrarsi di continuo a giocatori non guerrafondai di loro.

Indonesia

La Splotter Spellen porta il pick-up&deliver su un altro livello. I giocatori dovranno acquisire compagnie produttive o di trasporto, per la produzione e la distribuzione di beni primari nell’arcipelago indonesiano. La particolarità sta nel fatto che le varie compagnie, producenti lo stesso bene, possono fondersi tra loro. Non solo: si possono fondere anche compagnie appartenenti a giocatori diversi, rimanendo in possesso a uno dei due proprietari originali o passando entrambe a un terzo che le acquisisce in blocco. Chi perde l’asta per questa nuova maxi compagnia riceve il suo compenso in denaro… e potrebbe anche fare un affare, visto che, alla fine, vince solo e unicamente chi ha più soldi. 
Un gioco spietato in cui ogni errore si paga a caro prezzo e in cui la pessima ergonomia è bilanciata dalla grande profondità e soddisfazione.

Empire of the Sun

Gioco di simulazione storica di Herman, che copre su scala strategica le vicende della guerra del Pacifico (’41-’45) e in cui l’Autore opera un affascinante esperimento di design, dando un’anima card driven ad una struttura da monster game. Il sistema card driven ha mazzi di fazione che prevedono quattro tipologie di carte: Offensiva, Reazione, Politica, Risorsa. Oltre al classico binomio punti operazione/evento, ciascuna carta riporta una doppia condizione di intelligence (una per l’operazione, una per l’evento) che simula la tecnologia radar dei mezzi aeronavali e gli effetti della ricognizione a lungo raggio. La condizione di intelligence può influenzare pesantemente il combattimento aeronavale, di per se stesso basato su un sistema semplice ed elegante ma brutalmente legato all’esito del dado. A detta degli esperti il gioco risulta ottimamente equilibrato, con un sistema di bilanciamento che opera un’inversione dei rapporti di forza (il Giappone parte molto forte ma tende a indebolirsi, mente gli Alleati partono deboli ma tendono a rafforzarsi) e delle condizioni di vittoria asimmetriche che riflettono l’andamento di tale inversione: il Giappone dovrà puntare a fiaccare la volontà politica dell’avversario resistendo all’avanzata alleata, mentre gli Alleati dovranno rispettare un preciso ritmo di riconquista del sud-est asiatico e avvicinarsi all’homeland nipponico per bombardare a ripetizione Tokyo oppure per occuparlo militarmente. Wargame strategico che consente raffinatezze scacchistiche e in cui non è detto che vinca chi ha forza di fuoco maggiore.


----- SOGLIA DEL CAPOLAVORO -----


Glory to Rome

Glory to Rome è un gioco basato sulle carte, in cui ogni giocatore ha il compito di costruire la propria città. Ogni carta può fungere da edificio, cliente, materiale grezzo o risorsa lavorata. In questo modo il giocatore è sempre costretto a prendere decisioni importanti. Le azioni usano il meccanismo dei ruoli condivisi, per cui un giocatore scglie un ruolo e ne esegue il potere e gli altri al tavolo possono seguire lamedesima azione scartando dalla mano la carta idonea. Chi non sfrutta tale beneficio può comunque pescare nuove carte, in modo da essere più pronto al giro succesivo. La fine della partita è controllata dai giocatori e c'è più di un modo per vincere la partita.

Shadows over Camelot
Shadows Over Camelot
Shadows Over Camelot

Quando l'esistenza dei collaborativi ancora era una sorpresa per i giocatori, questo titolo inserisce a prepotenza nel panorama ludico anche una nuova rivoluzione: la possibile presenza di un traditore, che ispirerà nuove generazioni di ottimi giochi. Queste due novità del tempo sono inserite in una struttura che porta al tavolo fino a 7 giocatori con meccaniche semplici e dalla base astratta, adatte a tutti che danno luogo ad un rapido e piacevole flusso di gioco, condito da personaggi differenziati e qualche azzeccato tocco di ambientazione esaltato da miniature al tempo non comuni e belle illustrazioni.

Diamant

Il gioco è fondamentalmente un push-your-luck. I giocatori impersoneranno degli esploratori impavidi che, turno dopo turno si addentreranno nelle profondità di un tempio. Ogni turno verrà girata una carta che potrebbe dare punti ai giocatori ma che potrebbe anche essere una carta pericolo.
Quando viene rivelata una carta pericolo identica ad una già rivelata sul tavolo il tunnel crolla e chi non aveva ancora fatto rientro al campo base perde le ricchezze accumulate in quel round.
La partita dura 5 round, con piccolissime variazioni tra l'uno e l'altro, e poi il giocatore che è riuscito ad accumulare più ricchezza viene proclamato vincitore.

Antike
Antike, un gioco da tavolo di Mac Gerdts
Antike, un gioco da tavolo di Mac Gerdts

Il primo gioco con la rotella, esordio al game design di Mac Gerdts. Ogni giocatore controlla un’antica civiltà nel bacino del Mediterraneo e cerca di portarla alla vittoria conseguendo una serie di obiettivi che abbracciano l’espansione, la conquista, la religione, il progresso, l’esplorazione. Il sistema di selezione azioni è appunto la celebre rotella, per cui ognuno può scegliere liberamente uno spicchio con un’azione a massimo tre posizione di distanza dalla precedente, in senso orario, oppure spingersi anche oltre, ma pagando una penale. 
Antike è in sostanza una corsa a chi realizza per primo un prefissato numero di obiettivi e come tale una gara di ottimizzazione all’ultima mossa tra i giocatori.
Nel 2014 esce la versione Antike II, che consiglio, con qualche modifica atta ad introdurre più varietà strategica e ad eliminare alcune possibili situazioni di stallo.

La Torre degli Animali

Gioco per bambini in cui però si diverte tutta la famiglia. a seconda del risultato di un dado, occorre impilare animali in equilibrio precario, gli uni sugli altri, avendo come base un grosso coccodrillo di legno. Chi per primo finisce le sue bestiole è il vincitore, ma non cantate mai vittoria troppo presto: gli avversari possono costringervi a piazzamenti difficili e gli animali che cadono vanno nella vostra riserva.

Nacht der Magier

La notte dei maghi è un altro particolarissimo gioco per bambini. Stavolta da fare al buio pesto. A luci completamente spente, infatti, brillano solo le parti luminescenti del gioco. Ciascuno deve cercare, manovrando una pedina su un piano ingombro di cilindri di varia misura, di spingere il proprio calderone magico nel falò centrale. non appena si fa però cadere un pezzo dal tabellone rialzato, il proprio turno termina e sta al giocatore successivo, che naturalmente farà di tutto per allontanarci dalla vittoria.

Bonaparte at Marengo

BaM è un libro che diventa realtà, più precisamente è una mappa del Chandler (Le Campagne di Napoleone) che prende vita: con la sua mappa bianca e le aree dai contorni sottili, le eleganti unità rosse e blu. La prima volta che l’ho intavolato ho provato il brivido del deja vu che mi aveva preso ancora bambino davanti al librone edito da Rizzoli.
Il gioco è movimento ad aree, unità con valori segreti, deterministico nel movimento e nella risoluzione del combattimento ma è tutto fuorché astratto, Le vicende di 220 anni fa rivivono nel micidiale fuoco ravvicinato dei moschetti e nelle furibonde cariche di cavalleria, bisogna ingannare l’avversario. L’unico aspetto negativo è la poca rigiocabilità, dopo 3 o 4 partite le caratteristiche del campo di battaglia di Marengo, delle unità coinvolte e delle migliori strategie da usare diventano note e ripetitive.
Regolamento inutilmente convoluto, laddove il gioco è semplice pur contenendo idee estremamente innovative per l’epoca. Poteva evolversi come la famiglia dei Card Driven, invece ha raggiunto il top con Austerlitz e poi si è fermato a Gettysburg. 
In conclusione BaM è stata una grande evoluzione nel mondo del wargame, peccato che la “famiglia” si sia allargata di poco e allo stato si sia estinta senza sbocchi (un po’ come l’uomo di Neanderthal).

Si ringraziano per i contributi: sinclair, s83m, Il Signor Darcy, linx, Peppe74, Rosengald, Iugal, Gen0, Pennuto77, dave2306, cosarara, dimarco70, Fabio Cambiaghi

 

Commenti

Tra quelli provati, Twilight Struggle e Caylus sono sicuramente dei capolavori, quest'ultimo l'ho recuperato solo di recente, non sono un collezionista ma è uno dei "pezzi" che volevo sullo scaffale. Indonesia è l'unico tra gli Splotter Spellen più quotati che mi manca di provare.

Tra i titoli sotto la soglia del capolavoro ho apprezzato molto sia Antike (per la verità nella sua nuova edizione) sia Shadows over Camelot. In collezione io ho un altro titolo interessante del 2005 targato Rudiger Dorn, Louis XIV.

Twilight Struggle domina ancora!

Devo dire che questa annata mi piace molto. Caylus un cult, Twlight Imperium 3 edizione è l'ultima versione che possiedo di questo gioco e ai tempi ci ho pure giocato abbastanza (ora non avrei il tempo), Antike e Twilight Struggle sono pure giochi che ho apprezzato. 

Niente più indicatori di influenza, originalità e longevità? Peccato, li trovavo interessanti. :/

La descrizione di Caylus la trovo inadeguata, troppo negativa. Quale gioco avrebbe pareri unanimi?! :D

Elijah scrive:

La descrizione di Caylus la trovo inadeguata, troppo negativa. Quale gioco avrebbe pareri unanimi?! :D

@Linx

Scimmia al top per Nacht der Magier!

Mi sono andato a vedere subito la tua recensione!

Possibile che nessun editore italiano abbia ripubblicato questo capolavoro? 

Caylus è un capolavoro vero, non come quei giochi per cui si abusa dell'espressione ogni giorno. La meccanica dell.ordinato svolgimento delle azioni unita al piazzamento lavoratori e' senz'altro innovativa ed originale. TS è un gioco meraviglioso ma occorrono diverse partite per goderlo appieno conoscendo le carte bene. Indonesia è uno splotter eccessivo, lunghissimo ed imprevedibile, come il mondo delle fusioni ed incorporazioni aziendali che rappresenta. Non per tutti nemmeno tra gli splotteristi. Antike  non mi è mai piaciuto, davvero brutto e noioso per me, ma ogni tanto sui giochi subentrano anche i gusti personali. MCG decisamente meglio in altri giochi imperial su tutti. 

 Il resto decisamente trascurabile per il mio palato.

 

La torre degli animali fa impazzire i miei figli, era stato un grande acquisto 😁

Antike ho giocato solo la versione II e devo dire che mi è piaciuta tantissimo.. i miglioramenti rispetto alla prima edizione sono tali da far "scavalcare" la soglia masterpiece?

Rubrica top!

Agzaroth scrive:

Elijah scrive:

 

La descrizione di Caylus la trovo inadeguata, troppo negativa. Quale gioco avrebbe pareri unanimi?! :D

 

@Linx

Ah, quindi la responsabilità è sua? :D

Scherzi a parte, è un gioco che ha vinto molti premi convincendo giocatori di tutto il globo (gli utenti americani ma non solo di boardgamegeek.com vincendo il Golden Geek, i giocatori tedeschi vincendo il Deutscher Spiele Preis, i giocatori francesi vincendo il Tric Trac d'Or, varie giurie di esperti vincendo lo Spiel des Jahres "gioco complesso", l'International Gamers Award, ecc.) ed è tuttora ben piazzato in varie classifiche generali di giochi da tavolo (primo in classifica nel sito tedesco hall9000.de, quinto nella classifica del sito italiano goblins.net, settimo nella classifica del sito olandese bordspelmania.eu, ecc.).

A uno il gioco può non piacere, ci mancherebbe altro, ma per una simile rubrica, personalmente la descrizione del titolo l'avrei fatta in termini più positivi. :)

Shadows over Camelot ora come ora è invecchiato malissimo, ma ha avuto il pregio di aprire la strada a un genere che ha prodotto relativamente pochi titoli, ma di assolutissimo valore e che sono amatissimi da chi apprezza il genere

Non so chi abbia detto che Caylus è invecchiato male ma contrasto tale opionione con la mia. Credo sia il miglior piazzamento lavoratori della storia. Ne possiedo e gioco a decine perchè cerco sempre colui che lo possa scalzare ma resta il più pulito e avvincente.

Su Caylus, in risposta alla chiamata  in campo di Aghzaroth.

Se ben ricordi ho evitato di scrivere io la descrizione perché  sarei stato troppo severo.

Se devo dire la mia risponderei che semplicemente non avrei neppure citato Caylus in articolo perché non ha inventato niente ed è  pure invecchiato male. Per me non è  né una pietra miliare né  un classico. Non lo trovo imperdibile. Solo un vecchio gioco, al tempo buono e premiato perché la concorrenza  era scarsa.

 

Se per Glory to Rome esistesse una categoria spessore di gioco/dimensioni fisiche/prezzo starebbe nell'Olimpo. Manca una classifica "pesi medi da viaggio", non party, non family, da poter intavolare in birreria o in spiaggia :).

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