A Handful of Stars: anteprima

A Handful of Stars: copertina
Eric Martin BGG

A handful of Stars di Martin Wallace pare un 4x a tema spaziale, il cui motore è mosso dalla meccanica del deck building... Andiamo a conoscere il regolamento...

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A Handful of Stars

N.B.: questa è un'anteprima, nasce dalla sola lettura del regolamento, quindi non ha in nessun modo valore di recensione!

A Handful of Stars (AHoS) chiude la trilogia di Martin Wallace cui precedono A Few Acres of Snow e Mythotopia. Come precisa il regolamento, se già conoscete questi due giochi, avrete già familiarità con le meccaniche di AHoS.

Il gioco comincia posizionando casualmente i 36 sistemi planetari sul tabellone composto da altrettanti spazi connessi fra loro. I sistemi si dividono in abitabili e non abitabili. I primi faranno fare più punti e serviranno per costruire le flotte da guerra, i secondi saranno più ricchi di risorse.

A Handful of Stars: tabellone
Prototipo tabellone
Successivamente si passa alla composizione del proprio mazzo iniziale. Prima di tutto verrà assegnata casualmente a ciascun giocatore una fra le 7 razze disponibili con poteri unici e quindi le 3 carte corrispondenti a cui se ne aggiungeranno altre 4 uguali per tutti più 2 carte tecnologia pescate a caso fra le 41 disponibili. Da questo mazzo si pescheranno 6 carte che formeranno la mano iniziale.

Nel gioco troveremo 4 tipi di risorse: Energia, Materia, Popolazione e Ricerca. L'Energia serve per muovere le proprie armate (un punto è necessario per muovere una flotta lungo una connessione). La Materia ha due usi, il primo in combattimento servirà per aumentare la vostra forza, il secondo, per costruire flotte e basi stellari. La Popolazione è anch'essa necessaria per costruire flotte e basi stellare, ma anche per colonizzare nuovi sistemi planetari. La Ricerca è infine necessaria per acquistare nuove carte tecnologia.

Scopo del gioco è terminare la partita con il maggior numero di punti vittoria, conquistabili espandendosi verso nuovi sistemi ed acquisendo nuove tecnologie. Il proprio pianeta di origine da 7 punti vittoria, ogni colonia 5, ogni avamposto 3.

Il giocatore attivo di turno può svolgere due azioni (anche uguali fra loro), dopodiché pesca carte fino ad averne nuovamente 6 in mano. Quando il mazzo di pesca si esaurisce, si mischia la pila degli scarti per formarne uno nuovo.

Questa azione è molto importante, perché scandisce anche il passare dei turni e quindi la fine della partita. Ogni volta che un giocatore forma un nuovo mazzo con la pila degli scarti, avanza di uno spazio il segnalino della shuffle track e a seconda del numero di giocatori, la partita terminerà quando verrà raggiunto il 14 in 2 giocatori, 18 in 3 e 20 in 4. È comunque permesso un turno a tutti gli altri giocatori cosicché alla fine tutti abbiano svolto un pari numero di turni.

Si ha a disposizione un ventaglio di azioni che richiedono la spesa di alcune risorse. Le carte nella nostra mano possono avere uno o più simboli corrispondenti e vengono scartate come spesa. Nel caso siano presenti più simboli sulla carta, ne viene scelto uno solo.

  • Costruire nuove unità: con una singola azione si possono costruire una o due unità al prezzo di un punto Materia e un punto Popolazione ciascuna. La scelta è fra una flotta avente forza 3 e con la possibilità di muoversi fin dall'inizio della partita o una base stellare avente forza 5, ma che necessita della tecnologia apposita per potersi muovere. È possibile costruire unità militari solo sul proprio pianeta madre o su una colonia.
  • Muovere le flotte ed ingaggiare combattimento: il limite al movimento è dato dalle proprie risorse in mano. Muovere un'unità militare lungo una connessione costa un punto Energia. Se il movimento termina su un sistema dove sono presenti unità nemiche o su un pianeta neutrale con forze aliene, comincerà un combattimento.
  • Colonizzare un sistema (dove ci sia una propria unità militare e nessuna colonia o avamposto nemico): al costo di 3 punti Popolazione si può piazzare una colonia (3 punti vittoria), al costo di 1 punto Popolazione un avamposto (1 punto vittoria). Nel caso sia presente già un proprio avamposto, è possibile trasformarlo in colonia al prezzo di 3 punti Popolazione e salendo di 2 punti vittoria.
  • Acquisire una carta tecnologia: spendendo il costo richiesto in punti Ricerca è possibile prendere una carta tecnologia e metterla nella propria pila degli scarti.
  • Piazzare una carta in riserva: nella propria plancia si hanno a disposizione 2 spazi su cui poter piazzare carte in modo da renderle disponibili nei turni futuri come se fossero in mano.
  • Scartare carte: si possono scartare una o più carte.
  • Rimuovere una carta dal gioco: si può scegliere una carta dalla propria mano o dalla riserva in modo da assottigliare il proprio mazzo e rederlo più efficente.
  • Usare l'effetto di una carta azione: alcune carte hanno la dicitura Azione e possono essere usate seguendo quanto scritto nel testo.
  • Passare: se non si ha nulla di meglio da fare.
A Handful of Stars: carte
Carte
Spendo qualche parola sul combattimento. Nel momento in cui un giocatore porta delle sue truppe su un sistema occupato da un altro giocatore viene calcolata la differenza di forza fra le due armate. L'attaccante ha ora la possibilità di ritirarsi senza subire perdite, dopodiché il difensore può anch'esso decidere di battere in ritirata. Se questo non avviene comincia il combattimento: chi si trova in svantaggio (l'attaccante deve avere almeno +1 forza mentre il difensore si conta vincente con la parità) ha la possibilità di incrementare la propria forza fino a trovarsi in situazione di vantaggio e si procede alternandosi così finché un giocatore non ha più modo di incrementare il proprio valore. Si guadagna forza combattimento spendendo punti Materia, giocando carte che hanno effetto nel combattimento o spostando proprie flotte nel sistema dove avviene il combattimento spendendo punti energia.

Finito il combattimento il giocatore vincente perde metà delle sue unità militari arrotondate per difetto (su 5 unità ne perde 2), mentre il giocatore sconfitto perde metà delle sue unità militari arrotondate per eccesso (su 5 ne perderà 3) ed in più dovrà ritirarsi verso il/i pianeta/i più vicino alla zona del combattimento senza dover spendere energia. Se le unità si trovano impossibilitate a ritirarsi vengono distrutte. In caso di vittoria dell'attaccante, il difensore dovrà rimuovere il proprio segnalino pianeta madre, colonia o avamposto dal sistema planetario. Per poterlo colonizzare, si dovrà comunque spendere un'azione apposita. In ogni caso il difensore ha diritto a pescare carte fino a tornare ad averne 6 in mano.

A Handful of Stars è attualmente preordinabile al prezzo poco concorrenziale di circa 80 euro spese di spedizione comprese. Si tratta dell'ultimo gioco prodotto dalla Treefrog Games e ne verranno prodotte solo 2500 copie. I diritti sulla meccanica del gioco sono comunque stati venduti alla FFG, ma non si sa nulla su quello che ne verrà fatto, che sia una ristampa o un rimodellamento simile a quanto accaduto per A Study in Emerald.

Commenti

Bella anterpima. Su Afaos aveva avuto quel famoso problema di bilanciamento e Mythotopia non era poi un granché, speriamo Wallace abbia fatto tesore delle esperienze passate e che questo terzo capitolo sia il gran gioco che ci si aspetta da lui.

Nota a margine: l'immagine di copertina è veramente sublime.

condivido le speranze di Agz. Ho adorato Pochi Acri di Neve e spero di ritrovare "migliorata" la meccanica che era all sua base! Attendo impaziente.

Anche solo dall'anteprima mi attira...mi affascina proprio, sono davvero curioso.
Concordo con te @Fedellow, l'immagine di copertina è bellissima!!!

Grazie per l'anteprima @akiosix

Wallace è il mio autore preferito e nonostante ultime prove non esattamente brillanti, aspetto con ansia quest'ultima sua fatica targata Treefrog Games. 

Come detto da Sava, se dovesse migliorare Pochi Acri di Neve e magari aggiungerci qualche twist interessante, beh, sarà un acquisto certo per me!

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