Ho visto cose che voi umani.... ovvero come sono sopravvissuto a Twilight Imperium IV

illustrazione scatola
immagine di propietà della Fantasy flight games

La cronaca della mia prima partita alla leggenda degli America, un Monster Game temuto per mole e durata della partita che rappresenta uno spartiacque nella vita di un giocatore. 

Report

L’imperatore è morto, lunga vita all’imperatore! Ma mentre celebriamo il defunto sovrano della galassia, affiliamo le armi per essere i prossimi a sedere sul trono di Mecatol Rex e dominare la galassia.

 

Sono le 18.00 quando io, e Bernard ci troviamo a casa di N.Fish, per mettere in tavola uno dei monster game più iconici della storia dei giochi da tavolo moderno.

É la prima partita per me e N.Fish, così mentre prepariamo il tavolo e addentiamo un Kebab,  Bernard che ha già qualche partita alle spalle ci fa un ripasso veloce delle regole e ci chiarisce qualche dubbio.

Siamo eccitati e intimoriti dal sapere che anche solo in tre giocatori ci aspetta una partita di sei ore nel migliore dei casi. Guardando il regolamento, le fasi sulla carta sembrano veloci, e non riusciamo capire come mai il gioco possa durare tanto, abbiamo l’impressione che impareremo la lezione sulla nostra pelle.

Per non fare disparità estraiamo a sorte le fazioni di partenza tra le sei raccomandate per la prima partita.

Schede Fazione
Schede Fazione

N.Fish prende gli iconici Hakan i leoni spaziali che campeggiano sulla scatola delle varie edizioni del gioco da oltre vent’anni, Bernard invece prende le tartarughe spaziali (The Xxcha Kingdom). Non ne é particolarmente soddisfatto perché i tartarugoni  sembrano essere più orientati alla diplomazia e ha l’impressione che in una partita a tre la diplomazia abbia poco spazio, la sua convinzione si rafforza quando io pesco a caso tra le rimanenti e vengo nominato campione della Federazione di Sol l’equivalente dei terrestri, razza giovane e debole ma molto espansiva, la mia forza risiede nell’espansione e nella colonizzazione con le sue truppe di terra speciali e i suoi trasporti modificati.

flotta iniziale di Sol
flotta iniziale di Sol

Sono le 19.00 quando partiamo, apriamo timidamente in modo classico, i leoni conquistano un sistema e commerciano, le tartarughe si espandono con la flotta e conquistano pianeti grazie alla loro abilità speciale, io mi apro a ventaglio forte di una flotta iniziale con 2 Carrier (i trasporti truppe) e un po’ di truppe.  Dei miei due obiettivi segreti solo uno sembra raggiungibile nel breve periodo, devo avere 4 sistemi di difesa planetaria (PDS), per cui perseguo la linea di avere punti comando con la carta tattica Leadership (che fornisce tre token comando) e Construction ( che permette di mettere oggetti come i porti spaziali e i PDS).

Nota sul regolamento: all’inizio di ogni turno, a partire dallo speaker, i giocatori selezionano una delle otto carte tattiche che poi determinano l’ordine di iniziativa nel turno, nel caso delle partite a tre o quattro giocatori, vengono scelte due carte, tra queste, quella con il valore più basso conta per il calcolo dell’iniziativa. Queste carte forniscono un bonus principale a chi gioca la carta, ma hanno anche un effetto secondario a disposizione di tutti gli altri giocatori.

carte Strategia
carte Strategia

Il secondo turno scorre tranquillo, avendo preso un po’ di confidenza, lo concludiamo velocemente. Sulla mappa non accade nulla di eclatante, tutti cerchiamo di rafforzare le proprie posizioni. N.Fish resta un po’ spaesato dalla velocità con cui si consumano token comando e strategia paragonata alla quantità ripristinata a fine turno, nonostante ciò durante a fase status avanza ancora il suo indicatore di punti vittoria, mettendo due flotte adiacenti a Mecatol Rex (obiettivo segreto) e spendendo 5 risorse (obiettivo pubblico)

Nota:  i punti vittoria vengono calcolati durante una fase specifica del gioco (status phase) in cui è possibile reclamare al massimo un obiettivo pubblico e uno degli obiettivi segreti in proprio possesso.

Al terzo turno faccio il passo più lungo della gamba, scopro la tecnologia del Gravity Drive (aumenta di uno il movimento) e usoi la flank speed (carta azione che aumenta di uno il movimento) pianto la bandiera della federazione su Mecatol Rex il centro nevralgico della galassia, da questo momento è aperto il senato galattico

tecnologie sviluppate dalla Federazione di Sol
tecnologie sviluppate dalla Federazione di Sol

Nota: Quando Mecatol Rex viene conquistato, si aggiunge permanentemente la Agenda phase dopo la status phase. Durante questa fase i giocatori votano le risoluzioni del consiglio galattico spendendo l’iniziativa generata dai pianeti sotto il loro controllo.

Inutile dire che mi attiro qualche antipatia: il primo a conquistare il pianeta vince un punto vittoria immediato e con la carta tattica Imperial guadagna un ulteriore punto.  Vengo subito minacciato sia a livello di gioco (N.Fish: annienterò la tua flotta!!! Nessuno ti sentirà urlare nello spazio) sia a livello di metagioco (tartarughe: l’ultima partita che ho fatto uno si è arroccato lì al terzo turno, è stata una partita noiosissima!), decido quindi di tenere un basso profilo e non prendo l’Imperial per un paio di turni.

Durante le votazioni cerco di utilizzare qualche carta azione, in particolare quelle denominate raider, sono carte che mi escludono dalla votazione, ma mi danno un bonus se dovessi indovinare, inutile dire che per non concedere un bonus a me, le votazioni si risolvono sempre in modo opposto a quello a me favorevole, provo quindi a giocare di psicologia inversa, ma con scarsi risultati.

Sembra che gli Xxcha mi siano avversi, forse sono intimoriti da me (o da una fama immeritata, costruita ad arte da Hakan) per cui politicamente a parte poche eccezioni entrambi votano in maniera solidale contro di me anche se questo favorisce ulteriormente il giocatore in testa (Che non sono io).

La partita scorre tranquilla e più andiamo avanti esplorando la galassia, più ci accorgiamo della profondità di questo gioco che va oltre la complessità del regolamento (decisamente più lungo che complicato), per cui il tempo che guadagniamo nell’esecuzione dell’azione  lo perdiamo pensando cosa fare e a dove ci porteranno i piccoli passi che stiamo facendo ad ogni turno.

Nel frattempo il rappresentate di Hakan diventa ministro della pace (in pratica previene un’invasione su uno dei suoi sistemi) e guadagna un’altra carta durante la fase agenda che gli assegna un ulteriore punto vittoria che però può essere perso in combattimento, tutto questo sempre grazie al supporto degli Xxcha.

Siamo al sesto turno e finalmente iniziano le schermaglie, mentre Hakan e Xxcha si scambiano pianeti nella parte settentrionale del settore, rafforzo la mia posizione seminando ovunque PDS migliorandone la tecnologia (ora sparano anche sui sistemi vicini, con due dadi e una soglia di successo inferiore). Wellon, un pianeta sotto il mio controllo che fornisce un’icona gialla per lo sviluppo tecnologico, diventa di vitale importanza per Bernard, non saprei dire se gli serva per sviluppare qualche arma segreta o per conquistare uno degli obiettivi pubblici, so solamente che non glielo lascerò così facilmente, purtroppo sono in inferiorità lui arriva con due dreadnought mentre io ho solo una nave della stessa classe, un trasporto truppe e un caccia. Il combattimento però non si risolve come sperato, con l’aiuto di qualche carta azione e di parecchia fortuna ai dadi perdo solamente il caccia mentre lui perde un dreadnought e l’altro subisce un colpo. Bernard opta quindi per una ritirata strategica, ma non senza un forte sentimento di rancore, al momento gioisco, ma mi rendo conto che la cosa non ha fatto altro che cementare l’alleanza tra i leoni e le  tartarughe, purtroppo queste antiche razze nutrono una forte diffidenza per i figli della Federazione.

Ormai siamo quasi a mezzanotte, io segno un paio di punti con la carta tattica imperial permanendo su Mecatol Rex, disponendo nei dintorni  una buona flotta per fare contrattacchi attorno ad essa. Nel frattempo Hakan, si allarga ulteriormente nella parte superiore della galassia arrivando a ben 8 punti vittoria. Bernard sta accusando il colpo per una lunga giornata lavorativa e sconfortato dalla sua posizione (solo 4 punti), e si fa raggirare da Hakan, che con la scusa del portare una manovra a tenaglia porta le sue corvette a ridosso dello spazioporto delle tartarughe e mentre non si accorge della devastazione che sta per arrivargli addosso vota le risoluzioni del consiglio galattico sempre in accordo coi leoni spaziali, mi sento sempre più isolato.

stato del gioco all'inizio del penultimo turno
stato del gioco all'inizio del penultimo turno

É il momento, siamo al penultimo turno Hakan fa scattare la trappola, prende token primo giocatore con la carta tattica politics e dichiara l’invasione di Mecatol Rex, io resisto tutto il turno anche se Carrier e Fighters ci lasciano la pelle. Grazie alle PDS e alle Spec Ops (le forze di terra speciali della Federazione)  resisto e costringo i leoni a combattere casa per casa. Vedendo che la situazione non è recuperabile decido di lasciare la Nebula in cui avevo nascosto alcune navi per andare a bombardare un pianeta per distruggere alcune forze di terra avversarie per guadagnare un punto vittoria con uno dei miei obiettivi segreti, puntando ad occupare uno spazioporto nemico in quello successivo, purtroppo il bombardamento fallisce e distruggo solo metà delle unità, sono quindi costretto ad attuare il piano in un altro turno. Prima della fine approfittando della mia abilità speciale, genero un paio di unità Special Ops sulla nave ammiraglia che nel frattempo aveva lasciato lo spazioporto del pianeta natale per andare ad occupare le zone vicino alla base Xxcha per  conquistare uno degli obiettivi pubblici da 2 punti

Nota: la partita inizia con due obiettivi pubblici, alla fine della Status Phase ne viene rivelato un’altro. I primi cinque obiettivi valgono un punto, mentre i successivi cinque valgono due punti ciascuno. In caso nessun giocatore abbia raggiunto i dieci punti alla fine del turno successivo alla rivelazione del decimo obiettivo, la partita termina e vince chi ha fatto il maggior numero di punti

Il concilio galattico purtroppo decreta la mia fine, nonostante la popolazione di Mecatol Rex stia subendo l’assalto dei leoni di Hakan, passa una risoluzione sul disarmo cui mi oppongo con il solo risultato di farmi perdere le mie carte azione facendole mantenere ai leoni e le tartarughe, mi sono stupito della mossa degli Xxcha, non ho ancora capito se si trattasse di una votazione tesa a guadagnare un vantaggio su di me per cacciarmi dai due pianeti che lo interessano o se vista l’ora tarda e l’approssimarsi della partenza dell’ultimo treno abbia optato per una classica mossa di kingmaking.

Inizia l’ultimo turno. Io e N.Fish siamo pari ad 8 punti,  Bernard insegue rassegnato a 5. Approfittando della sua posizione di Speaker, N.Fish prende la carta Imperial, io prendo la Leadership, se voglio avere qualche possibilità di contrastare l’avversario, poi scelgo Diplomacy senza troppa convinzione.

Nonostante il rafforzamento su Mecatol Rex, le PDS vengono neutralizzate da una carta azione che non posso contrastare essendo rimasto senza, le mie ultime truppe vengono prima bombardate dallo spazio e poi sono costrette a lasciare il pianeta e Hakan reclama la capitale  guadagnando un punto con un obiettivo segreto, io riesco a recuperare un punto a mia volta terminando il bombardamento orbitale ma vista l’ora facciamo un breve riepilogo sulle possibili mosse, altrimenti Bernard sarebbe costretto a passare la notte sul divano di N.Fish, non potendo riconquistare la capitale o segnare un ulteriore punto nella mia prossima mossa, mentre Hakan può ancora giocare la carta tattica Imperial che gli farebbe fare immediatamente il decimo punto.

Hakan sfida Sol nei cieli di Mecatol Rex
Hakan sfida Sol nei cieli di Mecatol Rex

Ci accordiamo sulla vittoria meritata di N.fish, accompagno Bernard in stazione e all’una del mattino riesco finalmente a mettermi a letto, non prima però di aver rivisto mentalmente alcune mosse della partita che avrei potuto fare diversamente. Non ho potuto fare a meno di pensare ai pensionati al bar quando giocano a briscola o scopone scientifico e recriminano ogni mossa sbagliata (mai la propria) a fine partita con il loro compagno di squadra, trovando non poche affinità.

 

Pensieri del giorno dopo

All’inizio ero spaventato ed eccitato da Twilight Imperium, pensare ad una partita di almeno sei ore mi intimoriva non poco. Prima di giocare ho costretto tutti i giocatori a guardare almeno un paio di video tutorial per evitare di perdere un’ora di spiegazione al tavolo (cosa comunque accaduta durante la cena). La partita in effetti è durata sei ore, e non so come potremmo ottimizzare i tempi,  ma nonostante la durata enorme, la tensione in gioco è sempre stata alta ma non stancante, anche se ammetto che la lunga giornata di lavoro (siamo andati tutti a lavorare tra le sei e le sette del mattino) ci ha provati sul finale.

Ho l’impressione che la dimensione giusta del gioco sia di 4 giocatori (circa 7/8 ore) perché in tre ho sofferto molto nelle votazioni del consiglio galattico, vincere solo due votazioni su una decina per via di un fronte comune ha avuto il suo peso, un quarto giocatore avrebbe potuto cambiare notevolmente gli equilibri  o renderli più fluidi.

Non so quanto possa reggere in cinque o sei giocatori in cui leggende narrano di partite durate dal mattino a notte fonda

BoardGamegeek assegna una complessità di 4.13 su 5 al gioco, ammetto che inizialmente leggendo il regolamento mi era sembrata eccessiva, in effetti il regolamento in sé non è particolarmente complesso, la sequenza delle azioni è abbastanza lineare, la complessità sembra risiedere nella scelta delle azioni e delle loro conseguenze sul medio e lungo periodo, saper gestire la quantità di token comando, la dimensione della flotta e le risorse dei pianeti durante la fase di voto e di produzione, ma non si ferma solo sulla plancia, gran parte del gioco si svolge sopra il tavolo,  in una sottile guerra psicologica in cui non conta solo la situazione sul tavolo, ma ci si gioca il tutto per tutto utilizzando ogni piccolo appiglio a nostra disposizione.

Non saprei dire se sia stata l’emozione della prima partita ma ho trovato pochi giochi in grado di coinvolgermi così tanto senza scemare in intensità, ora non mi resta che giocarlo nuovamente per verificare le mie impressioni, ma ho come la sensazione che non ne rimarrò deluso.

Ho perso e non nego che vincere mi avrebbe fatto piacere, però devo ammettere che, al netto delle emozioni vissute durante la partita, il risultato finale abbia un’importanza marginale, forse è proprio per questo che mi piace: è un gioco in cui il viaggio conta come la meta se non più di essa.

Commenti

Bellissimo.

La terza edizione la puntavo da una vita, adesso che la quarta uscirà in italiano non credo di poter resistere, anche se non so quando riuscirò a giocarlo.

Capolavoro assoluto.

Gran report, sembrava di esserci. Ottima l'idea Delle note sul regolamento: da sfuttare come modello.

Ora però rigioca e fai la recensione :)

Capolavoro indiscusso e imperituro.

Sulla durata sono sempre convinto che si possa arrivare sull ora a giocatore ,l ultima partita che ho fatto i  3(con due alla prima ) abbiamo chiuso in 4h 30.

Confermo che la configurazione ideale sia 4-6 giocatori .

Aspetto con trepidazione la versione ITA!

Bellissimo report

Bellissimo.

La terza edizione la puntavo da una vita, adesso che la quarta uscirà in italiano non credo di poter resistere, anche se non so quando riuscirò a giocarlo.

Stesso pensiero. Difficile resistere a questa edizione di un gioco così unico anche se non so quante volte potrà essere intavolato..

Complimenti a Phalanx per il coinvolgente report ^_^

Considerato dal mio gruppo il "Giocone". Venduto perche forse non eravamo pronti. Dopo più di 20 partite riuscita a finire forse 1 sola e fatti tanti errori sulle altre.

Ora sono in aspettazione della IV edizione in italiano (anzi, ma quando esce????)

Bel racconto. Grazie ;)

forse il prossimo anno, non credo di riuscire a metterlo in tavola più di una volta al mese.  con meno di una decina di partite non mi sentirei di fare una vera recensione. per ora ho visto solo 5 delle 17 fazioni a disposizione (nel frattempo ho fatto un'altra partita), è presto per trarre qualche conclusione attendibile. 

ma sto già ricattando qualche amico per poterlo intavolare al priù presto :)

themanwhosoldth...

Bel report che ha riattizzato la voglia di possedere e/o giocare a questo grande (in tutti i sensi) gioco. Il problema (per me) rimane lo stesso che mi ha sempre sussurato all'orecchio: "Non farlo!"...

trovare tre/quattro Giocatori (forse per questo gioco c'è bisogno di usare la maiuscola) pronti ad una maratona ludica dove nessuno può abbandonare mentalmente ed emotivamente il tavolo (pena lasciare che lo sforzo sia vanificato)...non solo...dopo averli trovati bisognerà convincerli a giocare tre, quattro volte l'anno...

in caso avverso sarebbe l'ennesima scatola da collezione e nient'altro (non che sia un male se piace "Possedere" un gioco anche senza giocarlo)

col mio gruppo abbiamo appena fatto un Weekend ludico (matbat sta scrivendo il report) e in una dozzina di ore abbiamo fatto una partita in 5 (numero sfortunato, meglio 4 o 6). Potendolo lasciare apparecchiato, si può sempre spezzare la partita in 2 serate.

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