Continua la rubrica dedicata a consigli per quando si gioca in 2 giocatori... in determinate situazioni.
L’ampliamento continuo della base di pubblico negli ultimi anni ha, fra le altre cose, aumentato anche il numero di persone che desiderano giocare in due. E le due persone in questione si potranno trovare in varie situazioni o occasioni diverse: ecco allora l’idea di una rubrica che consigli giochi adatti a tali particolari momenti in cui vi potrà capitare di trovarvi con il vostro compagno/a abituale di giochi.
Ne analizzerò una per ciascun articolo e vi consiglierò 3 giochi adatti.
Seconda puntata della rubrica dedicata ai consigli per giocare in 2 giocatori. Stavolta consigliamo tre giochi della durata di circa 45 minuti.
Questi giochi sono adatti a quei momenti, abbastanza frequenti, della vita quotidiana in cui si ha a disposizione un po’ di tempo e si desidera giocare, ma non si può andare per le lunghe.
State aspettando che sia pronta la cena, avete un impegno fra qualche ora e siete liberi prima, dovete andare a letto presto, avete concluso prima del previsto i vostri impegni e vi avanza un po’ di tempo libero… queste sono tutte situazioni in cui potreste avere voglia di giocare con il/la partner o con l’amico di turno.
Ecco dunque tre giochi adatti a queste occasioni: durata 45 minuti, setup e ingombro non eccessivi.
Questi giochi hanno in comune un buon equilibrio tra il fatto di darvi da pensare, ragionando sulle decisioni da prendere e poi premiando chi gioca meglio, e al contempo l'essere abbastanza leggeri, permettendovi di stare in allegria senza troppo impegno.
Living Forest
L’albero sacro della nostra foresta sta bruciando! Salviamolo!

Il malvagio Onibi, lo spirito del fuoco, ha attaccato l’albero sacro e ora esso sta bruciando.
Vincerà il giocatore che darà il maggior apporto al salvataggio dell’albero. Il gioco è un family plus, competitivo, da 2 a 4 giocatori.
Living Forest è formato da diverse meccaniche ben amalgamate: deckbuilding, push your luck, piazzamento tessere, movimento. Con alcuni spunti originali, come il fatto che le carte acquistate vanno in cima al nostro mazzo, o il tracciato di movimento che ci dà azioni gratis e ruba tessere ai nostri avversari, o ancora il fuoco presente sull’albero sacro che danneggia tutti i giocatori, ma solo alcuni hanno interesse a ridurne l’entità.
Nel nostro turno compreremo nuove carte che miglioreranno il nostro mazzo e pianteremo alberi sulla nostra plancia personale, entrambi modi per rafforzare le nostre azioni future.
Il gioco non ha i classici punti vittoria, al loro posto ci sono tre condizioni di vittoria indipendenti l’una dall’altra:
- prendere 12 token “fiamma”;
- piantare 12 alberi sulla nostra plancia;
- raffigurare 12 fiori sulle carte che abbiamo pescato in un unico turno.
Vince il giocatore che, per primo, ne realizza una delle tre a sua scelta.
Living Forest ha diversi pregi.
Materiali ottimi: molto belli alla vista e piacevoli al tatto, illustrazioni splendide, tutto molto colorato, segnalini sagomati in tema con le diverse stagioni dell’anno.
Ambientazione: è pur sempre un eurogame, ma molto ben travestito. Animali e piante pucciosi e tema piacevolmente surreale.
Il regolamento è molto accessibile: le regole sono poche e subito assimilabili da chiunque abbia un po’ di esperienza ludica.
Scalabilità perfetta: in ogni numero di giocatori (da 2 a 4) si riesce sia a fare abbastanza le proprie cose, sia a darsi il giusto fastidio fra giocatori; il livello di interazione è adeguato al tipo di gioco.
Alta rigiocabilità: la combinazione di push your luck, mercato delle carte sempre diverso e presenza di tre diverse condizioni di vittoria, dona grande varietà alle partite.
La strategia e la tattica vengono adeguatamente premiate: la casualità è abbastanza controllabile, è importante avere una strategia generale, ma poi bisogna anche sapersi adattare turno dopo turno, momento dopo momento.
Un gioco sicuramente completo, divertente e leggero, ma anche strategico e vario; un gioco capace sia di soddisfare giocatori meno esperti, che di far divertire quelli più scafati. Valido per riempire un intervallo di tempo di 45 - 50 minuti fornendovi una sfida interessante.
Botanicus
Coltiviamo un bel giardino fiorito, con tante belle aiuole colorate!

In questo gioco siamo giardinieri e prepariamo il nostro giardino pieno di fiori e piante in vaso.
La nostra plancia personale rappresenta il nostro giardino, che riempiremo come un puzzle game, secondo criteri stabiliti a inizio partita che ci daranno punti vittoria.
Sul tabellone centrale ci sono alcuni tracciati, e gli spazi azione dove ci piazzeremo per scegliere cosa fare.
È qui l’elemento più brillante del gioco: la meccanica con cui scegliamo le nostre azioni: potremo scegliere fra quattro azioni, stampate sul tabellone in verticale, la prima in alto sarà sempre la più debole, e così via a scendere fino alla quarta (quella stampata più in basso) che sarà sempre la più forte.
Ogni volta che scegliamo un’azione più forte di quella dell’avversario, nel round seguente l’avversario sceglierà per primo la propria azione. Viceversa, ogni volta che scegliamo un’azione più debole di quella dell’avversario, nel round seguente saremo noi a scegliere per primi la nostra azione.
Inoltre, se scegliamo un’azione che non è ancora stata scelta da nessuno la svolgiamo gratis, altrimenti dovremo pagare (o rinunciarvi se non abbiamo abbastanza soldi). E questo vale anche per il nostro avversario.
Questa meccanica, molto semplice, rende il gioco molto interattivo e sempre teso.
Un’altra peculiarità è che ogni giocatore, prima di iniziare la partita, pesca alcune tessere obiettivo e le dispone accanto al proprio giardino personale nel modo che preferisce. Quelle tessere daranno punti vittoria se riusciremo a realizzare il nostro giardino così come raffigurato sulle tessere.
Quindi ogni giocatore avrà obiettivi diversi, e creerà un giardino diverso dagli altri, a seconda del posizionamento delle tessere impostato da lui stesso.
Questo rende le partite sempre varie; la scelta di quali obiettivi realizzare e dove posizionarli dona la giusta dose di strategia e profondità.
Materiali: belli. Moltissimi fiori colorati, token sagomati, illustrazioni piacevoli. Tutti i materiali trasmettono una sensazione rilassante.
Ambientazione: anche qui abbiamo un eurogame in tutto e per tutto, ma molto ben travestito. Il tema è godibile.
Accessibilità: per famiglie, ma soddisfacente anche per i giocatori più esperti. Le regole non sono molte, e sono abbastanza intuitive.
Scalabilità: ottima. Funziona benissimo da 2 a 4 giocatori. In 4 forse diventa un po’ troppo stretto per il proprio target, ma si riesce comunque a giocare bene.
Interazione: sentita e continua. Forte il giusto per non farvi giocare da soli, nessuno potrà fare tutto ciò che vorrebbe, ma allo stesso tempo tutti riusciranno sempre a fare qualcosa.
Rigiocabilità: alta. Gli obiettivi vengono scelti dal giocatore e cambiano in ogni partita, per il resto l’interazione con gli avversari vi porterà a prendere decisioni mai ovvie.
Strategia e tattica: chi gioca meglio vince. L’alea è quasi nulla, è tutto frutto delle decisioni dei giocatori. Dovremo scegliere bene i nostri obiettivi, e trovare ad ogni turno il giusto equilibrio tra fare ciò che ci serve, e non lasciare azioni troppo comode all’avversario.
Takenoko
Il nostro Imperatore ha ricevuto in dono un panda! E ora noi avremo il nostro gran daffare per dargli da mangiare!

In questo gioco costruiremo progressivamente un giardino, muoveremo dentro esso un contadino che farà crescere piante di bambù, e muoveremo anche il panda stesso che andrà in giro a mangiare. La parola “takenoko” significa infatti “germoglio di bambù”.
La particolarità del gioco è che il giardino (che è il tabellone di gioco) all’inizio della partita non c’è, e viene costruito man mano, pezzo per pezzo, nel corso della partita, con le azioni dei giocatori; poiché esistono tre tipi di terreno diversi fra cui i giocatori possono scegliere, in ogni partita avremo un tabellone diverso.
Un’altra particolarità del gioco è che i suoi tre elementi principali (il panda, il contadino e il giardino) vengono controllati da tutti i giocatori contemporaneamente.
Infatti vi sono un unico panda, un unico contadino e un unico giardino: sono tutti e tre al centro del tavolo e ogni giocatore ha un’azione specifica per muovere il panda, una per muovere il contadino, e una per espandere il giardino aggiungendone un nuovo pezzo (tessera esagonale) del colore a sua scelta.
Tutto ciò è finalizzato al raggiungimento delle carte obiettivo che ogni giocatore ha in mano: l’unico modo di fare punti vittoria è realizzare la situazione disegnata sulla carta, e le carte del gioco sono quasi tutte diverse fra loro. Se ne possono anche pescare di nuove durante la partita.
Ecco, perciò, che durante la partita tutti i giocatori tenteranno di spostare i materiali dove serve a loro in base ai propri obiettivi, e così facendo scombineranno i piani agli avversari, rendendo più difficile la riuscita degli obiettivi degli altri giocatori.
Il gioco è una corsa, perché finisce quando un giocatore completa il numero richiesto di obiettivi. Non è detto che sia lui a vincere perché ogni obiettivo vale punti vittoria, e vince chi ne ha di più, ma in genere fare più obiettivi degli altri garantisce più punti.
Materiali: coloratissimo, e i token di legno impilabili uno sull’altro per formare le piante di bambù sempre più alte creano una tridimensionalità di grande effetto scenico sul tavolo. In più ci sono le miniature del panda e del contadino già dipinte.
Ambientazione: natura pucciosa con un tocco di surreale.
Accessibilità: è un gioco per famiglie: regolamento semplice, simbologia chiara.
Scalabilità: funziona bene sia in 2, che in 3, che in 4 giocatori. La meccanica di gioco in sé porta a darsi fastidio anche in pochi.
Interazione: ce n’è tantissima, anche se quasi tutta involontaria in quanto i giocatori tendono a spostare gli elementi di gioco dove serve a loro; comunque così facendo ci si ostacola a vicenda per tutta la partita.
Rigiocabilità: alta, principalmente per la casualità abbastanza elevata.
Strategia e tattica: è quasi tutta tattica, dovrete ottimizzare il vostro turno in corso, non potrete pianificare troppo. C’è un fattore fortuna abbastanza alto, ma chi gioca bene viene comunque premiato.
Ed ecco che anche un piccolo ritaglio di tempo libero si può trasformare in un’occasione di allegria, condividendo il nostro hobby preferito con la compagna o il compagno, o con una persona amica.