Founders of Gloomhaven: di Godot che è arrivato e di tutta la bellissima attesa lunga un anno

Founders of Gloomhaven
Orzeh, BoardGameGeek

Appena un anno fa. Founders of Gloomhaven. Un progetto Kickstarter che prendeva vita. Chissà come sarebbe la mia vita se non avessi mai aperto Youtube quella sera...

Ho giocato a...
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Founders of Gloomhaven

Dodici mesi fa avevo giocato solo a Monopoly e al mitico Gioco delle Carriere anni ‘70 da bambino. 

Poi, solo un po’ di Magic e D&D.

Per caso, mi imbatto su un video di Youtube, vedo della gente che gioca a un gioco da tavolo: si tratta di una partita completa di Founders of Gloomhaven.

Incuriosito, seguo a fatica i primi minuti di spiegazione. Sconcertato dal trovarmi di fronte a un gioco da tavolo senza dadi, piano piano comprendo le meccaniche di gioco e ne rimango affascinato: un gioco adulto, complesso, ricco di sfaccettature. Decido di acquistarlo. Scopro che è un progetto Kickstarter, piattaforma di cui avevo solo sentito parlare. Lo "pledgio" (scopro che si dice così italianizzando "pledge"). Intanto vedo anche un video di presentazione della nuova versione di Brass, mi innamoro pure di quello. Lo pledgio.

Sono entrato nel vortice della passione, un fuoco che brucia tutto. Ma mi mancano i giocatori, cerco in rete e scopro la Tana e poi che Agzaroth abita a un passo da casa mia. Si può proprio dire: "il gioco è fatto". Dieci mesi intensi, in cui ho provato i classici e le ultimissime uscite.
Ma stasera è con un’emozione particolare che mi sono seduto al tavolo. Stasera si gioca al titolo da cui tutto è cominciato:

Founders of Gloomhaven

Founders of Gloomhaven: plancia di gioco
Founders of Gloomhaven: plancia di gioco
La partita ci mette un po’ a ingranare. Siamo un pizzico legnosi sull’applicazione del regolamento e afflitti leggermente più del solito da una certa sovranalisi.

Parto un po’ lento, perchè gli edifici tier 2 che dovrei costruire richiedono risorse, oltre la mia, che il mio partner commerciale decide di piazzare a chilometri di distanza. Rimango un po’ incartato perché mi tocca spesso usare come azione di “follow” la costruzione delle strade, non ottimizzando certamente il mio inizio partita, visto che a lungo sono rimasto a zero punti. Poi, quando il mio dedalo di strade giunge finalmente a conclusione, grazie all’elevato punteggio che alcuni edifici militari mi regalano, ottengo un onorevole secondo posto a pochi punti dal grande (maddeché? NdR) Marco.

E la stessa sensazione che ebbi guardando quel video, mi si propone amplificata ora che nel frattempo ho potuto provare giochi meravigliosi come Puerto Rico, The Great Zimbabwe, Concordia, Tramways, titoli che senza dubbio hanno influenzato questo Founders of Gloomhaven.

L’innocente entusiasmo del novellino di allora va a braccetto del più consapevole (non certo esperto) io di oggi. E potrò sbagliarmi, ma qui ci troviamo di fronte ad un gran gioco, che entra sparato in cima alla mia Top del 2018.

Commenti

Mitico Etereal! Oltre alle tue impressioni sul gioco ci ha condiviso le sensazioni belle, come l'entusiasmo della scoperta e la gioia di stare insieme... Se poi le abbini a Tana e Kickstarter, non posso che sorridere ? 

Confermo, il gioco è una chicca nel suo genere...

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