The Essence: anteprima Essen 2017

La seguente anteprima si basa sulla sola lettura delle regole e, in nessun modo, ha valore di recensione. 

Il mondo è stato lacerato e frammentato da un cataclisma. Le razze sopravvissute devono ora, dopo un millennio, mettere assieme le essenze energetiche per riassemblare i frammenti del cristallo che sorreggeva il mondo e ricrearlo a loro piacere. Naturalmente, ogni diversa razza desidera impossessarsi di questo potere immenso per plasmare la nuova realtà secondo i propri desideri.

The Essence è un gioco per 2-5 partecipanti, 60-120 minuti di durata, media difficoltà (10+), che si basa su meccaniche di asta, costruzione mazzo, gestione mano, gestione risorse, piazzamento tessere e poteri variabili. 

Il gioco

Il tabellone di The Essence è fondamentalmente uno spazio per tenere le carte del gioco in ordine e un segnapunti per le varie tracce. 

Ogni giocatore ha poi la plancia personale, in cui segna i suoi valori di attacco e difesa, le statistiche e immagazzina le risorse; poi ciascuno prende il suo mazzo di carte fazione personali, ciascuna con simboli per combo ed effetti speciali e pesca la mano iniziale. Nel corso della partita il mazzo personale potrà essere integrato da nuove carte consigliere, comprate da una riserva comune. 

Ogni round si svolge in una serie di fasi: 

• preparazione: si riazzera l'essenza dei giocatori, si ristabilisce l'ordine di turno in base all'ordine di passaggio del round precedente, si rimpinguano le carte e si riporta a 1 la traccia degli Esterni;
• rendite: i giocatori pescano nuove carte, incassano segnalini di vario genere in base alle cose possedute e costruite e risettano i loro valori di attacco e difesa; 

• 

  consiglieri: si rivelano carte consigliere pari ai giocatori e poi si esegue un'asta cieca. Si scelgono poi le carte, una a testa, in base alla puntata fatta.;
• turni dei giocatori: ciascuno esegue un'azione principale più quante secondarie vuole a giro, fino a che tutti passano. Le azioni secondarie sono indicate sulle varie carte. 

Le azioni principali sono: 

1. costruire un segmento, ovvero aggiungere una carta alle proprie terre, espandendole. I segmenti si pagano in segnalini fondazione e fanno guadagnare essenza;
2. comprare una profezia: questa si paga in vari modi e ha dei prerequisiti. Fornisce un bonus istantaneo e a fine partita varrà altri punti vittoria, per chi ne ha di maggior valore, in totale;
3. formare un trattato: con questa azione si possono aumentare i propri valori di attacco e difesa oppure attaccare i nemici esterni, spostare i segmenti nella propria plancia, pescare nuove carte;
4. usare una carta col simbolo azione, come hanno alcune carte del proprio mazzo o consiglieri;
5. passare: prima lo si fa, prima si giocherà nel round successivo;

• pulizia: si tolgono tutte le vecchie carte dal tabellone. Poi chi ha più essenza guadagna tre frammenti di cristallo, il secondo due e il terzo uno. 

Quando un giocatore raggiunge la quantità di cristalli prefissata (variabili in base ai partecipanti) vince la partita.

Gli attacchi avvengono usando il valore fisso della propria scheda, aumentandolo tramite le carte che si giocano o i segmenti posseduti. Un attacco che supera la difesa del bersaglio fa guadagnare la differenza in essenza e permette di rubare alcuni segnalini (per questo può convenire attaccare gli avversari invece dei neutrali esterni).

Prime impressioni

The Essence è uno di quei giochi che possono fare il botto o essere presto dimenticati. 
Ha caratteristiche contrastanti che prendono dal mondo americano (interazione diretta con anche attacchi, fazioni asimmetriche, pesca e gestione delle carte) e dal mondo tedesco (deck-building, gestione risorse, piazzamento tessere). 

Poi c'è una forte connotazione tematica, con un mondo frammentato in isole volanti e una commistione di magia fantasy e “antica” tecnologia, ma al contempo dalle meccaniche – almeno alla lettura – non mi pare che questa ambientazione poi traspaia più di tanto, trovandoci di fronte ad un gestionale con la sola scusa dell'interazione diretta. 

Anche sotto questo aspetto, oltre all'asta, spicca la possibilità di attaccare i rivali guadagnando qualcosa e sottraendo loro risorse. Non ci sono meccanismi di argine a questo sistema, per cui - mi chiedo - sarà sempre il più debole a subire da tutti? The strong will be stronger?

Poi un altro fattore da tenere in considerazione sarà quanto il deck-building inciderà sul gioco: quanto saranno forti le nuove carte rispetto al mazzo base, quanto bilanciamento ci sarà e così via. 

Insomma, ci sono tante incognite in questa scatola e questo aspetto, unito al fatto che meccanicamente tutto mi sappia molto di già visto, non mi spinge all'acquisto; ma non rifiuterò una partita se capiterà l'occasione.