Essen 2022: il report di pennuto77 – venerdì

TdG: pennuto77

Secondo giorno "pieno" di fiera, ancora vivibile in attesa dell'affollamento del sabato.

Report
Manifestazioni

Eccoci al secondo giorno di vera fiera. Si conferma una fiera molto vivibile quest’anno, corridoi ampli, facile percorribilità, tavoli che facilmente si trovano liberi aspettando pochi minuti alla peggio, infatti riusciamo a provare molti giochi notevoli che avevamo in lista, ecco a voi le prime impressioni.

 

Virtù

Entrando prima ci dividiamo su due tavoli vicini, alcuni si siedono a Federation e io insieme agli altri mi siedo al tavolo di Virtù, per poi scambiarci di posto. Virtù lo avevo letto bene nel regolamento e avevo quindi alte aspettative, non resteranno deluse. La meccanica della rotella viene declinata su ogni plancia dei giocatori dove gli “spicchi” saranno le carte, sempre implementabili con altre carte più potenti.

Si lotta in modo serrato su una piccola mappa dell’Italia per la conquista delle città e si cerca di ottimizzare lo sfruttamento delle poche risorse che la meccanica delle azioni permette. Ogni mossa va calcolata con attenzione e occorre sempre lasciarsi le risorse necessaria a migliorare turno dopo turno la propria ruota. Un meccanismo di refresh delle carte usate a bordo ruota permette di gestire in modo oculato e non banale le risorse del gioco e di intralciare i piani altrui tramite spie o attacchi diretti.

Molto più difficile da gestire di quanto non sembrasse dalle regole si conferma un titolo ottimo e di spessore. Promosso a pieni voti e totalmente indipendente dalla lingua.

Voto per tipo di gioco: 8,5

Voto personale: 9

Federation

Titolo coloratissimo e pieno di combo e intrecci. Ogni turno si fanno cinque azioni ponendo i propri inviati su di una griglia divisa in due gruppi di azioni. Dopo aver piazzato i propri emissari si svolge l’azione di uno dei cinque pianeti del tabellone e alla fine del piazzamento di tutti, gli emissari contribuiscono a una logica di punteggi e maggioranze per righe colonne e zone della griglia per ottenere punti e altri bonus.

Ogni cosa va ponderata e gestita pensando a tutti gli effetti secondari che avrà ma senza risultare pesante o cervellotico. Un gioco godurioso, divertente e per nulla banale che vede un costo alto ma a fronte di parecchi materiali e un’ottima iconografia. Nessuna dipendenza dalla lingua.

Voto per tipo di gioco: 8

Voto personale: 8,5

Challengers

Party game basato su scontri uno contro uno tra tanti giocatori che si affronteranno più volte fino a decretare i due finalisti che si giocheranno la partita in uno scontro finale. Ogni turno si girano carte fino a che non si è battuto il punteggio dell’avversario o non si perde per esaurimento del mazzo o delle carte usate (se ne scartano in sette slot diversi dopo ogni sconfitta e se si riempie il settimo spazio e se ne devono scartare altre si perde). Dopo ogni scontro solo in vincitore fa punti e poi tutti pescano cinque carte e se ne tengono due decidendo anche se scartare o meno le carte già in possesso per non allungare troppo il mazzo.

Più difficile a dirsi che a farsi è un party-game che per me dura un pochino troppo per gli scarsi elementi decisionali cui ti pone davanti. Tuttavia, l’idea del torneo è carina e piuttosto originale e si sposa bene con le meccaniche semplici e immediate. Carino ma non la mia tazza di tè. Alta la dipendenza della lingua a causa del testo su parecchie carte.

Voto per tipo di gioco: 7

Voto personale: 6

Scorched Core

Con il tavolo successivo prenotato ci fermiamo al volo per provare un prototipo di skirmish tra mech che si bersagliano a suon di missili e cannoni a plasma.

Tutto scorrevole e carino ma resterà da vedere quanto sarà possibile produrlo come vorrebbe l’ideatore del titolo.

Carino ma nulla di particolarmente esaltante, discreta dipendenza dalla lingua ma molto semplice e quasi sempre le stesse frasi su ogni carta.

 

Voto per tipo di gioco: 7

Voto personale: 6,5

 

Planet B

Avevamo prenotato grazie a Ramona e ci troviamo con tre tavoli di Goblin nel primo pomeriggio a provare questo titolo della Hans & Gluck. Si tratta di un gioco abbastanza lineare ma anche in questo caso tre macro-azioni permettono una serie di effetti e bonus a cascata da gestire e ottimizzare. I round si concludono poi con un’elezione tramite voti messi in un sacchetto in precedenza dove viene eletto governatore chi pesca più voti del suo colore rispetto agli altri.

Davvero ben fatto, divertente, pieno di scelte sofferte e di cose da pensare senza però risultare complesso o complicato. Un gioco che alzatomi dal tavolo avrei voluto acquistare ma che veniva la cifra folle di 75€ per nulla giustificati da una componentistica normalissima per quantità e tipologia di materiali. Peccato perché è davvero un buon peso medio sebbene sia leggermente dipendente dalla lingua a causa di poche parole su alcune carte edificio. Rimandato a quando costerà una cifra accettabile.

Voto per tipo di gioco: 7,5

Voto personale: 8

Atiwa

Concludiamo la prolifica giornata con l’ultima fatica di Rosenberg. Si tratta di un titolo tutto sommato abbastanza semplice e veloce, in cui si costruirà un motore produttivo basato su animali e alberi da frutta per poi smantellarlo per comprare nuovi terreni forieri di punti e nuovi spazi dove estendere la proprietà terriera e piazzare nuovi animali e alberi da frutta, appunto. Il gioco è indipendente dalla lingua e molto gradevole, inoltre ha un prezzo più che accettabile; tuttavia non mi ha conquistato tanto da volerlo comprare.

Bello ma senza particolari guizzi di genio o originalità.

Voto per tipo di gioco: 8

Voto personale: 7,5

 

Concludo la giornata con zero acquisti tranne che per tre magliette nerd. Considerando che giovedì ho acquistato solo Plutocracy direi che mi sto contenendo moltissimo anche perché ormai non vale più la pena comprare in fiera e conviene attendere qualche mese per l’edizione nostrana con gli sconti del proprio fornitore di fiducia. Come sempre i titoli più richiesti sono andati velocemente esaurendosi ma ormai sono fuori dalla febbre da acquisto compulsivo della novità potendo tranquillamente attendere qualche mese in più.

Commenti

Leggo i report di pennuto77 e vedo un sacco di hype o comunque positività per i titoli in fiera. Poi vedo tutti gli altri e trovo che la proposte di questa fiera sembrano fiacche e sempre più more of the same. Dai report mi sembra che un minimo di freschezza stia arrivando solo nei titoli di peso medio. Magari qualcosa in quella fascia potrei acquistarla ma credo che quest'anno il mio portafoglio si svuoterà meno e lo farà soprattutto per titoli di anni precedenti (a meno che non mi venga lo schizzo di recuperare tutto KDM o ATO)

Prendo nota: Virtù, Federation e Planet B.

Atiwa, con tutto il bene che voglio ad Uwe, al momento non mi ha convinto.

In effetti sembra ci sia del "facile entusiasmo" in queste prime impressioni :D 

Pennuto si conferma sempre più entusiasta di Agzaroth... in Virtù è un esempio, chissà chi avrà ragione. 

Segnalo che "affatto giustificato" significa "del tutto giustificato", e non "per nulla giustificato" come invece sembra voler suggerire Pennuto; aggiungere un "niente" davanti all'"affatto" per rimediare. :)

aitan_3 scrive:

Segnalo che "affatto giustificato" significa "del tutto giustificato", e non "per nulla giustificato" come invece sembra voler suggerire Pennuto; aggiungere un "niente" davanti all'"affatto" per rimediare. :)

corretto, grazie della segnalazione!

Federation e Planet B li ho trovati terribili

Stralciati: Federation e Planet B

:)

Dopo 14 anni in questo splendido mondo "Boardgame" è stata la mia prima Essen. Condivido l'approccio di Pennuto, non solo in riferimento ad Essen ma a livello di approccio. Se un gioco è bello e/o fatto bene non vedo perché stroncarlo. Se è simile ad altri amen. L'importante è sempre divertirsi al tavolo. Il resto secondo me, ha poco valore

Sinceramente sono lieto di avere impressioni da diversi giocatori, anche discordanti, è il modo migliore per farmi una idea su cosa attenzionare e cosa no. Ci sono alcuni aspetti di valutazione che sono oggettivi ma altri sono molto più soggettivi, punti di vista diversi arricchiscono molto la possibilità di farsi un'idea da casa. Grazie a tutti per il lavoro splendido, oltretutto doveva esser la mia prima Essen ma cause familiari mi hanno trattenuto in Italia, così mi sento un po meno triste. 

C'è tanta gente e tanto lavoro dietro un gioco, francamente se gira e fa il suo dovere difficilmente trovo motivi per stroncarlo dopo un turno o due. Molti di quelli provati sono buoni titoli, che non brillano per grandi innovazioni ma che sono scorrevoli e piacevoli da giocare. Per ora non ho visto capolavori che resteranno nella storia ma diversi buoni giochi.

Al netto del fatto che molti dei migliori li avevo già provato prima

Condivido l'approccio comunque positivo essendo delle brevi prove in fiera, ed il commento testuale è quello che conta. 

L'unico appunto è che trovo un certo contrasto tra "gira e fa il suo dovere" e il voto 8,5 o 9. Se leggo un voto cosi alto mi aspetto un gioco che farà parlare di sè e potrebbe confermare quel voto in recensione, ma c'è forse invece un sistema di voto che va pesato in un modo un pò diverso da quello poi di una recensione.

Grazie comunque per questi commenti a caldo,  è sempre un pochino come essere li.

Più che altro Federation, il prototipo,  l'anno prima, l'avevano distrutto in tantissimi.

Sono contento che Virtù sia un bel gioco, avevo aperto una discussione sul forum ma nessuno a quanto pare lo conosceva ancora... Complimenti a Cranio che ha saputo pescare bene! 

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