forse però crystal palace essendo così peso va provato un po' più a fondo..
Secondo giorno di fiera oggi principalmente dedicato ad alcuni dei giochi che volevamo provare. Entriamo presto e ci accaparriamo immediatamente il primo tavolo.
Terramara
Si tratta di un piazzamento lavoratori “ambientato” in Italia durante l’età del bronzo. Durante i cinque anni in cui è articolato occorre inviare i propri lavoratori a raccogliere risorse o a lavorare per trasformarle in risorse migliorate. Per farlo, i giocatori possono decidere di inviare i propri lavoratori anche molto lontano, col risultato di vederli tornare disponibili i anche dopo diversi round (ma le risorse subito eh, spedizione prime).
Una volta raccolte le risorse queste possono essere trasformate con lo scopo di acquisire delle carte (i manufatti) che vanno pagate con le risorse in questione e che oltre a dei punti possono dare anche degli utilissimi bonus.
A completare il tutto ci sono tre possibili percorsi: il percorso militare, il percorso sul fiume e l’avanzamento su strada che permettono di avere ulteriori bonus e di ottenere anche dei punti aggiuntivi alla fine della partita.
Il gioco alla prova si dimostra solido, ben curato nei dettagli e piacevole da giocare tanto da lasciare il desiderio di giocare una partita completa. Finalmente un buon titolo che speriamo di riprovare quanto prima per confermare le ottime sensazioni! Qui l'anteprima e la recensione.
Voto Pupina: 8
Voto Need2Revolt: 8
House flippers
Ci fermiamo per caso allo stand della Sit Down dove troviamo libero un tavolo di House flippers. In questo gioco siamo dei lavoratori che per tutta la vita faticano per poi guadagnarsi l’agognata pensione.
Giocano tutti contemporaneamente e, in autonomia, ogni volta che termina una delle proprie clessidre, questa può essere rigirata producendo una risorsa del colore della clessidra stessa.
Le risorse così acquisite possono essere quindi spese per ottenere risorse di colori o quantità diverse o anche nuove clessidre che permettono di avere ulteriori risorse. Il tutto finché non si riescono ad acquistare delle carte rappresentanti beni di lusso in quantità sufficienti, andando a completare dei set.
Il gioco ci ha divertito e quindi è per noi promosso, anche se non siamo convinti possa funzionare bene in più di due giocatori: si gioca infatti contemporaneamente in un tabellone condiviso, con un incrociarsi di braccia, risorse e carte acquisite che potrebbero far risultare il tutto parecchio confusionario.
Riteniamo comunque il gioco piacevole ed adatto a una serata leggera tra amici.
Voto Pupina: 7
Voto Need2Revolt: 7,5
Space Bowl
Sempre allo stand della Sit Down proviamo un gioco dall’apparenza molto piacevole: galassie, pianeti comete sul tabellone e poi pianeti rappresentati da “biglie” colorate; sembra molto bello finché non ce lo spiegano…
Al centro del tavolo viene creata una griglia di tessere con pianeti casuali, quindi si pesca una tessera a caso su cui sono rappresentati dei pianeti che devono essere lanciati casualmente all’interno della scatola così da creare una sorta di schieramento. La posizione casuale che assumono i pianeti determina una combinazione sulla mappa casuale (qualcuno ha detto casuale?).
A questo punto il giocatore che ritiene di aver trovato sulla griglia di tessere la configurazione corrispondente alza un dito avvia un conto alla rovescia entro cui gli altri giocatori hanno tempo di trovare a loro volta la configurazione. Non il più bello dei giochi che ci sono in giro.
Ah dimenticavo, il tema è che dobbiamo trovare una nuova casa per l’umanità, adesso sentite molta più responsabilità sulle vostre spalle, vero?
Voto Pupina: 3,5
Voto Need2Revolt: 3
Mirror Garden
Prendete Fold-it, aggiungete uno strato di Layers, mettete in mezzo uno specchio ed ecco a voi Mirror Garden!
Tramite un pannello con due specchi, pieghevole a 45, 90 e 180 gradi ed una base con un giardino labirinto, bisogna cercare di ricreare il motivo geometrico della carta al centro del tavolo, il primo che ci riesce, vince la carta. 5 carte corrette e sarete il mastro giardiniere.
Giochino molto, molto semplice ma che comunque funziona, probabilmente adatto solo agli occasionalissimi o ad una fiera.
Voto Pupina: 6,5
Voto Need2Revolt: 6
Crystal Palace
Carichi di aspettative (è stato tutto qui il nostro errore) ci sediamo a questo tavolo che abbiamo voluto e faticato a trovare.
Il gioco è carino, ha tanti incastri, si sente molto l’ormai famoso Caylus-effect per cui un’azione eseguita nella fase due del proprio turno avrà gravissime ripercussioni nella fase 6 se non pensata bene.
Le possibilità sono tante ed attraverso l’utilizzo dei dadi (che non si lanciano ma per cui ogni giocatore può scegliere le facce pagando ciascun pallino in denaro) si tenta di prenotare delle azioni con lo scopo di assoldare lavoratori e personalità, acquisire risorse, registrare brevetti, eccetera.
Purtroppo però il gioco ci ha lasciato con un grande “meh”. Sai quando vedi una Ferrari e dici "che bella", però poi ti avvicini e ha un po’ di graffi sulla carrozzeria, qualcuno gli ha rubato il cavallino, ha una ruota sgonfia… voglio dire, è ancora una Ferrari, però, che peccato…
Una delle cose che ci ha lasciato forse più perplessi è che ad inizio turno si decide che dadi usare e li si paga salati. Chi paga di più è il primo giocatore, ma poi si va in senso orario; quindi potrebbe capitare che il giocatore che per secondo ha pagato di più si ritrovi a giocare per ultimo. Anche la rendita fatica a incastrarsi nel gioco, poiché ad ogni turno si perdono ben tre punti rendita vanificando quasi la fatica per ottenerla.
In generale ci sembra un gioco valido ma lasciamo il tavolo con un po’ di tristezza… nota positiva: il prezzo, 50€ che sembra onesto rispetto ad altre cose che abbiamo visto in giro. Trovate l'anteprima qui.
Voto Pupina: 7
Voto Need2Revolt: 7
Azul 3: milking the market
Sono Need2Revolt, ho rubato il pc a Pupina per scrivere qualcosa che so che sarà cancellato. Azul è come la corazzata Potiomkin. E visto che il primo è andato così bene, abbiamo preso un secondo astratto a caso e gli abbiamo dato un nome simile. E siccome è andato bene anche quello, abbiamo preso un terzo astratto a caso e gli abbiamo lo stesso nome! E ancora lo comprano…
Anteprima per Spiel 2020: Azul, the fragile art (of people’s fu**ing)
Obbiettivamente il gioco funziona, è un astratto, le componenti sono molto buone, se vi piace il genere merita. A me non ha convinto proprio…
Voto Pupina: 1000 (7)
Voto Need2Revolt: 6