Essen 2019: il report di Pupina - sabato

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Pupina

Penultimo giorno di fiera per la nostra spedizione sarda.

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Nuovo giro, nuova corsa: un nuovo bellissimo giorno di fiera ci si para davanti. La stanchezza non è nulla di fronte alla possibilità di provare innumerevoli giochi: non sei stanco, è la matrice che ti dice di essere stanco, quindi non piegarti al volere delle macchine e trascendi! Si va a provare nuovi giochi!

 

Cooper Island

La mattina prestissimo ci buttiamo al tavolo di Cooper Island, allo stand della Octopus games, un solo tavolo. È già tardi, è occupato dall’instancabile Pennuto77. Ma non demordiamo, abbiamo un piano B, c’è un altro stand in cui si vocifera ci siano tre tavoli col gioco in demo. Arriviamo lì e troviamo i nostri amici polacchi, Malwina e Slawek (che abbiamo conosciuto ieri al tavolo di Terramara, persone carinissime, la fiera ci piace anche per questo), ci uniamo a loro e si inizia!
La prima cosa importante da sapere è che Cooper è il nome del cane, la seconda cosa importante da sapere è che il cane è solo il tassello primo giocatore, poi non avrà alcuna influenza o menzione nel gioco.
Qualcuno ha detto Taluva, qualcun altro Terra Mystica, altri gestione risorse molto stretto, nessuno dei due ci è andato troppo lontano, ma allo stesso tempo Cooper Island è un gioco diverso.

Strettissimo, solo cinque turni (con numerazione romana dubbia) e pochissime cose che è possibile fare di fronte ad una vasta gamma di scelte. Abbiamo dubbi, condividiamo strategie e consigli ma il gioco ci piace. Facciamo solo tre turni su cinque, ma quello che ci rimane è l’idea che sia un buon gioco, solido e vario. Le azioni sono ben studiate, la produzione delle risorse è data dalle nostre scelte nel modellare il paesaggio ma i punti vittoria sono dati dalle nostre scelte nel costruire edifici, che contestualmente bloccano la nostra risorsa migliore. È un equilibrio sottile che fatichiamo a padroneggiare nella prima partita bramosi di provare una seconda quanto prima.
Gioco promosso, decisamente sulle nostre corde. Un gran solitario di gruppo, comunque. Qui trovate la nostra anteprima.

Voto Pupina: 8

Voto Need2Revolt: 7,5

 

Spot pubblicitario

È sabato, è il sabato di Spiel 19, come da tradizione c’è il classico pranzo goblin e la foto di rito, alle 13 ingresso Halle 3. Da bravi goblin, nessuno è li puntuale alle 13, ma verso le 13:20 ci siamo tutti (o quasi) e siamo pronti per la foto. Si sorride, si scatta e via di nuovo a provare giochi come se non ci fosse un domani.

 

Rapid City

Vaghiamo per la Halle 4, in cerca di dolci di origine ceca, ma non ditelo al nostro dietologo. Nel mentre ci imbattiamo in un fillerino che decidiamo di provare. Fantascatti west riassume perfettamente il feeling di questo gioco. Destrezza e colpo d’occhio sono quello serve, si gira una carta, qualcuno spara, tutti gli altri cercano riparo. Le regole si spiegano in fretta, ci si diverte. Non è il gioco della vita, ma ci facciamo delle belle risate con Romen al tavolo con noi.

Voto Pupina: 6

Voto Need2Revolt: 6

 

Oh, Fox!

Guidati dal suggerimento di Gotcha andiamo a cercare il gioco che fa maggiormente uso di punteggiatura in fiera. Con nostra grande sorpresa la dimostratrice/padrona di casa parla italiano e ci spiega il tutto in un italiano che fa impallidire il nostro inglese.
Il titolo è molto  particolare: si tratta di un gioco di percorso in cui le identità sono segrete ed il percorso scelto potrebbe aiutare a rivelare la propria, ma in realtà si dovrebbe cercare di mantenerla nascosta. Ovviamente ci sono i “buoni” (erbivori) ed i “cattivi” (carnivori) che fanno punti in maniera diversa e il punteggio reale si scopre solo alla fine. La particolarità del gioco è che il percorso è solo “pensato”, quindi viene eseguito per la verifica delle azioni eseguite e delle conseguenze solo a fine partita. Il tutto è ben congeniato e porta sicuramente una ventata di freschezza. Rimaniamo contenti del suggerimento e andiamo via con in premio un cinnamon roll da gustare.

Voto Pupina: 7

Voto Need2Revolt: 8

 

Hats

Proviamo un altro fillerino, che il tavolo è presto libero e si gioca in poco tempo. Ma no, non è veramente un fillerino, è solo un gioco in una scatola piccola.
Il tutto consiste nell’accumulare carte per sé e farne variare il valore in una plancia comune. Che detto così sembra facile, ma se vi mettete a riflettere e a tenere in considerazione le mosse degli avversari, beh, c’è da pensarci parecchio. Il cervello di Need2Revolt fuma vistosamente, io vinco senza troppa fatica.
Le illustrazioni sono molto carine.

Voto Pupina: 7,5

Voto Need2Revolt: 6

Rolling ranch

I roll-and-write sembrano essere la moda del momento e quindi tutti vogliono averne uno in catalogo. Rolling ranch è il rappresentante del genere per la ThunderGriph Games.
Si tirano due dadi che hanno informazioni riguardo un animale, una location, delle risorse ed un eventuale bonus “accoppiamento”. A questo punto ogni giocatore può decidere se ottenere l’animale di un dado nella location del secondo o le risorse di entrambi i dadi. Il bonus accoppiamento invece permette sempre di far riprodurre gli animali nei recinti, Agricola-style.
Si gioca veloce, è divertente e può emergere un certo estro creativo nel disegnare gli animali. Ci alziamo dal tavolo tutto sommato soddisfatti.

Voto Pupina: 6

Voto Need2Revolt: 6,5

 

Chicago 1875 (City of the Big Shoulders)

Fine fiera, i tedeschi ormai sono stanchi come nella campagna di Russia, noi invece abbiamo ancora l’occhio per i tavoli vuoti e becchiamo Chicago 1875. Sì il tavolo, ma non la dimostratrice. Veniamo subito avvisati che è la prima volta che spiega il gioco e che saremo le sue cavie, ma veniamo rassicurati dal fatto che c’è “lo spiegatore anziano di backup” che vigila e corregge eventuali errori. Però poi il dimostratore anziano alza i tacchi e se ne va dopo 37 secondi e noi rimaniamo con un minestrone di regole abbozzate e una marea di “poi lo vediamo meglio”.
In definitiva, facciamo un solo turno, con molta nebbia intorno. Il gioco sembra promettente ma potremmo anche aver giocato una versione completamente di fantasia. Potete approfondire leggendo l'anteprima.

Voto Pupina: Capito poco, rimandato a settembre

Voto Need2Revolt: 5,5 alla  dimostratrice per l’impegno, N/A al gioco per mancanza di prove

***

E con questo si conclude anche il sabato, ma non prima di andare alla classica cena goblin. Si chiacchera, ci si scambia pareri sui giochi, si ride e si beve. Ed a fine serata ovviamente si gioca! Maria improvvisa una partita di “insider” e Ken la fa da padrone come in tutti i giochi a identità nascoste.

E domani si ricomincia!

Commenti

Hats nel mirino grazie mille per le vostre opinioni.

oh fox interessante!

Mi è capitato di fare una partita a Hats (l'amico Daniele ce l'ha già, non so come ha fatto).

Non mi è piaciuto per niente. Assolutamente ingovernabile (giocato in quattro). Per quanto può valere il mio parere, per me bocciato!

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