Enemy Action: Ardennes – Una guida strategica #2

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Parte #2: L’andamento della battaglia e come iniziare al meglio.

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Enemy Action: Ardennes

Questa guida strategica è divisa in tre parti, che potete trovare qui di seguito:

Dopo aver analizzato la mappa, i terreni e le direttrici di avanzata e ritirata, continuiamo la nostra analisi parlando delle diverse fasi della battaglia e del combattimento.

Le fasi della battaglia: una partita tutt’altro che lineare

La battaglia simulata nel gioco può essere riassunta in quattro momenti ben distinti:

  • Giorni 16-18: L’attacco a sorpresa.
  • Giorni 19-21: La spinta Tedesca.
  • Giorni 22-25: La controffensiva Alleata.
  • Giorni 26-29: La ritirata Tedesca.

Dando un rapido sguardo al calendario che scandisce i turni di gioco, si nota subito che le truppe che entreranno in gioco dalla riserva modificano gli equilibri tra le forze con l’avvicinarsi della fine dell’anno: se nei primi turni la bilancia pende pesantemente dal lato Tedesco, la situazione si equilibra col passare del tempo, fino a ribaltarsi sul finale di partita.

Una partita a Enemy Action: Ardennes segue quindi un andamento per nulla regolare e i giocatori devono essere pronti a gestire i diversi momenti della battaglia senza farsi trovare impreparati. I prossimi due grafici mostrano abbastanza chiaramente l’andamento dei rapporti delle forze in campo: il Tedesco sarà chiamato ad un atteggiamento spregiudicato e aggressivo almeno fino al 21 dicembre, dopo di che sarà l’Alleato a dover prendere coraggio per respingere il nemico; gli ultimi turni (se la partita non termina prima) sono una vera sofferenza per i nazisti.

Il primo giorno: chi ben comincia…

Alle 5:30 del mattino di sabato 16 dicembre 1944 l’artiglieria Tedesca iniziò a sparare i primi colpi, cogliendo completamente impreparate le truppe Alleate di pattuglia nelle foreste innevate delle Ardenne.

Per simulare questo attacco a sorpresa, il gioco utilizza delle regole speciali per il primo giorno di combattimento, che possono essere riassunte in impulsi aggiuntivi per il Tedesco e in malus per l’Alleato (impossibilità a giocare carte e Tattiche di Combattimento, di far saltare ponti e limitazioni al movimento). I primi turni di questa battaglia sono talmente peculiari che meritano un capitolo dedicato, in quanto un buon inizio (o al contrario un approccio errato) può rivelarsi decisivo per l’intero esito della partita.

Prendiamoci un attimo per analizzare la situazione di partenza. Le forze di entrambi gli schieramenti non sono distribuite in maniera omogenea e ci sono chiaramente dei punti più vulnerabili di altri e delle Divisioni più forti ed efficaci.

Dividendo il fronte nei tre blocchi dell’esercito Tedesco, si nota come a nord le forze Tedesche del 6th Panzer Army in campo sono numerose (quasi esclusivamente grazie al I SS Panzere Corps), ma anche come il lato settentrionale sia quello meglio difeso dall’Alleato.

In questa sezione di mappa viene evidenziato il rapporto di forza potenziale che ciascuna truppa Alleata lungo il fronte iniziale potrebbe dover affrontare in caso di attacco concentrato nemico. L’esagono 0803 è la vittima sacrificale più ghiotta di inizio partita (nonostante la Posizione Migliorata, con un rapporto potenziale superiore a 9:1 difficilmente avrà scampo!), mentre più a nord il fronte molto compatto garantisce una miglior difesa.

Al centro, i tre Corpi Tedeschi che formano il 5th Panzer Army sono distribuiti in maniera più omogenea, mentre l’Alleato ha a disposizione davvero pochissime unità per fronteggiare i carri nazisti: è questo il settore dove la disparità di forze è maggiore.

Qui il Tedesco ha a disposizione tutti attacchi abbastanza vantaggiosi, che superano potenzialmente il rapporto di 4:1. La preferenza in questo caso deve ricadere sugli esagoni 1205 e 1708.

Per ultimo il fronte sud, dove i Tedeschi concentrano le truppe meno numerose e peggio addestrate, ma in cui anche l’Alleato ha una presenza limitata.

Nonostante le maglie larghe, la linea meridionale sarà tutt’altro che semplice da sfondare: bollino rosso ovunque! Possiamo serenamente rinunciare ad attaccare, sfruttando invece le carte appartenenti al 7th Panzer Army come Tattiche di Combattimento o Eventi (che analizzeremo nel dettaglio in una prossima puntata).

Risulta quindi fin da subito intuitivo quanto al Tedesco convenga in questa prima fase spingere per aprire una breccia nel fronte centrale. Gli attacchi a nord risulteranno comunque molto efficaci, soprattutto se concentrati verso gli esagoni peggio difesi, mentre a sud sarà davvero arduo riuscire ad avanzare (tutti gli scontri sono potenzialmente sotto il rapporto di 3:1). Questo semplice grafico conferma quanto detto:

In questo primo turno, le forze Tedesche soverchiano quelle Alleate di più di quattro volte; di contro, l’Alleato avrà la possibilità di aumentare il proprio potenziale del 26% in più grazie alle riserve pronte ad entrare nella giornata del 16, mentre la forza Tedesca potrà crescere soltanto dell’1%. In ogni caso, anche con tutte le riserve schierate in mappa, il rapporto tra forza Tedesca e Alleata rimarrà maggiore di 3:1.

Una novena natalizia di sangue

Soltanto durante il primo giorno di battaglia, si stima che oltre 19.000 soldati Alleati e 12.000 Tedeschi furono uccisi, feriti o catturati. Al termine dell’operazione il conteggio raggiungerà 89.500 per le forze democratiche e 75.000 per quelle naziste, quasi il 20%  delle perdite avvenne quindi proprio quel freddo 16 dicembre. Era doveroso quindi delineare l’andamento della partita e la situazione iniziale: nel prossimo articolo ci butteremo finalmente nel vivo dello scontro!