Anteprima: For Glory + Champions Exp - ora su Kickstarter!

Non mi capita spesso ma ci sono quelle volte in cui l’algoritmo di faccialibro sembra funzionare a dovere nel proporre qualcosa di interessante e, allo stesso tempo, di totalmente nuovo.
È così che, come un fulmine a ciel sereno, l’ad di For Glory è apparso tra i pixel della mia home tra un meme di gattini e l’altro.
 

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For Glory
For Glory è un deckbuilding competitivo per 2 giocatori (ideato da Alex Wolf ed edito da Spielcraft Games) ambientato nelle arene dell’antica Roma, ma non si limita a buttare i giocatori nella sabbia e lasciare che se le diano fino a che uno dei due dice basta: no. For Glory li mette alla guida della loro personale Ludus, ovvero una scuola di gladiatori (e poi comunque a giù menarsi fino a che uno dei due non dice basta).

Io ho una scimmia piuttosto impaziente quindi, dopo aver visto l’interessante mix tra ambientazione alla Spartacus, toni e pose plastiche alla 300 e deckbuilding, sono andato di corsa a cercare più informazioni possibili aprendo contemporaneamente 16 schede di Chrome.
Mentre la RAM mi supplica pietà scopro che la prima stampa del gioco (arrivata ai backers intorno al mese di dicembre 2020) sfoggia un’invidiabile media di 8.4 su BGG e che è osannato da diversi Youtubers (con particolare e travolgente entusiasmo di Quackalope che lo eleva a personale “deckbuilding preferito”).

Solitamente per me questo è abbastanza per farmi mettere mano alla prepagata piangendo ma, nuovo o usato, For Glory è ormai introvabile.
Chi si è preso questo gioco se l’è tenuto ben stretto o così pare.

La scimmia è passata al metadone nel frattempo ma almeno su KS è partita la seconda campagna (termine previsto per il 17 Novembre) che, oltra alla ristampa del gioco base, mira a consegnare ai backers anche la nuova espansione che aumenta il range di giocatori da 2 a 1-4 (oltre a una serie di aggiunte che approfondirò in seguito).

Di giochi costruiti sulle meccaniche sdoganate da Dominion ne sono usciti a bizzeffe, Star realms, Hero Realms, Aeon’s End, ecc. Ma riesce For Glory a distinguersi in qualche modo, tanto da meritarsi la vostra attenzione?
Spoiler: è l’una di notte e sto scrivendo questo articolo, secondo voi?

Le meccaniche in breve (o quasi).

L’obiettivo del gioco è quello di raccogliere 6 Glory Token vincendo gli incontri nelle arene.
Come ogni buon deckbuilding i giocatori iniziano la partita con un mazzo passato dalla mutua composto da carte piuttosto scadenti ma, nella prima fase del round chiamata Machinations, potranno comprare carte migliori dall’offerta comune, qui composta da 3 carte scoperte per ognuno dei 3 mazzi: “Gladiators”, “Training” ed “Economy”.
Al centro del tavolo sono presenti anche 3 arene, ognuna con un’abilità dedicata che può essere sfruttata dal vincitore nella fase successiva o per tutta la partita (a seconda del tipo di arena). I giocatori potranno piazzare tutti i Gladiatori che vorranno nelle arene a patto di avere abbastanza Influence (“valuta” fornita dai Patrons) per poterli “mantenere”.

Ai giocatori sarà anche data la possibilità di scartare carte dalla  propria mano all’interno di una apposita pila chiamata Reserve (che tornerà utile nella fase successiva).
Alla fine di ogni turno si passa al check per l’Arena Phase: il valore di bloodlust di tutti i Gladiatori messi insieme viene confrontato con quello sulla carta in cima al Boast Deck. Se il valore totale di Bloodlust raggiunge o eccede quello di Boast allora la Machination Phase termina e inizia l’Arena Phase; prima però i giocatori potranno prendere le carte messe nella pila della Reserve, ma ad un prezzo. Generalmente in questa pila vengono messe le carte Tactic and Reaction che si vuole essere certi di avere in mano durante lo scontro. Il perchè è facile da intuire.
Nella prima parte dell’Arena Phase detta Late Registration si possono calare Gladiatori dalla mano appena prima dello scontro (roba tipo Smackdown quando entra Undertaker a sorpresa e ti piglia a ceffoni da dietro) tenendo sempre d’occhio l’influenza fornita dai propri Patrons.

Infine finalmente si arriva al momento clou della partita, quello in cui volano le mazzate.
Il combattimento di For Glory è estremamente astratto ma lo scambio botta-risposta dato dalle carte lo rende molto più appagante di tanti altri blasonati giochi che hanno bisogno di una griglia 23x45, di miniature dipinte e di scenici 3D per gestire una fight dove chi tira meglio i dadi vince (e lo dico da american convinto, calma con le pietre).
Per ogni arena, la squadra di Gladiatori con l’iniziativa totale maggiore inizia per prima. Nel suo turno ogni giocatore può fare due azioni: Attaccare e usare una Tactic (non necessariamente in quest’ordine). Attaccare è obbligatorio se controlli almeno un Gladiatore non esausto (cioè stappato, per citare giochi di garfieldiana memoria). Se possibile quindi, tappa un Gladiatore ed infliggi i danni del suo attacco ad un malcapitato bersaglio. Le Tactic invece possono essere carte da giocare dalla mano o abilità stampate su altre carte in tavola (non solo Gladiatori ma anche Patrons o Arene).

Il designer di questo gioco non ha imparato da Richard Garfield solo a ruotare le carte di 90°, infatti tra la dichiarazione dei danni e la risoluzione degli stessi c’è una finestra in cui usare delle abilità chiamate Reaction (come per le Tactic, alcune si giocano dalla mano mentre altre sono presenti sul testo delle carte in gioco).
Infine, se il Gladiatore ha ricevuto danni pari o superiori alle proprie ferite, allora viene rimesso nella pila degli scarti del suo proprietario e quest’ultimo viene indennizzato, da una sorta di polizza sportiva, con una moneta.
Quando i giocatori non possono (o non vogliono) giocare più carte Tactics e non hanno più Gladiatori stappati allora possono passare il turno. Se entrambi i giocatori passano, i Gladiatori ancora vivi vengono stappati e si ripetono i round di combattimento finché in ogni arena non rimangono solo Gladiatori appartenenti allo stesso giocatore che a quel punto si porta a casa il montepremi in Glory Token messo in palio.

Terminata l’Arena Phase si ritorna alla Machinations phase e via così fino a quando uno dei giocatori non raggiunge i 6 Glory Token e la partita si conclude.

Nell’espansione Champion saranno aggiunte, oltre alla modalità per persone senza amici e a quella per 3-4 giocatori, dei Gladiatori speciali (i Campioni appunto) in grado di fare esperienza e un nuovo Blessing token che può essere piazzato su i propri gladiatori come effetto di una carta e scartato successivamente per prevenire tutto il danno ricevuto.

Considerazioni personali

Come probabilmente avete notato (vero?) ci sono diversi twist rispetto ai soliti deckbuilding (la doppia fase, le monete fisiche, il combattimento stile Magic, la riserva, ecc.) e le meccaniche sembrano sposare perfettamente il tema pur rimanendo snelle ed eleganti.

Menzione d’onore anche ai materiali. Non ho il gioco fisico ma video e foto parlano abbastanza chiaro: carte lineggiate, token in legno e monete di metallo (queste ultime solo per la versione deluxe) sono una gioia per gli occhi e per i polpastrelli.

Non sarà un gioco esente da difetti ma l’unico emerso, come parere più o meno unanime su recensioni e commenti, è quello della durata. Una partita in due giocatori, infatti, può durare più di 60 minuti e per alcuni è un tempo biblico per un deckbuilding (ma una partita ad Aeon’s End quanto vi dura di solito?). A me 60-90 minuti sembrano un tempo di tutto rispetto, mica si vive di soli filler, ma ad ognuno il suo...

Potete trovare il thread sul forum della tana a questo link (se siete interessati mettete il follow per restare informati) e a questo link quello del KS (che, vi ricordo, termina il 17 di questo mese).

E’ probabile che, come me, qui in Tana abbiate perso tutti il primo KS (felice di essere smentito) ma con questo articolo spero di salvare qualche pecorella smarrita.
E se questo non vi dovesse bastare, sappiate che la sola città di Chicago, al momento, ha più backers di tutti gli italiani messi insieme ed è un gioco su i gladiatori.
Quindi, come dicevano gli antichi romani, daje co’ sto pledge!

Commenti

Ecco, mi interessa, grazie per l'anteprima!

Tra spedizione e VAT diventa un massacro però (per rimanere in tema).

Siamo attorno agli 85€ iva + spedizione per l'All-in. Non è economico ma ho visto peggio, considerando anche la particoalre situazione di shortage nella quale tutta l'industria si trova...

Ecco, mi interessa, grazie per l'anteprima!

Non c'è di che. Va e diffondi il verbo!

Ottima segnalazione! provato su tabletop.bello.c'è anche la modalità in solitaria,per le mosse dell'intelligenza artificiale si usa un mazzo dedicato.

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