L'angolo degli American: Betrayal at House on the Hill (III edizione)

La minaccia si nasconde tra noi...

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Ciao a tutti voi Goblin!

In questo nuovo appuntamento della nostra rubrica vi parlerò di Betrayal at the House on the Hill (Terza edizione), un titolo a tema horror da 3 a 6 giocatori, cooperativo con possibile traditore/i, edito da Avalon Hill (Hasbro). Vi anticipo che eviterò i paragoni con le precedenti edizioni, non avendole mai giocate. Il gioco utilizza meccaniche di esplorazione, tiro dadi, pesca di carte-eventi, scenari multipli, poteri variabili.

L'ambientazione del gioco, come si deduce dal titolo, è un oscuro maniero sulla collina, in cui sono all'opera malevole forze soprannaturali; giocando nei panni di improvvisati investigatori, spinti alla villa da motivazioni disparate, dovremo vagare tra le sale spettrali e indagare sulle oscure presenze che la infestano. I suddetti investigatori hanno quattro caratteristiche, poste sulla simbolica (e scomoda) scheda pentagonale, di cui due fisiche (Forza e Velocità) e due mentali (Conoscenza e Saggezza) che possono variare in positivo o negativo durante il gioco (se una qualsiasi arriva a "0" si è morti) e sulle quali si troveranno ad effettuare test e combattimenti, con la variabile di un tiro dadi.  Il gioco contiene inoltre sei miniature per un totale di dodici personaggi, perché ogni carta personaggio ha un fronte e un retro con valori differenti sulle caratteristiche. L'esplorazione avviene attraverso tessere che vengono piazzate man mano e si dispongono su tre livelli (piano terra, primo piano e seminterrato); ogni volta che si scopre una nuova stanza il turno giocatore termina e solitamente si pesca da uno dei tre mazzi di carte presenti (Oggetti, Eventi, Presagi) come indicato da un'icona sulle tile stesse.

Dopo l'introduzione generale, passiamo come di consueto a valutare la qualità dei materiali.  Ecco, qui va subito detto che siamo molto più in basso rispetto ai titoli di cui vi ho parlato in precedenza: miniature morbide e poco dettagliate; carte leggere che vanno protette subito da bustine per non sciuparsi o addirittura piegarsi al primo utilizzo; tessere e token che si sfogliano già togliendoli dai tray. Addirittura, alcune tessere della mia copia presentano annerimenti nella stampa che all'inizio pensavo fossero voluti, ma poi mi sono reso conto essere dei veri e propri "misprinted" che ne pregiudicato in parte la lettura. Va anche detto che il costo è ben diverso da quello dei crowdfunding "tripla A" (passatemi il termine videoludico) descritti in passato, però di sicuro si poteva fare di meglio. Gli artwork, pur molto semplici, fanno il loro dovere e la copertina della scatola restituisce il giusto alone di mistero e inquietudine. Il manuale è comprensibile e chiaro, pur senza scendere troppo nel dettaglio: ne ho apprezzato la parte finale, che restituisce un po' di lore legata a ciascuno dei personaggi.

Ora andiamo ad analizzare le specificità del gameplay. La particolarità del gioco sta nella presenza di cinquanta differenti scenari possibili, determinati dalla scelta iniziale di un breve trafiletto narrativo tra cinque e dalla pesca in-game delle carte Presagio, che alla scoperta di determinate stanze e previo un tiro di dadi customizzati (con risultati da "0" a "2") potranno innescare uno di questi scenari. Ogni carta Presagio pescata aggiunge un dado al tiro e gli scenari scattano al raggiungimento del "5+" con la somma dei risultati: ne consegue che basta pescare tre carte Presagio per poter innescare uno scenario. Da qui, può succedere di tutto: spesso e volentieri ci sarà un traditore che con l'aiuto di PNG (mostri presenti nella casa) dovrà sterminare gli altri giocatori, oppure ci potranno essere due squadre contrapposte, o ancora tutti insieme in un full-coop contro la casa stessa. L'aspetto divertente sta proprio nella varietà di questi scenari e nelle situazioni che si creano e che garantiscono una buona rigiocabilità al titolo, anche se dopo alcune partite potranno già ripresentarsi gli stessi scenari (sì, dico proprio a voi, maledetti fantasmi della polvere!) e una compagnia di giocatori abituali sarà tentata di "taroccare" il risultato…

Ok, mi direte, ma cosa succede prima dell'attivazione di questi scenari? Sostanzialmente NIENTE. Si scoprono ambienti e si tenta in modo del tutto randomico di potenziarsi, sperando di pescare un numero sufficiente di carte Evento e Oggetto prima di quelle Presagio. In questa fase non si può neanche morire. Il rischio di ritrovarsi nella condizione descritta dalla canzone vincitrice di questo Festival di Sanremo (a questo paragone Agza mi mena :-) è molto alta, se non ci si immedesima nelle proprie controparti e si ricama sui piccoli trafiletti forniti dalle carte: una musica ambientale adeguata, alla "Profondo Rosso", può aiutare.

Nella successiva fase di "Infestazione" (allo scattare dello scenario) l'eliminazione del giocatore invece è una realtà più che concreta e può avvenire anche in modo subitaneo, portando uno o più giocatori a girarsi i pollici fino alla conclusione della partita. Cosa vuol dire questo? Che Betrayal va giocato con la compagnia giusta: una compagnia che sappia appassionarsi e improvvisare sull'esile trama che si viene a formare, prediligendo l'aspetto narrativo e la tensione che si crea al tavolo (se tutti contribuiscono) al susseguirsi degli eventi: in breve, se si trasforma la partita in una esperienza ruolistica.
Per intenderci, il primo gruppo di amici cui ho proposto Betrayal (arrivato alla sua terza edizione, l'unica che abbia giocato) mi ha bocciato il gioco blastandolo completamente con termini quali "noioso, insulso, antiquato, punitivo", tanto da crearmi remore nel riproporlo ad altri. Quando finalmente mi sono deciso ad intavolarlo con amici diversi, ci siamo divertiti da matti. In nuove occasioni, alcuni giocatori lo hanno apprezzato fino al momento della loro eliminazione, che li ha lasciati basiti; altri invece sono rimasti al tavolo parteggiando animatamente per la "squadra" cui appartenevano. Insomma, l'approccio al gioco di chi si mette al tavolo può essere più variabile degli scenari del gioco stesso; quindi, se volete intavolare questo titolo, scegliete accuratamente i vostri compagni di avventura.

Questo è tutto, quindi arrivederci e alla prossima "americanata" !

 

Commenti

Al ragazzo della foto col cellulare in mano non deve essere piaciuto ..... 😅

Marhault scrive:

Al ragazzo della foto col cellulare in mano non deve essere piaciuto ..... 😅

 

Che nello specifico ero io😅. Tendo a distrarmi un po' nei cooperativi, non sono proprio la mia tazza di tè, però Betrayal è caruccio

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