I 100 Giochi - 1830: Railways & Robber Barons

I giochi da tavolo che hanno fatto la storia: primo della nostra lista è 1830: Railways & Robber Barons (1986)

Approfondimenti
Giochi
  • Genere: ferroviario, azionario, economico
  • Target: esperti
  • Scalabilità: 3-6, meglio in 4-6
  • Meccaniche: costruzione reti, azionariato, speculazione
  • Importanza storica: 1830 costituisce il vero punto di inizio per la famiglia dei giochi facenti parte della serie “18xx
  • Elementi di innovazione/twist: 1830 raffina il modello di gioco già introdotto da 1829 (1974), che coniuga una componente operativa ferroviaria di costruzione reti con una sofisticata componente finanziaria di compravendita di azioni.
  • Longevità e alternative: ad oggi 1830 costituisce ancora uno dei 18xx più giocati e più apprezzati, nonché il gioco più frequentemente oggetto di variazioni e reinterpretazioni da parte di altri designer che, tuttavia, non raggiungono l’eleganza e raffinatezza dell’originale.

Commento

1830 costituisce una pietra miliare nella storia del game design e il punto di riferimento nel mondo dei 18xx. Come già anticipato, costituisce il secondo gioco della serie 18xx, e nacque come trasposizione, destinata al pubblico americano, del già pubblicato 1829, ambientato in Gran Bretagna. Il gioco fu pubblicato dalla casa editrice americana Avalon Hill con lo sforzo congiunto di Tresham e, principalmente, due sviluppatori di punta della casa editrice, Bruce Shelley e Alan Moon. 1830 è divenuto il gioco iconico e immortale che oggi conosciamo, difatti, grazie al preziosissimo lavoro di cura di ogni dettaglio del gioco da parte degli sviluppatori, che portarono 1830 a differenziarsi (in meglio) dal suo predecessore e a delineare un paradigma che sarebbe stato seguito – più o meno – da ogni successivo 18xx mai creato. Invero, nei primi anni ’90 non si parlava di “18xx” come categoria, bensì ci si riferiva ai singoli giochi come varianti, sott’intendendo «di 1830». In particolare, la possibilità di avviare le società in qualsiasi ordine (non secondo una tabella predefinita) e a qualunque valore di mercato (non secondo il valore preassegnato) – entrambe proposte degli sviluppatori di 1830 – ha connotato il gioco di tinte sandbox che attribuiscono centralità alla componente creativa del giocatore, non più indirizzato su binari prestabiliti. 

Pacificamente si definisce 1830 il principe di 18xx, in quanto gioco più rappresentativo del genere. Ciononostante, nel corso degli anni sono stati creati titoli che hanno esplorato alcune delle infinite possibilità che il sistema offre, fra i quali si ricordano in particolare 1841: Railways in Northern Italy (Federico Vellani-Manlio Manzini, 1994), che introduce la possibilità per le società di compravendere azioni di altre società, e 1817 (Craig Bartell-Tim Flowers, 2010), che, oltre a prestiti con tasso d’interesse variabile e condiviso, introduce la possibilità di vendere allo scoperto azioni. Tali giochi, tuttavia, sono caratterizzati da una complessità regolistica ben più intensa di 1830, il quale è connotato da un perfetto equilibrio tra profondità e approcciabilità.
1830, dopo la prima tiratura della Avalon Hill, è stato oggetto di diverse ristampe, tutte caratterizzate da cattivo gusto nel rifacimento dell’intero comparto artistico e mancanza di consapevolezza sia delle esigenze, in punto di fruibilità grafica, che un gioco così complesso reca, sia dei desideri della classe di giocatori interessata ai 18xx. Sulla scorta di tali spiacevoli premesse, le edizioni Mayfair e, successivamente, Lookout, di 1830, oltre alle criminali scelte grafiche, sono risultate vessate da errori di stampa (non l’ultima ristampa Lookout o la trasposizione italiana Stratelibri) e tutte recano un regolamento il quale, invece che essere un’esposizione coerente e concisa delle regole del gioco, è un coacervo indistricabile e incomprensibile di varianti spurie, erroneamente accreditate e lacunose, mescolate senza apparente logica alle regole del gioco originale.

È probabilmente ancora lontano il giorno in cui 1830 riceverà una nuova edizione, possibilmente quanto più vicina all’originale Avalon Hill, idonea a restituire al gioco la dignità formale che merita; frattanto, si arranca e ci si arrangia con alcune tra le migliori varianti di 1830 (in primis 1889, recentemente oggetto di una pregevolissima ristampa da parte della Grand Trunk Games) e del fatto che lo stesso è comunque disponibile online sul sito 18xx.games.

> Recensione
> Le meccaniche dei 18xx - #1: Introduzione 
> Le meccaniche dei 18xx - #2: Le società. Parte 1 di 4.
> Le meccaniche dei 18xx - #3: Le società. Parte 2 di 4
> Meccaniche e affini: commodity speculation + betting + stock holding
> 1830 - scheda gioco

Commenti

Si parte! Sono molto curioso di vedere i titoli successivi! Che cadenza avrà questa serie?

Valhalla scrive:

Si parte! Sono molto curioso di vedere i titoli successivi! Che cadenza avrà questa serie?

Settimanale 

Ottima partenza, mi piace molto la scelta di mantenere l'articolo pulito e schematico ma con i link a fondo pagina a recensioni e meccaniche per chiunque voglia approfondire

Beh...se si voleva partire con il piede giusto direi che la redazione ha fatto centro. Anche a me piace molto la sintesi delle informazioni nell'articolo e al fine i link dove poter ritrovare articoli e/o recensioni del gioco descritto o le sue derivazioni.

Bello. Ma bello bello bello. L'ho già detto che è bello? No, perché sapete... è molto bello!

Ottima partenza, complimenti

Nella scheda del gioco, nei Contro avete scritto:
Scarsa originalità: esistono vari giochi ferroviari della serie 18xx e 1830 non ne è il capostipite, ma solo il più diffuso.

Sembra un giudizio totalmente in contrapposizione a quello che avete scritto in questo articolo

Per chi fosse interessato a una disamina più approfondita della storia di 1830, leggete le note di sviluppo di Bruce Shelley pubblicate sul vol. 23 di "The General", la rivista della Avalon Hill.
Personalmente, io le ho trovate illuminanti, oltre che essere una lettura gradevolissima
The General Vol 23 No 6.pdf

Francis Tresham è un autore che ha fatto sicuramente la storia.

Tra l'altro la casa editrice Lookout Games sta pubblicando ogni tot qualcosa della serie 18xx. Io ho acquistato tempo fa 1844/1854 (Svizzera e Austria). Non potevo farmi sfuggire la versione dedicata alla Svizzera (dove abito). ;-P

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