Venture: il Nobel al più infame

volmay

Un'ambientazione forse poco azzeccata, ma decisamente divertente anche grazie a immagini ispirate dalla cultura popolare e innumerevoli curiosità stampate sulle carte.

Voto recensore:
7,1

Opera prima di un duo di autori, diventati anche editori con il nome di BeeZarre Games, e presentato su Kickstarter nel 2019, in questo gioco di carte per 3-6 giocatori dai 10 anni in su, dovremo completare delle missioni scientifiche sperando di vincere il premio Nobel.

Componenti

Missioni e scienziato
Missioni e scienziato
Le carte sono di quattro tipi:
  • scienziati, che forniscono a ogni giocatore un’azione speciale utilizzabile scartando una carta azione che abbia il simbolo richiesto;
  • missioni, di colori diversi che indicano svariate scoperte scientifiche e che andranno completate per poter (sperare di) vincere la partita;
  • strumenti, che hanno il dorso uguale alle carte azione in quanto vengono mischiati all’interno del mazzo di pesca, ma che servono a completare le missioni del loro colore;
  • azioni, con descrizione dell’azione, un corposo flavour, simbolino per l’azione speciale dello scienziato e lampadina che può essere accesa oppure spenta (vi assicuro che non cambia il suo status tra una partita a l’altra).

Lampadine accese o spente

Si distribuiscono una carta scienziato e quattromissioni di vari colori ai giocatori e ognuno le posizionerà scoperte davanti a sé, oltre a cinque carte azione da tenere invece in mano, nascoste agli avversari.

Strumenti e azioni
Strumenti e azioni
Il turno di ciascun giocatore inizia con la pesca scoperta di una carta azione dalla quale verificare l’angolo in alto a sinistra: se indica una lampadina spenta, il giocatore può aggiungere la carta alla propria mano; se invece la lampadina è accesa, egli diventa il bersaglio dell’azione descritta.

Fatto questo, può giocare una carta dalla sua mano e una seconda per eventualmente utilizzare l’azione speciale del suo scienziato. Infine, dopo aver pescato due carte, ne deve eventualmente scartare per non superare il massimo di cinque nella propria mano e, se vuole, può giocare una carta strumento per completare una missione dello stesso colore.

I turni si susseguono finché qualcuno non completa tutte le cinque missioni di fronte a sé con altrettanti strumenti.

Sì, il turno di gioco è un po’ macchinoso e penso che sia il più grosso scoglio per poter proporre questo titolo a giocatori neofiti, oltre alle descrizioni delle azioni abbastanza lunghe da leggere, allungando non di poco il tempo di una partita… soprattutto la prima.

La cattiveria degli scienziati

Quando mi chiedono com’è questo gioco, io rispondo sempre che mia moglie, nota per la sua avversione per i giochi con interazione diretta, apprezza molto questo gioco nonostante litighi puntualmente con qualcuno a ogni partita… e non si esime dal prenderlo di mira anche se ormai è - apparentemente - svantaggiato rispetto ad altri avversari.

Non vi ho infatti parlato delle azioni delle relative carte: possono dare la possibilità di avere una mano limitata, far pescare casualmente dalle carte avversarie, scambiare le missioni (completate e non), parare azioni dirette o rendersi immuni per un round… insomma, ogni volta che viene svelato un effetto, ci sono conseguenze importanti per tutti o per un solo giocatore, mandando all’aria qualsiasi tipo di strategia, quindi conviene poco tenersi le carte più potenti sperando di giocarle nel momento che riteniamo più propizio.

Normalmente direi “astenersi permalosi”, ma a mia moglie piace e lei è abbastanza permalosa, anche quando gioca...

Demistificazione

Carta Fake News
Carta Fake News
Quest’estate è stata presentata la prima espansione, Debunking, che aggiunge le carte “Real News” e “Fake News” che hanno effetti sugli strumenti.

Personalmente non sono un amante delle espansioni e non mi sento di dire che questa sia necessaria, ma i suoi effetti sono divertenti e aggiungono ulteriore varietà (ovvero caos) alla partita.

Astenersi scienziati

Spero che tra le righe si sia capito che questo non è un gioco per fini strateghi, i famosi maniaci del controllo, categoria alla quale sono fiero di poter far parte. Si potrebbe considerare quasi un party game, anche se dura forse un po’ troppo e - come detto in precedenza - la struttura del turno atipica e macchinosa associata a un testo sulle carte sempre lungo da leggere, non lo rende un titolo di fruibilità immediata e per giocatori alle prime armi. Per il nostro gruppetto (siamo due giocatori gamer e due giocatrici più casual) va abbastanza bene e, quando capita, una partita la facciamo sempre volentieri, ma non lo ritengo adatto per una partita di fine serata dopo aver giocato qualcosa di più corposo, perché porta comunque via una quarantina di minuti e richiede occhi meno stanchi dei miei a quell’ora del giorno.

I disegni sono molto divertenti e i flavour interessanti, se solo ci fosse il tempo per leggerli: durante il turno altrui sarete impegnati a leggere gli effetti o a prepararvi alle fucilate che prima o poi arriveranno dalle vostre parti.

Puoi votare i giochi da tavolo iscrivendoti al sito e creando la tua classifica personale

Commenti

Bella recensione. Il gioco non fa per me, ma il micio in copertina è stupendo.

il gatto è il più bello scottish fold che abbia mai visto

Complimenti per la finezza della carta del "Gatto di Schroedinger" di fianco al tuo gatto! :))

Sei un artista! :)))

Il gioco mi sembra studiato ergonomicamente male.

Troppa roba scritta e poco di impatto per gli occhi, si potevano scrivere diversamente le azioni. 

E' un approccio grafico vecchio.

Non so perchè ma ogni carta mi ricorda la rubrica "forse non tutti sanno che.." della Settimana Enigmistica...

:((

Per scrivere un commento devi avere un account. Clicca qui per iscriverti o accedere al sito

Accedi al sito per commentare