La grafica non mi fa impazzire, ma il tema mi interessa.
Lo valuterò.
Un cooperativo a tema fantascientifico: i membri dell'equipaggio di una nave spaziale, dopo la morte del loro capitano, devono cercare di riparare il meccanismo di salto iperspaziale prima che cedano definitivamente gli scudi - o che alieni ostili possano impadronirsi della nave.
State vivendo gli ultimi dieci minuti del vostro show di fantascienza preferito, ma questa volta le cose sono andate talmente male che... il capitano è morto.
Il capitano è morto è un gioco cooperativo frenetico e divertente che fa assumere il ruolo di membri dell'equipaggio di una nave spaziale abbordata. Bisogna lavorare insieme per riparare i sistemi critici e schivare gli alieni ostili, altrimenti si condivide il fato del capitano.Il tema spaziale trova piena ispirazione in Star Trek (nelle sue varie stagioni). Si trovano, per esempio, il personaggio olografico, quale era il medico Emergency Medical Holographic program di Star Trek Voyager e la Counselor, abbigliata esattamente come Guinan di Star Trek – The Next Generation., interpretata da Whoopi Goldberg.
L'equipaggio si trova in una situazione d'emergenza da cui può scappare solo con un salto iperspaziale e, tuttavia, il meccanismo di salto è danneggiato. La gravità del danno, a scelta dei giocatori, determina la difficoltà del gioco. Nel frattempo i sistemi della nave - tra cui gli scudi - stanno andando in avaria e alieni ostili stanno cercando di impadronirsi della nave.
Nel proprio turno ogni giocatore affronta avarie ed alieni, cercando di accumulare conoscenze o materiale rilevante per mantenere in funzione gli apparati della nave. Alla fine del turno si implementa un allarme che determina l'intrusione di nuovi alieni sulla nave, l'abbordaggio di una nave aliena, la presenza di anomalie o il mal funzionamento di alcuni sistemi. Questi allarmi sono evitabili solo a certe condizioni.
La plancia rappresenza l'astronave su cui i giocatori si muoveranno durante tutta la partita ed è formata dalle seguenti zone:
Le carte personaggio hanno le seguenti caratteristiche:
Ad ogni giocatore sono distribuite cinque carte abilità; ce ne sono di quattro colori (ognuno in numero di dodici):
Una volta ricevute le carte, ogni giocatore ne sceglie una e la mette sul tabellone di gioco in corrispondenza del Cargo, dove si posizionano anche le carte degli strumenti.
Gli strumenti permettono di compiere azioni più facilmente e hanno un lato A e un lato B (valdono come una carta ai fini del limite di mano). Questo significa che lo strumento può essere utilizzato due volte (una prima volta con effetto più potente e una seconda volta con effetto più attenuato) e poi deve essere scartato.
Si mescolano separatamente i mazzi delle carte allarme, in tre colori - giallo, arancione e rosso - a seconda della gravità (dagli effetti di quelli più gravi in genere non si sopravvive). Tutti gli allarmi, indipendentemente dal colore, sono di tre tipi:
All'inzio del gioco si preparano i primi cinque allarmi gialli e si sceglie il livello di difficoltà, ponendo un segnalino giallo sulla scala di riparazione del meccanismo di salto.
Si gioca nell'ordine stabilito dal numero in alto a sinistra delle carte personaggio. Ogni giocatore ha a disposizione alcune azioni che può utilizzare come segue:
Quando un personaggio è ferito ( indicato da carta allarme) può compiere solo tre azioni: teletraportarsi o muovere, uccidere un alineo ostile oppure curarsi in infermeria; quando un personaggio si trova nella stessa zona dell'astronave con uno o più alieni, può compiere solo due azioni: teletrasportarsi (ma non muovere senza teletrasporto), oppure uccidere un alieno
Alla fine del proprio turno ogni giocatore esegue gli effetti una carta allarme (tra le due visibili se i sensori esterni sono in funzione). Per evitare l'allarme si possono giocare tre carte comando (se previsto nella carta allarme stessa), oppure - se ci si trova nel vano delle torpedini - spendendo due azioni, una carta comando e una carta tattica.
Quando i giocatori vogliono riparare un sistema fuori uso devono impiegare delle azioni e delle carte capacità, ridotte da un eventuale abilità (indicate sul lato destro della carta personaggio). Per esempio il capo ingegnere ha due segnalini ingegneria di "sconto" sulla propria carta, quindi può riparare il teletrasporto (o il lancia-torpedini) senza spendere alcuna carta ingegneria. Per riparare il sistema comune, invece, dovrebbe spendere due carte tattica.
Un ruolo particolarmente importante è svolto dai piani di battaglia (carte blu denominate Battleplan). Si tratta di bonus che permetteno, a costo zero, di riparare alcuni sistemi della nave o dare nuove abilità (di sconto) ai personaggi.
Si può vincere in un solo modo: riparare il sistema di salto iperspaziale fino a raggiungere il livello Engage!
Di contro, si può perdere in tre modi diversi:
Il tema fantascientifico è sfruttato pienamente e in modo molto efficace. L'ambientazione ricorda quella di Space Alert, ma il gioco risulta meno concitato e più strategico, essendo a turni (e non in tempo reale). Le meccaniche sono tipiche di molti giochi cooperativi (si sfruttano azioni e poi si pesca una carta avversa), ma qui sono mescolate in un insieme non banale, che può fornire una sfida interessante richiedendo un intenso sforzo di pianificazione. Spesso è necessario subire alcuni danni per evitarne di più gravi.
A livello di ergonomia c'è da segnalare che alcuni piani di battaglia permettono di dare nuove abilità di "sconto" ai personaggi ma, nel gioco non vi sono segnalini (o cubetti) che possano essere messi sulla carta di un personaggio a ricordare la nuova abilità acquisita.
Il numero di giocatori può variare da due a sette. In sette la sfida è particolarmente complessa e richiede una coordinazione notevole, conducendo facilmente a risultati poco piacevoli in termini di confusione nelle azioni da svolgere: si avverte la necessità di avere un giocatore alfa che svolga un ruolo di coordinamento. Da due a cinque giocatori, invece, il gioco è sicuramente piacevolissimo.
Nel complesso il gioco è sicuramente da possedere per gli amanti dei cooperativi e della fantascienza.
La grafica non mi fa impazzire, ma il tema mi interessa.
Lo valuterò.
Sono due anni che mi intriga questo gioco (doveva uscire ad Essen 2016) ma alla fine non sono riuscito a prenderlo ne provarlo. Spero di rimediare a questa mancanza prima o poi. Ottima recensione.
... siam sempre lì... speriamo nella localizzazione... bel tema, bella grafica, immersivo
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