Valeria Card Kingdoms - Recensione

Valeria Card Kingdom è il capostipite della serie.

Giochi collegati: 
Valeria: Card Kingdoms
Voto recensore:
7,5

Uscito su Kickstarter, Valeria Card Kingdom è il capostipite della serie. È un tableau building atipico per 1-5 giocatori dalla durata contenuta (30-45 minuti).

Il gioco in breve

Nel gioco siamo duchi o duchesse impegnati nella difesa del regno con la finalità di essere acclamati miglior difensore della patria. Per farlo, assolderemo cittadini, conquisteremo domini e sconfiggeremo i mostri.

All’inizio della partita si crea una griglia 5x4 di carte: nella prima fila si piazzano i mostri, poi 2 file di cittadini divisi in base al valore numerico, infine, la quarta fila è composta da 5 mazzetti con 3 carte dominio ciascuno. Accanto si mettono le risorse, gettoni in legno sagomato e colorato; soldi, che servono ad assoldare i cittadini e conquistare i territori; forza e mana, che si utilizzano contro i mostri; punti vittoria, che sono di meno perché è più raro riceverli in partita.

Ogni giocatore riceve le carte iniziali paesano e cavaliere di valore 5-6, alcune risorse ed una carta duca scelta tra due, con indicati dei criteri per ottenere ulteriori punti a fine partita.

Prima di spiegare le carte, vediamo la meccanica del gioco: il giocatore di turno lancia i due dadi, che consentono di attivare tutte le carte cittadino presenti nelle aree di gioco in base al valore dei dadi, considerati singolarmente e come loro somma (es: se i valori dei dadi sono 5 e 6, si attiveranno le carte del valore 5-6-11).

Poi, il giocatore compie due azioni diverse tra comprare cittadini o territori, combattere i mostri, ricevere una risorsa a scelta (tranne i punti).

Veniamo ora al cuore del gioco: le carte.

  • I cittadini sono personaggi che rientrano in determinate categorie di persone e si assoldano spendendo il numero indicato di monete, che aumenta di uno per ogni carta dello stesso tipo presente nella nostra area di gioco. Nella parte inferiore della carta troviamo il bonus di attivazione: se siamo il giocatore attivo, la ricompensa è maggiore, altrimenti è depotenziata. Avere più carte dello stesso tipo permette di moltiplicare il relativo beneficio, ma (come già detto) ne aumenta il costo di acquisto (per esempio, avere due paesani permette di ottenere due monete, ma il secondo costerà 3 soldi, invece che 2). Nella parte superiore, troviamo il costo e il simbolo della tipologia di personaggio, che serve per soddisfare i requisiti richiesti per conquistare i territori.
  • I mostri vengono divisi per tipologia e vengono scelti 5 mazzetti tra i diversi esistenti: sono posizionati a difficoltà incrementale e in fondo c’è il boss finale: è più difficile da battere ma, riuscendoci, permette di un bonus moltiplicato per ogni mostro sconfitto della sua “famiglia”. Da notare che, a differenza di altri titoli, qui i mostri non si difendono e non causano danni: per sconfiggerli, è sufficiente equiparare il valore di forza indicato sulla carta. Su di essa sono indicate anche la ricompensa per la vittoria (soldi, mana o punti) ed il valore in punti vittoria. Per combattere i mostri si usano forza e mana: se si è troppo “debolucci”, è possibile aiutarsi con la magia, sostituendo la forza col mana (ma almeno 1 gettone di forza deve essere speso), ma non è consentito fare l’inverso.
  • Per conquistare un territorio basta spendere monete e soddisfare i requisiti indicati sulla carta, cioè bisogna possedere cittadini con il simbolo indicato. I territori forniscono vantaggi in partita e punti alla fine.

Quando sono stati uccisi tutti i mostri o conquistati tutti i territori o assoldati tutti i cittadini, si attiva il finale di partita e si continua a giocare finché tutti hanno svolto lo stesso numero di turni. Si ricevono punti per cittadini, mostri e domini, per tutte le risorse rimanenti e per le carte duca e boss finali.

Del gioco sono uscite varie espansioni, che introducono diverse modalità di gioco: cooperativo, a campagna, team vs team, roll & write. Di ognuna, come del base, è possibile scaricare il pnp.

Considerazioni

Valeria Card Kingdom mi ha colpita già alla presentazione della prima campagna kickstarter, anni fa: infatti, ho subito voluto provare il pnp.

Il gioco è indirizzato ad un target medio (13+), però ritengo che si possa proporre anche a giocatori neofiti o più piccoli (io lo gioco con mia figlia di 9 anni).

La meccanica ricorda molto quella di Machi Koro, perché in entrambi si tirano i dadi e si ricevono rendite in basse alle carte nella propria area, ma ampliata con l’introduzione di Mostri e Territori e ben tematizzata nel contesto fantasy. L’utilizzo dei dadi rende il titolo più aleatorio, ma l’aspetto fortunoso si può gestire attraverso le carte,  rendendolo più strategico.

L’interazione è bassa ed indiretta e si sente, com’è ovvio, principalmente nella scelta di carte Mostro e Territorio che si prenderanno. 

Il titolo ha una grande longevità già solo con il gioco base: duchi, mostri e territori non entrano mai tutti in gioco ed i cittadini esistono in più varianti con bonus diversi.

L’estetica è curata nei minimi dettagli: le carte sono resistenti, ben illustrate e la simbologia è chiara; questo fa sì che la dipendenza linguistica sia pressoché inesistente anche se esiste l’edizione italiana. I materiali sono ottimi: dadi grandi e massicci, gettoni in legno sagomato e colorato, i materiali in cartone spesso. Un’attenzione particolare è stata data anche alla scatola: spaziosa e già organizzata per accogliere le espansioni, è progettata con divisori funzionali che permettono una risistemazione rapidissima.   

Lo consiglio a chi apprezza i tableau building senza disdegnare l’alea e a chi gradisce il tratto grafico di The Mico.

 

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Commenti


Mi è parso da subito un Machi Koro pimpato, ergo non nel mio target

Impressione corretta  :)

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