Top Ten: recensione del gioco da tavolo

Un party game che diverte attraverso fantasia, unicorni e cacche.

Giochi collegati: 
Top Ten
Voto recensore:
8,4

Top Ten è un party game collaborativo puro, finalista allo Spiel Des Jahres, per 4-9 giocatori, della durata di 15-20 minuti, basato su meccaniche di informazioni nascoste e deduzione.

Come si gioca a Top Ten

A ciascun giocatore viene data segretamente una carta da un mazzo di dieci, con valori che vanno da 1 a 10. In nove, il leader (un giocatore a caso) non prende la carta, per cui si saranno sempre almeno due carte scartare senza essere viste da nessuno.
A centro tavola si mettono tanti gettoni unicorno quante sono le carte distribuite (per cui da quattro a otto).

Ci saranno cinque round di gioco, al termine dei quali occorre aver conservato almeno un gettone unicorno, per vincere. Se tutti sono invece voltati sul lato cacca, si perde.

Ad ogni round, il giocatore leader prende una carta e legge, a sua scelta, una delle domande in essa contenute. Sono tutte del tipo “c'è una situazione X, dai una risposta Y in base all'intensità della tua carta, dove 1 è la minore e 10 è la maggiore”. Spesso le cose vanno mimate, invece che dette a voce. 
Ad esempio: “viene trovato un personaggio famoso morto nei bassifondi malfamati. Chi è? (dal meno probabile 1, al più probabile 10)”. 
Partendo dal giocatore alla sinistra del leader e procedendo in senso orario, ciascuno dà la sua risposta. 
A questo punto il leader ha la responsabilità di chiamare le carte dei giocatori, secondo l'ordine che lui ritiene corretto, cercando di chiamarle dall'1 al 10. Ogni volta che viene chiamata una carta inferiore a quella chiamata subito precedentemente, si volta un gettone unicorno sul lato cacca. 
Quindi ad esempio se chiamo 1, 2, 5, 6, 3, commetto un errore e poi proseguo dal 3 come carta di riferimento. 

Occorre sopravvivere a cinque round, con il leader che passa in senso orario alla fine di ciascuno.

Materiali

Una scatola medio-piccola (come Avalon, Decrypto, Nome in Codice, eccetera) che contiene però tutte le cose ordinate grazie a un bell'organizer. Spiccano poi alcune scelte materiche di pregio, come il tappetino in neoprene, le fiches unicorno/cacca e le carte numerate plastificate. Insomma, una bella cura del dettaglio.
Il gioco è dipendente dalla lingua, per cui se ne consiglia la versione italiana.

Considerazioni

Hanno paragonato questo gioco a Wavelength, perché bene o male parte dalla stessa idea, ma la sviluppa meglio. 
Le differenze fondamentali sono due: 
  1. Wavelength è un competitivo a squadre, per cui una squadra sarà attiva mentre l'altra non gioca (anche se c'è un piccolo espediente per coinvolgerla parzialmente);
  2. in Wavelength chi non dà attivamente la definizione, deve solo dedurre la corretta risposta, ma non partecipa attivamente al round.

La cosa bella di Top Ten è invece proprio il continuo coinvolgimento attivo di tutto il tavolo, sia nella parte di deduzione, che di definizione. Perché se è vero che sarà poi solo il leader a dover decidere l'ordine di chiamata, ciascuno dei partecipanti deve però cercare di capire, dalle risposte degli altri, come si colloca il suo numero e quando caricare la risposta/mimo che fornisce.
Non solo, ma il livello di fantasia richiesto da Top Ten è maggiore, rispetto a quello di Wavelength e questo genera risposte più audaci e strane, aumentando il livello d'ilarità e prese in giro al tavolo, che è poi ciò che in ultima istanza si chiede a un party game.

Un'altra cosa bella è la varietà e la fantasia con cui sono state poste le numerosissime domande all'interno del gioco, che spaziano praticamente in tutti campi. Non solo, ma oltre a parlare, in molte prove è richiesto di mimare qualcosa, aspetto che rende il tutto ancora più vario e divertente.

Il limite è un po' la scalabilità, nel senso che in 4-5 secondo me rende meno e dà il suo meglio da sei giocatori in su, quando c'è più incertezza e più necessità di inventarsi cose, così come maggiori possibilità di ispirarsi a ciò che dicono gli altri. Però rimane comunque godibile.

Un paio di consigli tattici (che dalle mie partite ho visto che servono), anche se fa sorridere darli per un party game:

  • Se avete i numeri 2 e 9 e venite chiamati tra i primi, esagerate la vostra riposta. Se 1 o 10 non ci sono, andrà giù bene così, mentre se sono presenti, potranno usare la vostra risposta per esagerarla ancora di più. (No, non potete fare questa cosa se avete 3 o 8, perché se ci sono dopo il 2 o il 9 non sapranno se avete agito da 1 o da 3, oppure da 8 o da 10.)
  • Sfruttate le risposte degli altri. Riprendete ciò che hanno detto, aggiungendo particolari o modificando dettagli per aumentare o diminuire la scala dei numeri. In questo modo non dovrete far aspettare troppo gli altri che giocano ed aiuterete molto il leader.

Conclusione

Wavelength lo avevo rivenduto, alla fine. Questo non solo lo tengo, ma sarà uno di quelli da mettere sempre in borsa, per i prossimi raduni.

Check: Party Game Stats (* = sufficiente, ** = buono, *** = ottimo)

Una famiglia non giocante può capirlo da sola? ***
È facile da spiegare al babbano che sbuffa dopo le prime due regole e dice “non ci ho capito nulla”? ***
Tiene al tavolo una compagnia anche numerosa? ***
Se rimanete in pochi funziona lo stesso bene? **
È sufficientemente rapido da giocare o è eterno come Trivial Pursuit? ***
È nozionistico come Trivial Pursuit o stimola il giocatore a trovare soluzioni creative? ***
Riesce a non frustrare troppo chi sta perdendo? ***
Riesce ad adattarsi a gruppi misti, con persone di diverse età e bambini? **
È rapido nel suo svolgimento e ritmo o rischia di arenarsi a causa di qualche giocatore poco adatto? ***
Diverte, nel senso puro del termine, come dovrebbero fare tutti i party game? ***
Ha materiali ed estetica accattivanti? ***
Ha elementi di game design che lo rendono fresco e moderno? ***

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Commenti

Mi hai (troppo) incuriosito. Natale è alle porte e questo gioco potrebbe essere "the next big thing".

Concordo pienamente. Molto più carino e frizzante di Wavelenght, sebbene c'è da dire che l'altro stimola di più la discussione al tavolo diventando più un gioco "da comitato". Unica nota stonata: personalmente detesto i giochi mimati... ma basta mettersi d'accordo al tavolo per scartare a priori le ipotesi mimate e siamo tutti contenti.

Giocato diverse volte con diversi gruppi e numeri di giocatori variabile, abbiamo sempre vinto. Troppo semplice seguendo le regole standard, consiglio di aumentare il numero di prove da superare almeno a 6 o anche a 7.

Concordo pienamente con la recensione: lo avevo preso per i bambini incuriosito dalla scatola con gli unicorni, e poi si è rivelato un fantastico riempitivo di serate. Ha il vantaggio di essere leggerissimo (fisicamente e come complessità) e proponibile anche ai neofiti

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