3 Laws of Robotics: anteprima Essen/GenCon 2019

3 Laws of Robotics: copertina

Un gioco di identità segrete in cui dovrete fare domande e rispettare severe leggi.

Anteprime
Giochi
Giochi collegati:
3 Laws of Robotics
Party game per 4-8 partecipanti, durata 30-45 minuti, dedicato a un pubblico abituale (13+), basato su meccaniche di voto ed identità segrete.
3 Laws of Robotics: retro

Come si gioca a 3 Laws of Robotics

La partita si articola in 4 round. In ogni round ogni giocatore ha davanti a sé una carta identità casuale (sono presenti 3 fazioni di gioco), con un rank che va da 1 a 4 (a 5 se giochi in 7-8 persone). Il fatto è che la carta è rivolta verso gli altri, per cui tu non la vedi, ma vedi quelle di tutti i compagni. 
Lo scopo è identificare il leader della propria fazione (quello col rank più alto) e dargli la carta Chiave. Se alla fine del round tutte le chiavi di una fazione sono in possesso del leader, i giocatori di tale fazione guadagnano punti (più punti addizionali per eventuali errori degli avversari, un po' tipo Dixit).

Prima del 2°, 3° e 4° round, viene anche sorteggiata una carta Legge, che si applica subito.
Le domande che si possono fare non hanno vincoli, ma si ha diritto a una sola domanda per round
La carta chiave si può donare o trattenere per sé (perché magari si pensa di essere il leader di fazione) ed il destinatario può anche rifiutarla, facendola restare al proprietario originale.

Quando un giocatore infrange una delle Leggi in gioco, un altro può chiamare “Error” per fargli perdere dei punti. Se però chi effettua la chiamata si sbaglia, li perde lui.

Qualche esempio di legge: 

  • i giocatori non possono dire “tu”, “voi”,“essi”, “loro”;
  • i giocatori devono sempre tenere le mani come gli omini della Lego;
  • i giocatore non possono dire numeri;
  • i giocatori devono dire “checking database” prima di qualsiasi risposta.

Prime impressioni

Le carte in gioco sono ovviamente sempre più dei partecipanti, altrimenti sarebbe facile risalire alla propria vedendo quelle di tutti gli altri. 

Non mi entusiasma molto la domanda libera, ma probabilmente è necessaria per aggirare in qualche modo le carte Legge che si accumulano sul tavolo e limitano sempre di più la comunicazione, anche se – avete visto – alcune sono messe lì solo per far ridere e far perdere qualche punto a chi se le scorda.

Un party game che mi dà la sensazione di poter stancare presto, a differenza di altri, ma che proverò volentieri se ne avrò l'occasione.