Temple

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Voto recensore:
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Temple è un gioco ben fatto, anche se non risulta particolarmente originale. Scopo del gioco è quello di collezionare 3 maschere rituali (2 se si gioca in 4).
Ogni giocatore è un esploratore che si trova esattamente nel centro di un immenso tempio stile sudamericano (ricorda un poco Indiana Jones), composto da stanze. Ogni stanza ha un colore (ogni colore corrisponde ad una maschera diversa) e un numero di idoli disegnati sopra (da 1 a 3). Fanno eccezione 4 stanze collocate in modo simmetrico che hanno uno sfondo grigio e un teschio al posto degli idoli.
Il gioco comprende anche un mazzo di carte idolo che hanno un colore e un numero di idoli pari a 1 o 2. Ovviamente in questo mazzo ci sono le carte grigie con un teschio.
Un giocatore al proprio turno deve effettuare le seguenti azioni nell’ordine indicato:
Pescare un numero di carte pari al numero di idoli presenti sulla stanza dove ci si trova.
Muovere la propria pedina di un numero di spazi (ossia stanze, ogni stanza è uno spazio) pari al numero di idoli presenti sulla stanza dove ci si trova.
Effettuare un’azione tra fare un’offerta, maledire o attivare potere speciale della stanza occupata:
Effettuare un’offerta vuol dire giocare davanti a se scoperte un numero di carte del colore della stanza dove ci si trova, che però riportino un numero di maschere pari (esclusivamente!) al numero di maschere presenti nella stanza dove ci si trova. Le carte così giocate devono essere separate per colore e tenute sotto controllo, perché appena un colore ha almeno 5 idoli giocati, il giocatore prende la maschera rituale corrispondente. Se la maschera è già di un altro giocatore, gliela ruba. Quindi scarta tutte le carte di quel colore e così fanno anche TUTTI gli altri giocatori.
Maledire vuol dire spostare un tassello maledizione (ce ne sono 4 in gioco e partono dalle fatidiche stanze grigie). Maledire una stanza vuol dire che chiunque entri nella stanza si deve fermare e deve scartare tutte le carte del colore della stanza.
Attivare un potere speciale, vuol dire che il giocatore può scegliere di utilizzare l’abilità della stanza. Ci sono 3 tipi di poteri diversi:

Stanza 1 idolo: il giocatore può muovere la propria pedina in una qualunque altra stanza libera con 1 Maschera.

Stanza 2 idoli: il giocatore può scartare quante carte vuole dalla propria mano e pescarne altrettante dal mazzo.

Stanza 3 idoli: ogni altro giocatore che si trovi in una stanza dello stesso colore DEVE scartare un valore 2 tra le sue offerte davanti a se (il giocatore che attiva questo potere è esente dal potere stesso).

Il gioco termina immediatamente appena si raggiunge la condizione di vittoria.

Il gioco è, lo capite, molto semplice, ma decisamente intrigante. Assolutamente astratto, regala momenti di puro godimento tattico, lasciando quasi nulla al caso, se non la pescata delle carte che è, si, importante, ma non determinante. Anche se avere le carte giuste al momento è sempre un indubbio vantaggio… Il gioco si lascia giocare senza problemi, l’astrattezza si accusa, ma non pesa anche perché la concentrazione è davvero elevata. E proprio questa elevata concentrazione costante e continua potrebbe non far piacere il gioco. Non solo, ma proprio a causa delle vastissime possibilità tattiche, il gioco si presta a repentini e decisivi cambi di situazione, impedendo un vero e proprio allontanamento di un solitario giocatore verso la vittoria. Questo, però, vuol dire anche che il gioco richiede uno sforzo importante e, spesso, la durata non è breve e, ancor più spesso, ci si ritrova con una maschera a testa e si lotta per evitare di far vincere, prima ancora che giocare per vincere. In questa situazione, troppe volte vissuta per essere casuale, il gioco frena ,rallenta e diventa pesantissimo. Un errore costa sempre troppo caro e occorre davvero ben verificare ogni singola sfaccettatura. I poteri delle stanza sono molto interessanti, ma avrei preferito che fossero invertiti, ossia quello della stanza con 3 idoli doveva essere il meno potente (quello della stanza con 1 idolo) in questo caso chi si trova nella stanza con 1 idolo non ha proprio tutti svantaggi. Ma nel saper scegliere la stanza giusta, risiede la maggior parte dell’abilità dei giocatori. Intrigante la maledizione che aiuta tantissimo a frenare gli impeti di quei giocatori impazienti di vincere e da un pizzico di varietà ad un sistema che abbiamo visto molte volte.

La componentistica è simpatica, buone e belle le carte, tabellone in stoffa per farlo entrare nella scatola piccola (small box, appunto), ma i tasselli sono troppo inerti, deludenti direi.
È presente anche una variante ufficiale che rende il gioco più veloce, ma lo snatura totalmente rendendolo una sorta di …..

Purtroppo il gioco è, per ora, terminato, di questi gioielli se ne fanno 50-100 copie, ma non si esclude una ristampa…

Pro:
Semplice nelle regole che si spiegano in 2 minuti.
Componentistica perlopiù apprezzabile.
Gioco tosto, profondo, celebrale, intenso e dannatamente tattico.
Contro:
Dura un po troppo per quel che è.
Meccaniche non certo originali.
Troppe poche copie stampate.
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