Super Farmer

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Super Farmer
Voto recensore:
6,9
Forse qualcuno si sarà meravigliato leggendo la data di questo gioco: 1943. In effetti questo Super Farmer è la ristampa di un gioco che ebbe grande successo durante la seconda guerra mondiale, e che a quanto pare ne ha tutt'ora. Vale la pena riassumerne brevemente la storia. Durante l'occupazione nazista di Varsavia, il grande matematico polacco Karol Borsuk - disoccupato perchè i nazisti chiusero l'università di Varsavia dove lavorava - ebbe l'idea di creare questo gioco, che ebbe immediato successo e diede un contributo a molte famiglie polacche a passare le serate durante l'occupazione. Durante la Rivoluzione di Varsavia quasi tutte le copie del gioco bruciarono, ma dopo la guerra una copia fu ritrovata e riportata a Borsuk, il quale potè ristampare finalmente il gioco.
LaRed Glove ha quindi portato in Italia questo simpatico giochino edito dalla polacca Granna. Ma vediamo i componenti nella scatola.

La scatola è grande e di forma quadrata, con un disegno simpatico sulla copertina che rappresenta tutti gli animali che ritroveremo nel gioco. Il manualetto di istruzioni è interamente a colori e conta 12 pagine che includono le semplicissime regole del gioco e un po' di storia.
Nella scatola troviamo 6 tabelloncini, uno per giocatore, che raffigurano sia gli animali del gioco che il "cambio" (vedremo dopo cosa significa). Ci sono poi 120 tasselli circolari in cartone lucido e resistente che raffigurano gli animali della fattoria: 60 conigli, 24 pecore, 20 maiali, 12 mucche, 4 cavalli. Ancora, abbiamo poi due grandi dadi a 12 facce, che su ogni faccia riportano l'immagine di un animale. Infine ci sono 6 cani in plastica, due grandi e quattro piccoli.

Lo scopo del gioco è quello di avere sul proprio tabellone almeno un esemplare di tutti gli animali (coniglio, pecora, maiale, mucca e cavallo). Per fare questo, occorrerà scambiare alcuni animali con altri, ad un "tasso di cambio" fisso: una pecora costa 6 conigli, un maiale 2 pecore, una mucca 3 maiali, un cavallo 2 mucche. I cani (che hanno la loro utilità) costano rispettivamente una pecora (quello piccolo) ed una mucca (quello grande).
Ogni giocatore inizia con un tabelloncino ed 1 coniglio.
Ad ogni turno il giocatore può scambiare animali, sia con la "banca" (cioè i tasselli nella scatola) che con gli altri giocatori, sempre allo stesso "tasso di cambio" riportato sui tabelloni. Dopo la fase di scambio, il giocatore tira i due dadi e conta il numero ed il tipo di animali usciti, sommando il risultato dei dadi con il numero di animali che ha sul tabellone. Divide questo numero per 2, arrotondando per difetto, e questo è il numero di animali che riceve.
Per esempio, se io possiedo solo 3 conigli, ed i dadi mostrano 1 coniglio ed 1 pecora, io riceverò 2 conigli (3+1/2), ma nessuna pecora (perchè per avere un animale devo ottenerne almeno 2 tra dadi e animali posseduti). Se con i dadi ottengo 2 pecore, posso prendere una pecora pure se non ne ho nessuna (2/2 fa 1). Ovviamente gli animali più "costosi", cioè mucca e cavallo, sono riprodotti una sola volta su un dado (su uno c'è solo 1 mucca, sull'altro solo 1 cavallo), questo per evitare di ottenere un animale prezioso con un semplice tiro di dado.
Ma sui dadi ci sono anche altri due animali: una volpe ed un lupo. Se in qualsiasi momento esce la volpe, essa rimuove dalla plancia del giocatore che ha tirato tutti i conigli tranne uno. Se esce un lupo, esso rimuove tutti gli animali tranne i conigli ed il cavallo (se presenti).
Per evitare questi disastri, si possono comprare i cani: quello piccolo annulla un risultato volpe, e quello grande annulla un risultato lupo. I cani vanno scartati dopo aver assolto il loro compito, e non contano ai fini della vittoria finale.
Il primo giocatore che riesce ad ottenere almeno un esemplare di tutti gli animali, come detto, vince. Peraltro nelle regole è menzionato che una volta stabilito il vincitore gli altri giocatori possono continuare a giocare, se vogliono, per determinare la classifica.

Considerazioni personali: a prima vista il gioco è rivolto ad un pubblico giovane, e probabilmente questa era l'intenzione iniziale dell'autore. Ma la combinazione di dadi e gestione risorse (coloni di catan vi dice nulla?) rende in realtà il gioco molto divertente anche per gli adulti. Oh certo, non aspettatevi un Agricola ante litteram, ma questo Super Farmer diverte sia in 2 che in 6, ed è giocabile rapidamente (certo con 6 persone il gioco è più lento che con 2). Il fattore fortuna esiste ed è ben presente, e tuttavia un'oculata pianificazione ed uno scambio attento permettono di vincere pure contro i colpi della malasorte. Per esempio, i conigli sono il risultato più frequente dei dadi, ed avere molti conigli significa guadagnarne di più, dato che gli animali ottenuti dipendono anche da quanti se ne possiede già. Insomma, è un gioco che consiglio, perchè i materiali sono ottimi ed i disegni simpatici, ma anche il gioco in sè non lascia a desiderare. Di certo non è il miracolo del 21° secolo, ma guardare un gioco del 1943 che tutt'oggi può essere considerato attuale, e che negli anni '70 era chilometri sopra al monopoli (ma era sconosciuto in Italia) è sempre un fattore da considerare. Personalmente ci ho giocato già moltissime partite in pochi giorni, e continuerò certamente a farlo. Super Farmer si merita, per me, un 7 e mezzo.
Pro:
Gioco semplice da imparare ma ricco di possibilità.
Componenti ottimi ed artwork simpatica
E' un gioco del 1943 che dà punti a molti prodotti attuali.
Contro:
I dadi possono non piacere agli hard gamers anche perché il fattore "alea" è presente.
Non ha grandissime pretese.
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