Snake Lake

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Snake Lake
Voto recensore:
6,2
Chi non ha mai giocato almeno una volta, o visto il mitico gioco per PC detto "snake", che serpeggia sui monitor dei personal computer fin dalla loro nascita agli inizi dei lontani anni '80?
Questo semplice ma accattivante giochino ha visto innumerevoli evoluzioni e varianti, passando dalla grafica in verde e nero ai 16 colori, fino ai più moderni display, riuscendo ad infiltrarsi su tutti i sistemi operativi meglio di un virus per poi finire addirittura sui cellulari.
Un gioco così famoso non poteva non avere una versione da tavolo e così ecco che arriva Snakelake.

In Snakelake ogni giocatore comanda i movimenti di un serpente che si muove in un bosco cercando di mangiare più mele possibili per poi uscirne indenne.
La meccanica del gioco è molto semplice: ciascun giocatore ha un piccolo mazzo di carte movimento da cui ne sceglie tre e le pone sulla sua plancia di gioco. Queste rappresentano i primi tre movimenti del proprio serpente in perfetto stile RoboRally, ma con la differenza che una volta risolta la prima carta le altre scalano avanzando di posizione ed il giocatore andrà a riempire il vuoto con un'altra carta dalla sua mano. Man mano che il serpente si addentra nel bosco il suo corpo si allunga fino a raggiungere la lunghezza massima.

Per riuscire bene nel gioco è quindi necessario programmare 3 mosse tenendo conto degli ostacoli, dei movimenti degli avversari e ricordandosi le carte già giocate.
Durante il movimento si deve ovviamente fare molta attenzione agli alberi e agli altri serpenti, poiché scontrarsi vuol dire iniziare da capo a bordo campo col il corpo del proprio serpente ridotto nuovamente al minimo. Unica eccezione è lo scontro con la testa di un altro serpente: il "tamponato" viene buttato fuori e deve ricominciare mentre il "tamponante" guadagna tanti punti quant'è la lunghezza del serpente avversario.
Se si riesce a manovrare correttamente e a portare il proprio serpente fuori dal bosco si guadagnano punti in base alla lunghezza del proprio corpo.

Nel gioco sono previste anche carte evento e le stesse carte movimento forniscono indicazioni su quando pescarle. Tali carte introducono una serie di effetti come l'accorciarsi o l'allungarsi del serpente oppure la comparsa in campo di mele e funghi velenosi. Mangiare le mele è uno degli obbiettivi primari dei giocatori poiché forniscono molti punti, mentre i funghi sono delle penalità e vanno dunque evitati.

Il giocatore che per primo realizza il totale di punti previsto (che varia in basa al numero dei partecipanti) vince la partita.


Considerazioni personali

La grafica del gioco, simpatica e accattivante, è sicuramente la prima cosa che colpisce positivamente. I materiali sono poi molto buoni, soprattutto nelle carte perfettamente plastificate (un po' sottili le plance dei giocatori, ma pazienza). Il target del gioco sono sicuramente le famiglie con bambini ed in questo riesce perfettamente coniugando la grafica menzionata in precedenza con un regolamento semplice e immediato. Sicuramente un giocatore non può non notare la meccanica di movimento molto ispirata a Roborally, ma devo dire che, secondo me, si sposa benissimo col gioco.

Fin qui tutto bene: a lettura del regolamento completata si è convinti di trovarsi davanti ad un gioco semplice ma divertente che, anche se dedicato ad un pubblico più piccolo farà divertire anche i grandi.
Purtroppo i problemi arrivano subito alla prima partita: i tabelloni di gioco sono ridicolmente minuscoli. Non voglio nemmeno parlare di quello da 3-4 giocatori su cui è impossibile fare qualsiasi movimento decente (anche senza l'assurdo numero di alberi che il manuale consiglia), ma anche su quello da 5-6 i movimenti sono estremamente legati. In un gioco che dovrebbe permettere un po' di movimento del proprio serpente ci si scontra un turno sì e uno no con alberi o altri giocatori già giocando in 4 sul tabellone grande (figuriamoci in 6), con la conseguenza che diventa frustrante e noioso ricominciare sempre da capo a bordo mappa perfino per i bambini a cui sembra essere dedicato.
Portare il proprio serpente ad allungarsi al massimo o ad uscire è più questione di fortuna che di abilità e questo, secondo me, snatura un po' il gioco riducendolo ad un "entro, mangio la prima mela che trovo, esco subito". Le carte evento non migliorano né peggiorano il tutto: sono simpatiche all'inizio ma dopo 2-3 turni la loro pesca assidua (ogni movimento una carta) diventa un po' pesante.

Mi dispiace tantissimo dare un'insufficienza a questo gioco, ma non posso fare altrimenti dato che risulta ripetitivo e frustrante persino ai bambini per i quali sembra essere progettato. Peccato, perché secondo me era simpatico e ben pensato, sarebbe stata sufficiente un po' di attenzione e di spesa di produzione in più per un tabellone pieghevole più grosso.
Pro:
Grafica e componentistica molto belle.
Regole semplici ed immediate per tutti.
Contro:
Il tabellone piccolo è impraticabile, quello grosso si riempie già in 4 rendendo la partita a 6 un'utopia.
Frustrante per la mancanza di spazio in cui manovrare e gli scontri continui.
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