Shogun no Katana, un piazzamento lavoratori nipponico

Duelli tra samurai, scontri epici a filo di spada… quante volte li troviamo nei giochi? Ma nessuno pensa mai a chi le spade le forgia e realizza con il sudore della fronte! Ecco, Shogun no Katana ha posto finalmente fine a questa profonda ingiustizia. Andiamo a vedere come…

Giochi collegati: 
Shogun no Katana
Voto recensore:
8,5

Prima di addentrarvi in questa recensione, sappiate che ho fatto diverse partite a questo gioco, ma nessuna dal vivo (dato che uscirà a novembre 2021). Ho potuto giocare solo su Tabletop Simulator.

Materiali

La prima cosa che colpisce di questo gioco sono proprio i materiali. Complice una buona campagna su Kickstarter e tanto amore nella realizzazione del titolo da parte dei ragazzi della Placentia Games/Post Scriptum, questo gioco può vantare una componentistica davvero pregevole.

Un tabellone, oltre duecento cubi risorsa in otto tipi diversi (quattro decorati e quattro di base), cinquanta tessere spada a due livelli, un centinaio di carte, tessere varie e, infine, due plance e sedici miniature per ogni giocatore. Inoltre, una serie di altri materiali, ulteriormente impreziositi se si è partecipato alla campagna Kickstarter o se si sono acquistate le espansioni (che contengono una dozzina di altre miniature).

Le miniature dei lavoratori da usare in questo gioco sono davvero belle, almeno stando a quanto si vede dalle foto e dai render presenti sulla piattaforma di Tabletop Simulator su cui è possibile provare il gioco.

Regolamento

Pur trattandosi di un classico titolo di piazzamento lavoratori, ha all’interno una meccanica di costruzione delle spade molto originale e particolare che non era facilissimo spiegare. Eppure, il regolamento è fatto molto bene, risulta chiaro e scorrevole e non dà adito a dubbi. Qualche passaggio va letto con attenzione e piccole cose possono rischiare di essere dimenticate alla prima partita, ma non ho assolutamente nulla da recriminare alle regole. Sono presenti anche le note storiche sull’ambientazione giapponese che testimoniano la cura per i dettagli della casa editrice e l’amore per l’ambientazione nipponica scelta. Personalmente è una cosa che gradisco sempre.

Ambientazione

Come dicevo, il titolo è molto curato nella sua ambientazione, che è da ascriversi al periodo del feudalesimo giapponese che va dal 1185 al 1868. Epoca di grandi conflitti interni tra i Daimyo per prevalere sugli altri lord e diventare Shogun, ovvero i signori del Giappone dell’epoca. La terminologia usata nelle regole, le illustrazioni, le splendide miniature e tutti gli elementi di gioco ricalcano in modo piuttosto fedele l’epoca di riferimento e aiutano i giocatori a percepire l’ambientazione. Va comunque segnalato il fatto che rimane un piazzamento lavoratori con gestione risorse che poteva, probabilmente, essere anche ambientato in tutt’altro modo, ma sicuramente l’attenzione posta nell’ambientazione risulta un plus piacevole e gradito.

Il gioco in breve

Il gioco ha due anime principali: il piazzamento lavoratori per la gestione delle tante azioni possibili nei quattro round di gioco, e la gestione della costruzione delle spade nelle fucine personali di ogni giocatore.

Si parte tutti con quattro lavoratori disponibili ma durante la partita sarà possibile sbloccarne altri tre. Ogni giocatore ha una plancia con i suoi lavoratori - dove sono anche presenti le miniature di quattro donne che potranno essere utilizzate con un’azione specifica -, lo spazio dove posizionare le spade realizzate, compresa quella per lo Shogun, e i tre lavoratori ancora da sbloccare. Ha inoltre una plancia con una griglia quadrata, la fucina personale, dove verranno poste le spade in realizzazione, che si muoveranno lungo la griglia mano a mano che verranno forgiate con i materiali necessari.

Spendo subito più di qualche parola per questa meccanica che è l’elemento più interessante e caratteristico del titolo. Ogni spada, che si può ottenere piazzandosi nell’apposita area del tabellone di gioco, ha un numero di risorse (cubi di vario colore) che sono necessarie alla sua realizzazione segnate sul suo token in un ordine preciso all’interno di uno spazio incavato (come si può vedere nella quarta immagine)

Una volta presa, la spada va posizionata nello spazio più a sinistra della griglia le cui righe rappresentano le quattro risorse di base utili alla sua costruzione: lacca, legno, acciaio e pelle. L’ordine in cui posizionare i cubi risorsa sulla spada indica anche la riga di partenza e determinerà lo spostamento che la spada dovrà effettuare durante il processo della sua costruzione. Ad esempio, una spada che necessita di legno verrà posta nello spazio più a sinistra della seconda riga della griglia. Quando se ne comincerà la costruzione, posizionandovi il cubo del legno sopra, si sposterà di uno spazio verso destra sulla griglia. Se poi avrà bisogno di acciaio scenderà di un riquadro poiché la riga dell’acciaio è quella sotto, e così via. La difficoltà sta nel fatto che lo spazio dove si dovrà spostare la spada dovrà essere libero per poter continuare la costruzione. Poiché è preferibile fare più spade contemporaneamente per risparmiare azioni e massimizzare il punteggio, la loro gestione nella griglia è tutt’altro che banale. A questo si unisce il dover reperire i materiali e il fatto che si attivano le spade da realizzare in riga o colonna posizionandovi un lavoratore a lato della griglia (come mostra la figura). Insomma, la gestione di spazi, risorse e attivazioni, è l’elemento cruciale per la vittoria e una meccanica al contempo sfidante e originale.

Costruire le spade dà punti in misura maggiore quanto più tardi si fa lungo il round di gioco, ma farne subito tante (magari facili e che danno pochi punti) permette di sbloccare prima gli altri lavoratori. Le materie con cui si fanno le spade danno punti in base al loro costo (dal legno più a buon mercato alla lacca, molto costosa ma foriera di punti maggiori) e, se decorate con l’azione specifica, forniscono ancora più punti.

Con il piazzamento dei propri lavoratori è possibile gestire l’ordine di turno, decorare le spade, ottenere risorse e carte bonus al mercato, prendere nuove spade, ottenere benefici permanenti sul tabellone e tutta un’altra serie di azioni tra loro incastrate.

Il timing di gioco è un elemento fondamentale, sia perché gli spazi azione sono limitati, sia perché fare prima o al momento giusto l’azione specifica garantisce bonus e vantaggi sugli altri.

I propri decoratori possono migliorare garantendo soldi e punti durante la partita, le donne possono essere poste nelle zone del palazzo per dare bonus ogni volta che questo viene attivato, anche dagli avversari. Prendere le spade migliori e che si combinano con la propria situazione nella forgia è cruciale per il punteggio e per poter ottimizzare le poche azioni a disposizione.

È inoltre possibile pagare per ottenere e usare fino a due monaci in aggiunta ai propri lavoratori, che garantiscono delle azioni molto più potenti rispetto a quelle “base”.

Al mercato si ottengono le risorse e alcune carte che, giocate al momento giusto, danno grandi benefici immediati e migliorano in modo permanente la propria forgia.

Una spada, una volta completata, fornisce punti, soldi e altri bonus, inoltre, andando a occupare gli appositi spazi nella plancia giocatore, può sbloccare nuovi lavoratori da usare.

È inoltre possibile pianificare e realizzare una spada speciale per lo Shogun che richiede l’accumulo di risorse specifiche e che, una volta costruita, garantisce molti punti e alcuni bonus particolari a fine partita, ma dà anche pesanti malus se non si finisce in tempo come programmato.

Espansioni

Durante la campagna si sono sbloccati nove diversi personaggi aggiuntivi che si possono utilizzare durante la partita e che vengono posti sugli spazi azione del tabellone all’inizio del gioco.

Ogni personaggio garantisce dei bonus particolari a chi va a posizionarsi nello spazio da esso occupato e va poi posto in un altro spazio ancora libero della plancia centrale. Usare questi personaggi e riposizionarli dove più utile è un’ulteriore meccanica da sfruttare strategicamente e pone scelte interessanti; andrò a mettere il personaggio in uno spazio che non mi serve per indurre gli altri a non occupare quello che mi interessa per ottenerne il bonus, oppure lo posizionerò dove vorrò andare io dopo, rischiando però di essere preceduto?

C’è anche una miniatura promo che raffigura un porta-katane che viene data all’ultimo che ha realizzato una spada e che, se posseduta a fine round, garantisce punti aggiuntivi. Alcune tessere bonus poi, garantiscono una leggera asimmetria ulteriore al setup di partenza dei giocatori.

Scalabilità

Il gioco scala bene da 2 a 4 giocatori ma dà il suo meglio in 3-4, poiché vi sono molti elementi di interazione durante la partita, tipici dei piazzamenti lavoratori, che rendono il gioco più interessante e teso quando giocato in tanti. Tuttavia, è possibile aggiungere un giocatore "fantasma" gestito da un mazzo di carte e con diversi gradi di difficoltà in modo da essere sempre (se lo si desidera) con un buon numero di lavoratori ad affollare il tabellone di gioco. Non ho potuto provare la versione in solitario (anch’essa con giocatore "fantasma") ma credo possa girare bene. Mentre non posso non menzionare la possibilità di fare una campagna in solo di quattordici scenari da giocare in successione con una difficoltà crescente data da obbiettivi di fine partita da raggiungere, sempre più sfidanti. Una trovata interessante che non mancherò di testare quando mi arriverà il gioco.

Rigiocabilità

La curva di apprendimento non banale, i personaggi aggiuntivi, alcuni elementi differenti nel setup e l’interazione al tavolo per accaparrarsi le spade e le azioni migliori durante la partita, rende la longevità del titolo molto alta. Anche senza tenere conto della campagna in singolo giocatore, il gioco garantisce una buona longevità che diventa ottima se si prendono anche i personaggi aggiuntivi, acquistabili a parte o ottenuti con il Kickstarter.

Interazione

Piuttosto elevata per il genere di gioco. Non solo c’è la classica interazione dei piazzamenti lavoratori data dagli spazi azione limitati, ma diverse aree di gioco garantiscono bonus e azioni aggiuntive qualora si sia già presenti quando vengono attivate dagli altri giocatori. Anche la meccanica dei personaggi aggiuntivi garantisce una buona interazione per un titolo che presenta un’alta dose strategica e tanta tattica nella gestione delle singole azioni dei turni.

Originalità

La meccanica centrale di costruzione delle spade è originalissima, sfidante, e niente affatto banale. Va pianificato con anticipo e molta attenzione tutto il processo di ottenimento risorse, forgiatura delle spade e decorazione delle stesse. Tutte cose da concatenare con il giusto tempismo e da ottimizzare al meglio se si vuole vincere.

Profondità, strategia e tattica

Shogun no Katana è un titolo impegnativo, profondo e difficile da padroneggiare al meglio. Ci sono molte scelte difficili da compiere durante la partita e tutte devono fare i conti con quanto stanno facendo gli altri giocatori nel breve termine e con un’attenta pianificazione strategica a medio-lungo termine. Si devono incastrare azioni, bonus, carte e materie prime, oltre che i soldi con cui si paga quasi tutto nel gioco. Ne risulta un titolo profondo, strategico e interessante.

Eleganza e fluidità

In quattro giocatori la partita dura intorno alle tre ore piene ma non risulta mai lenta o macchinosa. Tutto scorre fluido poiché le azioni sono legate tra loro in modo tematico e intelligente. Durante i turni altrui sarete comunque impegnati a seguire quanto accade per usufruire di numerosi azioni bonus date dalle mosse svolte dagli altri giocatori e dovrete nel frattempo pianificare al meglio la realizzazione delle spade nella vostra fucina. Il movimento delle spade sulla griglia all’inizio può spaventare e apparire complesso, ma in realtà ci si prende subito dimestichezza e non mi ha mai dato l’impressione di diventare macchinoso.

Pregi e difetti

Shogun no Katana non è un titolo per neofiti. Regala molte soddisfazioni una volta padroneggiato, ma richiede impegno a capacità di pianificazione risultando un gioco non per tutti. Le regole non sono complesse ed è possibile giocarlo anche in modo “scanzonato”, ma non perdonerà nessun errore, risultando altamente meritocratico e punitivo se giocato male. Non posso dire sia un pregio o un difetto ma, a seconda di cosa si cerca, può risultare molto gradito o piuttosto indigesto per le sue caratteristiche. L’ergonomia, i materiali e la grafica sono notevoli e molto evocative e rappresentano un pregio non indifferente. La durata non è eccessiva, specie in pochi giocatori, ma la paralisi da analisi è dietro l’angolo per cui siete avvertiti in caso abbiate grandi pensatori al tavolo.

Conclusione

Ho potuto provare il gioco solo nella sua forma “virtuale” su Tabletop Simulator ma tutto ciò che ho visto fino a ora mi ha confermato le ottime impressioni da cui ero partito durante la campagna Kickstarter. La casa editrice sforna pochi titoli sempre molto curati e tutti ascrivibili alla categoria degli eurogame impegnativi, e questo gioco non fa eccezione. Se fate parte di questa categoria dovete assolutamente dare una possibilità a questo titolo ad ambientazione nipponica che vi regalerà una soddisfazione proporzionale all’impegno impiegato per padroneggiarlo. Personalmente non vedo l’ora che arrivi sui miei scaffali, a quanto pare negli ultimi mesi del 2021.

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Commenti

interessante. Un po' mi pento di aver saltato il kickstarter

Sembra interessante, anche se l'ambientazione non è la mia preferita.

Avrei preferito una durata un po' più breve...

Una bella recensione, complimenti.

Rende bene l'idea del gioco trattato e delle sue caratteristiche.

Per la durata calcolate che non posso esserne certo avendolo giocato solo on line. Possibile si stia ampiamente sotto le tre ero dal vivo, è una cosa da verificare al netto del fatto che è un gioco che potrebbe prestare il fianco alla paralisi da analisi con giocatori particolarmente propensi...

Ho partecipato al KS, interessante recensione non vedo l'ora che mi arrivi. 

Ambientazione nipponica=pledge immediato del mio bonobo.

Sono contenta di leggere un articolo cosi' positivo su questo gioco.

Ho giocato anch'io svariate partite su TTS e confermo: gioco splendido.

Se, come mi aspetto, anche la produzione sarà all'altezza delle aspettative (e dei rendering di KS!), potrà tranquillamente candidarsi a miglior uscita del 2021 in campo euro. Placentia si conferma come un garanzia.

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