Praga Caput Regni: scopriamo la storia della capitale ceca con Vladimír Suchý

Copertina Praga Caput Regni
Katerina Sucha, BoardGameGeek

Nel 2020, forte del successo di Underwater Cities, Vladimír Suchý pubblica Praga Caput Regni, un titolo visivamente spettacolare e dai materiali sontuosi, un bel passo avanti rispetto alle incertezze di componentistica e grafica del titolo precedente. Ma appagata la vista, è davvero oro tutto quel che luccica?

Giochi collegati: 
Praga Caput Regni
Voto recensore:
7,0

Chi di voi non è mai stato a Praga?

La capitale della Repubblica Ceca è una città fantastica sia da un punto di vista storico/culturale che del divertimento.

Ci sono stato da ragazzino per bere e fumare, da giovane adulto per visitarla e ammirarla, e di nuovo da adulto maturo durante un addio al celibato per fumare e bere.

Praga è splendida, e Suchý, da bravo patriottico cittadino ceco, è riuscito a rappresentarla molto bene nel suo gioco. La capitale boema del XIV secolo emerge chiaramente da un tabellone riccamente illustrato, dalla Cattedrale, dal Muro e dal Ponte 3D e dalle varie tile con cui avremo il piacere di giocare durante le 2-3 ore che la partita ci porterà via.

Purtroppo, al netto di questi plausi, Praga Caput Regni, german competitivo da 1-4 giocatori di peso medio-alto, non è riuscito a colpirmi come la città che si fregia di rappresentare.

Vediamo perché.

Ambientazione e componentistica

Come detto poc’anzi, il tabellone ha delle illustrazioni molto belle, che paiono miniature medioevali. Una cura è stata posta nel rispettare la disposizione reale della città nuova, della città vecchia e del ponte. Gli elementi 3D contribuiscono a generare un certo senso di immersione.

Il problema di tutti questi elementi è la perdita in leggibilità, di cui Praga Caput Regni soffre enormemente. Un tabellone così pieno di disegni rende difficile l’ubicazione esatta delle tile edificio e dei bonus sbloccabili. Gli elementi 3D rendono di difficile visione alcune aree della plancia di gioco, a seconda di dove si è seduti.

In generale, lo stile di illustrazioni “miniaturista” rende confusa la lettura di zone che dovrebbero risaltare immediatamente agli occhi di chi deve operare delle scelte. Un peccato, dato che quando ho aperto il tabellone per la prima volta mi ero sinceramente emozionato.

L’ambientazione invece la valuto positivamente. Ok che è abbastanza scarsa, come in qualsiasi euro, però mi è piaciuto lo sforzo compiuto in diverse parti, dal Muro della Fame al ponte con pezzi di uovo, per rendere il prodotto unico.

Gameplay

Ok l’ambientazione, ma in pratica cosa facciamo in Praga Caput Regni?

Costruiamo la capitale boema pezzo per pezzo, in un gioco a turni con ordine fisso e una meccanica di selezione azioni interessante.

Durante ogni turno si preleva una tessera dalla ruota di centrale, se ne prendono i bonus (o se ne paga il costo), si compie una delle due azioni, si reinserisce la tessera a fine ruota e si compie una rotazione.

Le azioni sono di sei tipi, e consentono di migliorare azioni future, costruire mura, costruire parti della città, migliorare o sfruttare la propria cava d’oro e quella di pietra, e avanzare nella costruzione della strada principale cittadina che si conclude nel ponte sul fiume Vltava.

Ci sono bonus per costruzioni adiacenti sulla mappa città, bonus per piazzamento di tessere mura e tessere miglioramento, tessere bonus che si ottengono migliorando o sfruttando le proprie cave, bonus per azioni potenziate e possibilità di ottenere turni bonus.

L’interazione è racchiusa da una parte nella meccanica della selezione azioni su ruota, per cui a seconda delle tessere scelte dagli avversari cambierà cosa mi conviene fare di turno in turno, in parte dal consueto "chi prima alloggia" per gli spazi su plancia e tessere da piazzare disponibili, in parte dai bonus di adiacenza sulla città. Non direi proprio alta interazione, ma sicuramente non è possibile pianificare tutto a prescindere dalle mosse avversarie.

A fine partita, oltre ai punti vittoria ottenuti in gioco, si sommano ulteriori punti in base ai vari bonus delle diverse categorie di punteggio, per un’insalata di punti che premia comunque una buona specializzazione, dato che la coperta è corta e i turni sono (più o meno) definiti dal gioco.

Cosa mi è piaciuto

La ruota centrale e il ritmo

La selezione azioni è interessante, in particolare per come si evolve durante la partita. All’inizio faremo solo le azioni che più ci convengono a un livello tattico, basandoci sopra la nostra strategia.

Verso fine partita specializzarsi conviene, e pagare oro per ottenere tessere in basso alla ruota ha senso più spesso di quanto sembri.

Inoltre il senso di crescita è presente ovunque nel gioco, e si ha sempre la sensazione di fare qualcosa di utile. Nessun turno appare sprecato, anche se chiaramente ce ne sono di più convenienti di altri e a fine partita chi ha ottimizzato di più vince.

Equilibrio Mura - Città

Elegante anche la scelta di posizionare avanzamenti sul Muro della Fame all’interno delle tessere Mura, che forniscono token moltiplicatori per gli avanzamenti sulla Cattedrale, e invece avanzamenti sulla Cattedrale all’interno delle tessere Città, che danno token moltiplicatori per il Muro della Fame.

C’è un tipo di tensione che apprezzo molto tra il perseguire una strategia con ritorni esponenziali e invece giocare in maniera equilibrata, usando risorse in maniera uguale e puntando sulla sinergia tra i due percorsi strategici.

Cosa non mi è piaciuto

I bonus

Rileggete la parte dedicata al gameplay della recensione. Quante volte compare la parola “bonus”?

Se la risposta è “troppe”, avete vinto la mia copia di Praga Caput Regni (bugia, l’ho già venduta).

Il gioco è una pioggia continua di bonus, che oltre una certa soglia diventano fastidiosi e difficili da ricordare. La libertà d’azione consentita dal gioco, che espressamente permette di prendere i bonus quando si vuole durante il proprio turno, rende convolute le singole azioni svolte dai giocatori e fa sì che capiti piuttosto spesso di dimenticarsi di un bonus qui e uno là.

È un peccato, perché la struttura del turno in realtà è semplice e intuitiva, ma quando per posizionare una tessera città devo:

  • prendere una tessera che mi permetta di farlo e scegliere se prendere subito il suo bonus;
  • controllare se ho una tessera che “comba” dandomi un ulteriore bonus in base a quello appena ottenuto;
  • controllare la mia plancia per vedere se l’azione è potenziata e se mi dà un bonus;
  • scegliere una tessera tra le due (tre) disponibili oppure "refreshare" il mercato e scegliere dopo;
  • posizionare la tessera, che mi dà una ricompensa fissa e una o più variabili a seconda delle adiacenze;
  • controllare se ottengo punti subito o se piazzo un cubo, e controllare se chiudo o meno uno spazio mercato adiacente;
  • controllare se ottengo bonus ulteriori da una tile che “comba”.

inizia a perdere parecchio di eleganza, e la scelta diventa più complessa non a causa della situazione emergente sul board ma a causa della complicazione dei vari intrecci di bonus esistenti.

Uno sbilanciamento palese

Ho fatto quattro partite a Praga Caput Regni, e dalla terza ho bandito una tessera miglioramento. Pensavo fosse una mia impressione, e di solito sono fortemente contrario a fix di questo tipo senza aver distrutto il gioco, ma dopo aver letto su BGG e chiesto conferma a un amico online con centinaia di partite alle spalle su Yucata, ho deciso di passare per vie drastiche.

C’è una tessera miglioramento di secondo livello che consente di ottenere una finestra dorata quando si effettua l’azione miglioramento. La finestra dorata è l’asset più importante del gioco, in quanto consente di effettuare un’azione in più insieme a un’altra finestra. In una partita normale si arrivano a compiere 3-4 azioni extra. In una partita con questa tessera miglioramento si possono superare le 10, e i punti aumentano di pari passo.

Per quanto mi sia stato riferito che online nelle partite a due giocatori è ancora accettata, dato che si crea un “balletto” intorno al cercare di posizionarsi correttamente per non lasciare la possibilità all’avversario di abusare di questa tessera, in partite tra giocatori "medi" o comunque in più di due la tessera concede vittorie incontestate se esce abbastanza in fretta.

La sua rimozione risolve completamente il problema, per cui il gioco rimane godibilissimo. Ma sono molto stupito di come questa tessera abbia passato il processo di playtesting del gioco, che per il resto sembra davvero molto equilibrato.

Un gameplay poco originale

Alla fine è questo il motivo per cui ho rivenduto il gioco. Praga Caput Regni è un gioco ben fatto e che funziona bene, ma che non mi restituisce nulla di nuovo, né in termini di meccaniche, né in termini di esperienza.

La durata è corretta, le azioni scorrono, la costruzione di un motore c’è. Ma non trovo un singolo selling point che mi convinca a elevare Praga Caput Regni al di sopra di altri giochi della stessa categoria.

Boonlake, un gioco che mi ha colpito ma che non è piaciuto a molti, gli è superiore sia in originalità che in termini esperienziali, e non è stato di certo un gran successo commerciale. La meccanica di selezione azioni è simile, ma le azioni condivise e la durata della partita variabile rendono Boonlake più profondo e stratificato senza dover aggiungere troppa sovrastruttura, cosa che invece il gioco di Suchý è stato costretto a fare.

Per concludere, Praga Caput Regni è un gioco che non mi è dispiaciuto. Ci ho giocato volentieri, e anche i suoi difetti sono qualcosa su cui si può passare sopra se lo si possiede. Diversi amici online lo adorano e ci giocano molto.

Scala bene, la modalità in solitario pare sfidante, la durata è giusta, l’interazione sufficiente, le sensazioni buone.

Trovo però difficile consigliarlo come german da comprare in generale, in quanto ci sono così tanti giochi fatti bene che restituiscono allo stesso tempo esperienze migliori o più originali.

Puoi votare i giochi da tavolo iscrivendoti al sito e creando la tua classifica personale

Commenti

Condivido in pieno la tua analisi su questo gioco, pur apprezzando molto l'autore, questo Praga mi è piaciuto ma non abbastanza da essere in collezione. La cascata di bonus per i miei gusti è eccessiva e la meccanica di base meno stimolante rispetto ad altri suoi titoli come Pulsar e Underwater cities

sempre utilissime e interessanti le tue disamine (a praga si va anche per i meglio festival punk, metal, hiphop...oltre che a fumare e bere). stiamo provando messina dello stesso autore ( essendo la città dove abitiamo non potevamo non prenderlo...) che non ci sta affatto dispiacendo; è il primo gioco di suchy che proviamo; ha uno stile un pò barocco, ma lo sforzo di ambientare le azioni si sente e si apprezza; non ha l'eleganza dei classici di rosenberg o di un beyond the sun (per me il miglor german peso medio di sempre), ma la libertà si seguire strategie diverse lo rende molto divertente; bisognerà capire se ogni strada è effettivamente bilanciata, al momento pare di si...

Ogni opinione è basata sul gusto personale e quindi insindacabile. Io amo molto Praga e proprio il dover ottimizzare la pioggia di bonus e la loro concatenazione è quello che mi diverte in questo titolo. La tessera di cui parli è sicuramente sbilanciata se esce molto presto ma altri difetti non ne vedo nel gioco.
Forse 4 partite sono comunque pochine per fare la recensione e dare un giudizio compiuto sul gioco ma la tua analisi è corretta e mi piace, al netto dei gusti personali.
Io ad esempio trovo Boonlake meno divertente e troppo lungo e ripetitivo per quello che offre ma anche qui siamo nel campo dei gusti

Bella recensione che non si perde nella descrizione del gioco ma si sofferma invece su ciò che c'è di buono e meno buono.  Anche 4 partite sono tanta roba quando si valuta che il, pur piacevole, gioco non vale il nostro tavolo minacciato da interi armadi di concorrenza. Prenderò Boonlake e proverò Praga con copie altrui e/o su Yucata.

Spesso sono tacciato di essere troppo sfrontato o addirittura presuntuoso quando espongo il mio pensiero perchè lo faccio con eccessiva veemenza ovvero, quanto ai contenuti, perchè dico spesso ciò che penso anche quando non si dovrebbe.

Trovo tuttavia che la presunzione e l'arroganza si possano esprimere anche in altri modi, più sottili, che magari non la fanno avvertire come tale. 

Ora, da una parte abbiamo il Sig. Suchy, acclamato autore che da anni disegna degli ottimi giochi (a mio non modesto, modestissimo parere) ed è noto sulla scena mondiale. Dall'altra abbiamo Mario Rossi, un appassionato giocatore da tavolo ex giocatore di magic. Già qui il confronto (sul tema gamedesign) pare impietoso.

Mario Rossi, dopo la quarta partita fatta al gioco, si permette con arroganza e presunzione di bannare una tessera perchè la ritiene broken/overpowered poichè il Sig. Suchy (autore di fama mondiale ecc ecc) non ha playtestato detta tessera a dovere e pure se ne meraviglia: ma come puoi dopo 4 partite pensare di ipotizzare una cosa del genere? Potrà essere semmai una Tua impressione, ma da quale alto seggio Ti senti legittimato ad affermare una cosa del genere e ad agire di conseguenza? Dovresti partire dal presupposto che forse sei Tu in errore e non il Sig. Suchy e provare a te stesso di avere ragione. Invece per supportare il tuo bias di conferma chiedi a un amico "uno che ha fatto centinaia di partite su Yucata" - , che ti dice che si, la tessera è tollerata in 2 ma non in 4...ma che in ogni caso, ti potrà semmai esporre il suo personale punto di vista e non quello di centinaia di giocatori (quello che invece ti necessiterebbe).

Non contento vai a documentarti (male) su BGG ove vi sono 2 post nel forum che effettivamente parlano di questo problema, che viene affrontato però in maniera che non hai approfondito: per un tot di persone che sostengono che la tessera consente una agevole vittoria (non automatica) SE esce presto, SE sfruttata a dovere, SE gli avversari non ti contrastano....(insomma se se se se se se se) ve ne sono altrettanti che riferiscono di aver vinto anche senza e con punteggi alti. 

Riassumendo:a mio modo di vedere sei libero di sostenere che il gioco sia più o meno bello e che ti sia più o meno piaciuto, sei libero di eliminare la tessera se non ti aggrada e se la ritieni overpowered/broken, sei libero di sostenere che Suchy non abbia fatto il playtest e che quella tessera sia overpowered perchè te l'ha detto il tuo amico che bazzica la rete: stai però attento che in quest'ultimo caso pecchi di arroganza e presunzione se non esprimi il tuo concetto in termini diversi da quelli che hai utilizzato.

Stessa critica più all'acqua di rose te l'ho fatta per la tua recensione di Brass. Mi permetto - sempre con estrema umiltà - di darti un consiglio: non sei obbligato a scrivere una recensione, lascia spazio a chi ai giochi ci ha fatto decine di partite perchè solo in quel caso puoi avere effettiva contezza di ciò che stai scrivendo. Ciao

inzivro scrive:

Trovo tuttavia che la presunzione e l'arroganza si possano esprimere anche in altri modi, più sottili, che magari non la fanno avvertire come tale. 

Ora, da una parte abbiamo il Sig. Suchy, acclamato autore che da anni disegna degli ottimi giochi (a mio non modesto, modestissimo parere) ed è noto sulla scena mondiale. Dall'altra abbiamo Mario Rossi, un appassionato giocatore da tavolo ex giocatore di magic. Già qui il confronto (sul tema gamedesign) pare impietoso.

Mario Rossi, dopo la quarta partita fatta al gioco, si permette con arroganza e presunzione di bannare una tessera perchè la ritiene broken/overpowered poichè il Sig. Suchy (autore di fama mondiale ecc ecc) non ha playtestato detta tessera a dovere e pure se ne meraviglia: ma come puoi dopo 4 partite pensare di ipotizzare una cosa del genere? Potrà essere semmai una Tua impressione, ma da quale alto seggio Ti senti legittimato ad affermare una cosa del genere e ad agire di conseguenza? Dovresti partire dal presupposto che forse sei Tu in errore e non il Sig. Suchy e provare a te stesso di avere ragione.

Stai facendo un argomento per autorità. Parti a giudicare un assunto in base a chi lo ha pronunciato e al suo status. E fai palesemente dell'ironia denigratoria con quella "T" maiuscola ripetuta più volte.

Gli autori, i designer, si sbagliano, e più spesso di quanto pensi (citazione letterale di una mail da Simone Luciani). Detto questo, di solito non succede, ed è vero che la maggior parte delle volte chi grida allo sbilanciamento palese è in errore. La tessera citata nell'articolo credo sia una delle eccezioni.

Non mi esprimo sull'accusa di arroganza; se era comprensibile per l'articolo su Brass, scritto apposta con tono "sopra le righe", qui proprio non ne vedo.

inzivro scrive:

Invece per supportare il tuo bias di conferma chiedi a un amico "uno che ha fatto centinaia di partite su Yucata" - , che ti dice che si, la tessera è tollerata in 2 ma non in 4...ma che in ogni caso, ti potrà semmai esporre il suo personale punto di vista e non quello di centinaia di giocatori (quello che invece ti necessiterebbe).

Non contento vai a documentarti (male) su BGG ove vi sono 2 post nel forum che effettivamente parlano di questo problema, che viene affrontato però in maniera che non hai approfondito: per un tot di persone che sostengono che la tessera consente una agevole vittoria (non automatica) SE esce presto, SE sfruttata a dovere, SE gli avversari non ti contrastano....(insomma se se se se se se se) ve ne sono altrettanti che riferiscono di aver vinto anche senza e con punteggi alti. 

Non credo sia un bias, ma chiaramente non dovrei dirlo io. Non posso interrogare centinaia di giocatori, ma la sua opinione mi è bastata per toglierlo dalle mie partite. Non dico debbano farlo tutti, ma sicuramente lo consiglio, come ho fatto nell'articolo.

Non sono così tanti i se: gli avversari non possono contrastarti efficacemente in più di 2 giocatori senza distruggere la propria partita. Non è difficile sfruttare la tessera, basta fare tanti miglioramenti e tanti turni extra. E no, la vittoria non è agevole ma è automatica se esce presto: questo è il principale feedback che ho raccolto. Differenze di anche 40 punti tra giocatori di pari livello.

In due è tollerata perchè è possibile posizionarsi in modo da rendere l'acquisizione della tessera molto sconveniente o impossibile. Negli altri player count è tutto in mano all'alea.

inzivro scrive:

Riassumendo:a mio modo di vedere sei libero di sostenere che il gioco sia più o meno bello e che ti sia più o meno piaciuto, sei libero di eliminare la tessera se non ti aggrada e se la ritieni overpowered/broken, sei libero di sostenere che Suchy non abbia fatto il playtest e che quella tessera sia overpowered perchè te l'ha detto il tuo amico che bazzica la rete: stai però attento che in quest'ultimo caso pecchi di arroganza e presunzione se non esprimi il tuo concetto in termini diversi da quelli che hai utilizzato.

Stessa critica più all'acqua di rose te l'ho fatta per la tua recensione di Brass. Mi permetto - sempre con estrema umiltà - di darti un consiglio: non sei obbligato a scrivere una recensione, lascia spazio a chi ai giochi ci ha fatto decine di partite perchè solo in quel caso puoi avere effettiva contezza di ciò che stai scrivendo. Ciao

Con estrema umiltà mi dici quando posso scrivere e quando no. Estrema proprio.

Esiste un redazione che decide se quanto scrivo vale la pena pubblicarlo o meno. Esistono lettori che apprezzano articoli, recensioni, pensieri e perchè no, provocazioni, che scrivo. Finchè esistono i secondi e finchè mi viene concesso dai primi, continuerò a scrivere di quel che ritengo opportuno.

Tu, come lettore, puoi chiaramente esprimere la tua disapprovazione. Ciao

Personalmente  a noi come guppo è piaciuto come è piaciuto black out hong kong del resto e mi sembra un voto decisamente cattivo per un gioco che funziona ed ha una sua logica e bellezza.

Per scrivere un commento devi avere un account. Clicca qui per iscriverti o accedere al sito

Accedi al sito per commentare