Complimenti per la recensione, nelle tue considerazioni finali mi ci ritrovo perfettamente. Insieme a Bonfire il miglior gioco uscito dallo spiel digital secondo me. Bella conferma per Suchy
In Praga Caput Regni, titolo per 1-4 giocatori con una durata di 35-140 minuti, ci troviamo nella seconda metà del 1300 all’epoca di Carlo IV di Lussemburgo: lo aiuteremo a edificare i palazzi, le mura, l’università e il celebre Ponte Carlo.
Il gioco in breve
Il gioco è strutturato in modo che ogni partecipante giochi sempre 16 turni.
Il fulcro del gioco è la ruota delle azioni (una gru medievale), che ne determina la meccanica. Su di essa troviamo vari settori, in cui posizionare le sei tessere azione: a turno ogni giocatore sceglie una delle tessere ed esegue l’azione, poi la ruota viene girata in senso orario di uno spazio e la tessera utilizzata viene riposizionata sulla ruota nel primo spazio libero. Sulla ruota c’è un cubetto che aiuta a tenere traccia del numero di turni e in linea di massima quando fa un giro completo “cade” in un buco del tabellone sotto la ruota.
Le tessere sono stampate fronte-retro e durante la partita non può essere cambiato il lato; l’altra configurazione offrirà variabilità nell’abbinamento delle azioni in una partita successiva.
Il tabellone è diviso in varie zone, collegate alle azioni: in alto troviamo la ruota delle azioni, il muro della fame (chiamato così perché secondo la leggenda fu fatto costruire dal re per dare lavoro alla gente colpita dalla carestia) e la cattedrale, cioè due tracciati su cui avanzare. In entrambi i tracciati si può avanzare in orizzontale e verticale: in orizzontale usufruendo dei simboli presenti su alcuni edifici; in verticale spendendo due finestre argentate.
Nella parte centrale c’è la strada del re, cioè il percorso per costruire il ponte, e le tessere da acquistare (miglioramenti, palazzi e mura).
Più in basso ci sono le piazze, attorno a cui si costruiranno i palazzi.
I giocatori ricevono la plancia personale e la plancetta esagonale: sulla plancia personale ci sono le due ruote delle risorse, i tracciati di produzione ed i tracciati della tecnologia e dell’università, che è un moltiplicatore di punti a fine partita. Avanzando sul tracciato tecnologia si ricevono i libri, cioè delle abilità di quattro livelli diversi, alcune permanenti e altre immediate.
La plancetta esagonale serve come promemoria per le azioni e per posizionare, internamente, i miglioramenti acquistati e all'esterno le tessere mura.
Sulla plancia del giocatore troviamo i due tracciati delle risorse (monete e pietre), che indicano quante risorse è possibile produrre, e le due ruote corrispondenti, che indicano la quantità di risorse possedute: quando si fa l’azione di produzione, si ricevono le risorse indicate sul tracciato e si aggiungono sulla ruota. Accanto alle ruote ci sono tre cubetti del giocatore: quando le ruote li raggiungono, vengono rimossi e vanno nella riserva del proprietario, che riceve un effetto immediato.
Con la stessa tessera azione con cui si producono le risorse, è possibile in alternativa scegliere di aumentare la capacità di produzione, ricevendo subito anche una risorsa. Avanzando sui tracciati si sbloccano ulteriori bonus disegnati sulle caselle (uova, punti vittoria, tecnologia) che si ottengono insieme alle risorse. Tra i bonus è possibile scegliere un gettoncino (quasi tutti esclusivi) da piazzare sulla casella iniziale. Quando il giocatore arriva alla fine del tracciato, rimuove il cubetto segna-risorse e, quando vuole, può piazzarlo su uno dei sigilli rossi (moltiplicatori di punti a fine partita). Questi ultimi sono esclusivi.
Le tessere gialle sono miglioramenti che si comprano pagando pietre e/o monete e potenziano l’azione principale presente sulla plancetta. Esistono tessere speciali, che possono essere acquistate solo se ad inizio turno la tessera azione scelta si trovava sul settore contrassegnato da una S. Alcuni edifici hanno dei simboli laterali e angolari: i simboli laterali sono bonus di adiacenza che si ricevono quando si fanno combaciare con i simboli presenti sulle tessere (come ad esempio punti vittoria); i simboli negli angoli sono rossi o blu e forniscono gettoni moltiplicatori di punti, relativi alla posizione raggiunta sul muro della fame o sulla cattedrale.
Pagando pietre e monete si possono acquistare le tessere mura grigie, che si piazzano all’esterno della plancetta esagonale e possono fornire bonus di adiacenza. A fine partita si ricevono punti in base al numero di mura acquistate. Alcune tessere hanno il simbolo blu, che permette di avanzare lateralmente sul muro della fame. Anche per quanto riguarda le mura esistono tessere speciali.
Le tessere palazzo rosse si posizionano intorno alle piazze, forniscono subito punti vittoria e possono avere i simboli rossi per avanzare sulla cattedrale. Anche in questo caso alcuni sono speciali. Su alcuni palazzi è possibile piazzare un cubetto del proprio colore: non si ricevono punti dal piazzamento, ma quando sono stati costruiti tutti i palazzi intorno alla piazza, si verifica chi possiede la maggioranza di cubetti. Il vincitore riceve i due bonus raffigurati, gli altri giocatori ne ricevono uno a scelta ed a fine partita si riceve il secondo bonus come partecipazione per le piazze non completate.
Pagando un uovo come pedaggio, la pedina del giocatore avanza sulla strada del re e si costruisce il Ponte Carlo, ricevendo vantaggi immediati. Alla fine del percorso è possibile scegliere due tesserine (prima argento e poi oro) da posizionare sul ponte, ricevendo il bonus raffigurato e punti vittoria.
In qualunque momento è possibile spendere le finestre argentate per salire sul muro o sulla cattedrale o una finestra dorata e una argentata per effettuare subito un’altra azione.
Alla fine della seconda era termina la partita e si sommano i punti ricevuti dal muro della fame, dalla cattedrale, dal tracciato dell’università, dai sigilli, dalle mura, dalle tesserine ponte e dalle uova residue. Nella scatola sono presenti elementi aggiuntivi da piazzare sulla strada del re, sul muro della fame o sulla cattedrale come varianti del gioco.
Considerazioni
Il muro della fame e la cattedrale in realtà non sono indispensabili ai fini del gioco: sul tabellone, infatti, è raffigurato il percorso, nel caso in cui arrechino fastidio.
I materiali sono veramente eccellenti: il tabellone e le plance sono solide e reggono il peso delle ruote, in più l’effetto di veder “cadere” il cubetto nel fossato è molto carino.
Nel regolamento ci sono annotazioni storiche, che spiegano tra l’altro l’uso delle uova: per erigere il Ponte Carlo venivano usati i tuorli come collante e per questo il re chiedeva come pedaggio un pagamento… in uova!
Si sente che il gameplay è stato curato con attenzione e che c’è un gran lavoro di playtest dietro. Non è un titolo complesso, ma con tantissime cose da fare: ogni azione si combina perfettamente con le altre, creando un’armonia in cui ciascuno può seguire la propria strategia.
L’interazione è indiretta, ci si ostacola solo nel prendere la tessera azione o l’edificio che poteva servire all’altro oppure nella scelta delle tessere che danno vantaggi o punti.
Esistono varie strade per fare punti: salire sul muro della fame e nella cattedrale, avanzare sui tracciati dell’università e dei libri, costruire il ponte o le mura, ricevere punti in partita dai bonus scelti o alla fine dai moltiplicatori. La strategia che ci si prefigge può essere facilmente perseguita poiché l’alea è quasi inesistente. Ma non si riesce a fare tutto: proprio perché ci sono tante cose diverse, arrivare al massimo in tutte è impossibile. Perseguire la propria strategia e tenere sotto controllo la gestione del gioco è ovviamente più semplice in due giocatori.
In quattro giocatori ho notato che è preferibile usare le tessere azione dal lato B, in quanto la variabilità rende il gioco più interessante.
La simbologia è chiara ed esaustiva, tutte le informazioni sono presenti. Il tabellone è colorato con tinte molto vivaci, che potrebbero arrecare disturbi di leggibilità, ma l’effetto è attenuato perché buona parte del tabellone verrà coperto con delle tessere.
In sintesi: lo considero un vero gioiellino, il titolo che ho apprezzato di più tra quelli usciti nello stesso periodo. È un gioco da gamer con un’ottima componentistica.